Recensioni per
Danza di ombre
di The Masked

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/14, ore 18:04

Bella, bellissima fiction, i miei complimenti. E il bello è anche che ti chiedi se sei riuscita a comunicare qualcosa. Se la bandierina verde che accoglie questa recensione non fosse abbastanza esplicita, sì, ci sei riuscita in pieno. Hai scoccato una freccia avvelenata a questa povera sciocca che adesso non sa bene neanche lei cosa commentare.
Innanzi tutto devo dire che hai centrato perfettamente l'ic del personaggio. Le parole che qui hai messo in bocca a Jean suonano molto verosimili, penso che anche nel manga/anime lui abbia davvero pensato cose simili. Mi intriga soprattutto come sei riuscita a narrare in sole 500 parole il suo processo di maturazione, cosa affatto semplice. Come dici giustamente tu, Marco è stato una figura fondamentale per la crescita psicologica di Jean, che senza di lui sarebbe ancora un ragazzo timoroso, immaturo e propenso per la 'scelta facile', piuttosto che per quella giusta. A questo proposito, ho particolarmente apprezzato la sua riflessione sul 'bene superiore' e sulla vita e sulla morte. Checché ne possa sembrare, questo personaggio nasconde una grande capacità d'osservazione e di comprensione del mondo, anche se poi quasi mai finisce per accettare la realtà che i suoi occhi vedono. Mi è piaciuto tantissimo il paragone con le marionette rotte, è molto suggestivo ed evocativo, oltre ad essere estremamente calzante. 
Jean non è mai stato quel tipo di persona che accetta ad occhi chiusi il proprio destino, tenta sempre di ribellarsi ad esso o di sfuggirgli, secondo me: particolarmente bello appare quindi, nella tua storia, quel senso di spaesamento che lo assale quando si rende conto che è giunto il momento anche per lui di guardare avanti, anche se ora più che mai avrebbe bisogno di qualcuno che direzionasse (o per lo meno supervisionasse) il suo sguardo. 
Tra l'altro non riesco proprio a immaginarlo completamente assuefatto al dolore, anche perché la sua conoscenza con Marco è stata breve e superficiale. Tuttavia, non posso che apprezzare lo stupore e  l'incredulità che lo ghermiscono di fronte all'inaspettata e prematura morte del compagno, perché lì si rende finalmente conto di aver giocato con il fuoco: lui non era realmente preparato a tutto quell'orrore, non era psicologicamente pronto per trovarsi di fronte alla morte, al sangue e alle ossa rotte; e così si rende conto che la vita è un filo sottile che può essere reciso in qualsiasi momento. Da qui partirà il meccanismo, fatto scattare appunto da Marco, che lo porterà alla scelta di vita più pericolosa e decisiva: l'arruolamento nella legione esplorativa. 
Per quanto la morte dell'amico lo abbia segnato profondamente, egli stesso riconosce che quel dolore sarà per sempre una parte di sé: una sorta di monito, una sorta di reminder; anche se sarà difficile, anche se sarà doloroso, lui continuerà a camminare avanti.
Bellissima, bellissima fiction davvero. Tra l'altro il tuo stile è molto bello, con frasi semplici, dirette e piene di sentimenti. Grazie per questo spaccato d'anima di Jean.
Alla prossima,
thyandra