Recensioni per
Forgotten memories
di Gwen Chan

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/12/20, ore 21:25

Ciao :)

Hai descritto il momento più importante e toccante di questa lunga saga in una maniera davvero sublime. Abbiamo visto Anakin cadere nel buio, accecato dal suo stesso amore divenuto un'ossessione troppo simile all'odio, e ora lo vediamo rinascere, davanti a suo figlio, mentre Vader muore per sempre.

È meraviglioso muoversi nella sua mente, vedere le sfumature dei suoi ricordi insieme bellissimi e dolorosi, i fantasmi del suo passato affliggerlo e la dolcezza delle memorie riaffiorare dentro di lui. È per amore che tutto è cominciato, ed è grazie all'amore che tutto termine. Ora Anakin è di nuovo libero, e nessun sacrificio sarà stato vano.

Davvero un racconto bellissimo!
Complimenti!

Nuovo recensore
07/07/16, ore 13:41

L'incipit è l'inquadratura di un particolare che zooma all'indietro. Gli occhi di Luke, la figura di Padme e il miraggio di Naboo diventano un trittico maledetto, di spropositata sofferenza, che si ripropone in una creatura divorata dalle proprie ossessioni. I ricordi spargono sale sulle ferite aperte, non allietano il presente, non offrono la speranza di ricominciare, neanche di fronte a quella nuova giovane vita, frutto dell'amore (Luke): sono ombre, nomi ripetuti invano dalle labbra, morti che non tornano.

I ricordi di Anakyn scoprono la desolazione della realtà e narrano di un lutto destinato a non essere elaborato; di un'esistenza segnata dal possesso e dalla rabbia come rimedio all'ingiustizia e alla prevaricazione. Come tutti i rimedi, il farmaco della vendetta avvelena lentamente: il bambino puro si è deformato in un adulto agguerrito, affamato e che teme di perdere ciò che ha conquistato. È una sensibilità tragica, che nutre il mostro della gelosia e la paranoia di essere tradito, colpito alle spalle.

L'amore disintegra l'equilibrio: in esso predomina l'aspetto dell'ossessione. Di fronte al lettore c'è il risultato di una storia più complessa: un uomo a pezzi, perseguitato da un'assenza dolorosa e che lui tenta freneticamente di riempire con le tracce nella propria memoria, incamminandosi su un sentiero tortuoso di rimembranze. Il nome di Padme, a cui Anakin si rivolge indirettamente, s'insinua nelle trame delle sue azioni future, nel rimpianto, nell'atroce consapevolezza di aver perso l'amata e pure vederla, percepirla come immagine mentale vivida, fantasma onnipresente e che acuisce il suo dolore. Soffoca, annega, si strazia; e in qualsiasi modo agisca, nulla lo placa, nulla lo ristora. È uno strappo che lo rende muto, incapace di dare fiato alla propria pena, di sfogarsi, razionalizzare e andare avanti. È il cruccio di chi è solo dentro, annerito e avvizzito, non abituato a condividere o a rassegnarsi alla separazione affettiva.

Anakin dimostra di dare morsi alla vita, di consumarla in atti di violenza, tempeste che gli concedono brevi attimi di pace, prima di ripiombarlo nell'oscurità. È così familiare e doloroso leggerlo accanto al ventre della sua donna, che si danna altrettanto, ma viene prosciugata precocemente dalle vicissitudini di cui è vittima. In un momento tanto unico della loro esistenza - l'aspettativa della nascita - entrambi palesano un'infelicità che non sanno riempire, nemmeno in quell'abbraccio disperato.
Anakin non è neanche più lui: è un'invenzione altra di sé, un alter ego che dentro ha rovine e si muove tra di esse, come in un labirinto che non gli consente di uscire, di trovare altra via all'infuori della dannazione.

