Scusa se arrivo in ritardo, credevo di averla recensita e invece no. Sei la prima persona che incontro sul fandom che condivide la mia opinione su Mary Morstan! Leggendo la tua introduzione ho praticamente avuto la certezza che dopo avrei trovato una storia come la desideravo, che rispecchia la realtà della serie e non qualche visione dei fan: negare cheJohn ami Mary, o il contrario, è assurdo Ed è bellissimo che qui ce lo fai capire proprio quando lei è distante, quando non è ancora perdonata (c'è chi nega che l'abbia perdonata sul serio! Ma perché? John sa perdonare: come ha perdonato il Reichenbach a Sherlock, perdona in tutto questo Mary), è bellissimo come ci fai vedere che gli manca, che in fondo ha bisogno di tutte e due. Mi è piaciuto in particolar modo il comportamento di questo Sherlock appena tornato dall'ospedale, mansueto eppure forte come sempre, me ne hai lasciato un immagine proprio bella, ma bella bella ** e le ultime frasi!! Insomma, mi è piaciuta l'atmosfera notturna che ci hai cucito intorno, i personaggi e i loro rapporti, che erano molto bilamcoati ed equilibrati come nella serie, più tu scrivi una meraviglia as usual quindi....sì, credo proprio che sia una bella perla, una delle migliori. Spero di rileggerti presto! Un abbraccio Maya |
Mamma mia, quando l'angst arriva non si puo' fare nulla per mettersi al riparo. |
Mi è piaciuta molto la tua storia, complimenti. Ho trovato questa parte: "Un centinaio di motivazioni passarono la mente di Sherlock nel giro di un secondo. Il suo “se stesso” del Palazzo Mentale afferrò il foglietto con la scusa più banale, tentando di cestinare quelle più dolorosamente ingombranti." assolutamente bellissima. |