La limpidezza delle frasi ti ha aiutata a cristallizzare i momenti, a predisporre il salto da un frammento di memoria all'altro. Le rievocazioni sono scarne, nitide di per sé, non hanno la vaghezza del passato, bensì il chiarore irrazionale della disperazione; creano quella suggestione nostalgica che genera mancanza, che impila l'uno sull'altro i sentimenti e le miserie di un essere vivente, fino a sottolineare tutto ciò che è venuto meno. I pochi attimi di gioia, d'amore mal riposto, appaiono vani ed evidenziano la finitezza e la barriera fra sé e il prossimo, l'essenza nefasta del non poter condividere tutto, di non incastrarsi come si vorrebbe ai bisogni dell'altro. L'involucro di carne e di ossa si nasconde dietro una maschera, ma tradisce ancora umanità: sotto il camuffamento risiede un animo lacerato in brandelli di emozioni dai colori differenti.

Anakin si presta a un'ambiguità che viene palesata nell'interazione con Padme e tramandata alla nuova generazione. Eppure anche a quest'ultima spetta il fallimento, l'incapacità di comunicare e di affrontare i propri demoni: si è soli, con le proprie pie illusioni, i progetti (quella straziante frase finale) e ci si affida all'amara realizzazione di non poter ricevere conforto o una quiete che smorzi i pensieri più cupi. 
Tra le tue parole c'è un uomo che si dibatte senza trovare un'oasi interiore, senza raggiungere un equilibrio; e ciò lo divide dagli altri, quegli altri che non possono entrare nel suo cuore o comprendere la sua mente. C'è il contrasto di una donna così fragile e viva, tradita dal corpo e dal cuore, che viene rincorsa e al tempo stesso è lei a palesarsi prepotentemente con quell'immagine cristallina ma impotente; c'è un bambino che è tutto (di lei) e niente (di lei) e porta su di sé un'eredità che non sa di avere; c'è un padre che padre non è e non sarà mai e che ciò che vuol avere per sé, perde inesorabilmente.
Dimostri di aver controllo su ciò che fai, su quel che doni, senza dimenticare una componente più sensibile e spontanea; rifuggi la parte più cerebrale e narri con un approccio poetico e malinconico. Complimenti.
 

Recensore Veterano
04/05/16, ore 16:43

Da Fan di Star wars non posso che batterti le mani, sei riuscita ad esprimere il legame che c'è fra Luke e Padme e di come questo legame sia salvifico per Anakin.
Complimenti, benché ami uno stile più selvaggio e rapido, la tua pacatezza e sobrietà mi ha piacevolmente colpito.

Recensore Master
10/04/16, ore 16:16

Ciao!
Scrivi davvero bene e hai un bello stile. Questa storia -io adoro il personaggio di Anakin- è pervasa da una dolcezza e una malinconia stupenda.
Non ho trovato nessun errore grammaticale o sintattico.
Brava davvero.
Un abbraccio e a presto,
Juliet

Recensore Master
08/04/16, ore 20:20

Ciao! Sono qui per lo scambio a catena ^_^
Naturalmente, in questo caso ho giocato facile, visto che questa ff è già entrata da un po' nelle mie preferite.
Che dire? E' quasi doloroso parlarne, ahimé (soprattutto adesso, con l'uscita dell'ultimo episodio della saga). Il momento in cui Darth Vader uccide l'Imperatore è uno dei più belli ed intensi della storia del cinema, tanto che mi si stringe lo stomaco ogni volta che lo riguardo. Nel film, il tormento di Anakin\Vader prima di prendere la decisione che decreterà il suo ritorno al Lato Chiaro è reso magistralmente dal gioco di ombre sulla maschera: un balletto di luce e oscurità che culminerà nell'esplosione di finale che renderà la maschera del Signore dei Sith più luminosa che mai. Quanto hai scritto potrebbe tranquillamente essere ciò che Anakin\Vader ha pensato in quei drammatici momenti: fra tutti, è il volto di Padme quello che gli attraversa con maggior chiarezza la mente. E il ricordo degli ultimi momenti che li hanno visti insieme non può che tornare a tormentarlo, a rammentargli gli errori che ha commesso, la bugia in cui ha creduto - ha voluto - credere. E, a questo punto, davanti al dolore e alle urla strazianti di suo figlio - quel figlio che per tanto tempo lui ha creduto perduto - qualcosa scatta nella sua mente, e le mani si avventano non su Luke, ma sull'Imperatore stesso.
Tutto questo per dire che la tua storia mi è piaciuta molto, è intensa e commovente, lascia intravedere quanto tu sia una fan appassionata della saga (come la sottoscritta del resto, si nota?)
Spero che scriverai ancora qualcos'altro su Star Wars, io ti leggerei volentieri ;-)
Alla prossima!

padme

Recensore Master
08/04/16, ore 00:08

Ero molto curiosa su Star Wars: 6 film, due generazioni, ora tre... e tutto l'expanded universe che putroppo non conosco :)
Non è facila azzeccare una previsione sull'argomento di un aone shot.

E così Anakin. E Luke. E il ricordo di Padme.
Interessante la scelta di far andare l'attenzione di Anakin avanti ed indietro nel tempo e tra due persone che hanno fatto o fanno parte della sua vita: dagli occhi di Luke ai laghi di Naboo, dalle suppliche di Luke agli incubi di Padme,... se mi posso permetero avrei proseguito almeno con un altro elemento (tre nelle favole, è in fondo il numero ricorrente).

Molto bello il ricordo della giovane sposa tanto amata, colta in attimi familiari e non mentre è la regina / senatrice / rappresentante del popolo di Naboo: ninete costrizioni, piedi nudi nell'acqua, mani di un uomo che l'ama moltisimo tra le ciocche, la preparazione della stanza per il bambino in arrivo.


Due appunti: parli di bambino mai nato, però poi Anakin ha chiaro chi ha davanti... riformulerei, nel caso di una eventuale riscrittura. Secondariamente avrei tolto il pezzo del ricordo di Padme che se ne vuole andare da lui, e che era viva su Mustafar e poi però... se lo vedi come un originale gli "spiegoni" ci vogliono, me ne rendono conto, ma se ti arrendi al fatto che è una fanfiction sacrificherei la comprensibilità all'effetto (chi legge, mediamente è maniaco del fandom)

interessante e ben scritto.

Nuovo recensore
03/07/14, ore 13:31

Ciao:-)
Sono contenta che tu abbia deciso di scrivere questa storia, l'ho trovata molto commovente, soprattutto nel paragone tra padmè e luke! La scrittura è scorrevole e rende la tua storia davvero piacevole da leggere!!
Complimenti:-)

Recensore Junior
14/01/14, ore 22:59

La storia mi ha fatto commuovere! Veramente! È fantastica ;')
Un bacio
The best

Recensore Veterano
14/01/14, ore 19:36

Bellissima shot, commovente e ricca di emozioni.
Fantastici i pensieri di Anakin che s'intrecciano ai ricordi di una luminosa vita passata e che non tornerà mai più. Sono vivi, tangibili, reali... sembra quasi di vedere gli sguardi innamorati che il jedi lancia continuamente alla propria moglie segreta, alla donna per la quale ha perduto la sua anima.
E poi c'è Luke. E' in lui che Padme rivive, è lui il riscatto tanto atteso e desiderato.
Il finale è da brivido.
Complimentissimi,
Chiara

Nuovo recensore
12/01/14, ore 11:21

Accidenti sei riuscita a farmi piangere ! È una delle storie piu belle che io abbia mai letto su Amakin e Padme e molto commovente ! Sei riuscita a far trasparir perfettamente l'io tormentato di Anakin diviso fra L amore per il figlio e l obbedienza a Sidious . Grazie mille per questa splendida storia !! Lily k

Recensore Veterano
10/01/14, ore 14:08

Buongiorno!
beh, permettimi di dissentire...se riguardare la trologia ha questi effetti, ti fa più che bene =)
Che dire?? è stupenda....breve ed essenziale, ma c è tutto: i sentimenti, l emozioni...sembrava quasi di essere lì, nei suoi pensieri....poche parole ma capaci di trasmettere il loro messaggio, a me di certo gai trasmesso qualcosa ^^ ( e te lo dico da fan sfegatata e alquanto critica ahahah). Complimenti anche per l uso che hai fatto delle parole, hai uno stile davvero ottimo e piacevole da leggere...spero di vederti bazzicare su questo fandom prossimamente con qualche altro tuo pezzo!
Con questa speranza, a presto!! =)
MS