Devo farcela, sorellina amorosa dududu dadada, devo farcela giusto? :° Mi sento così in colpa di essere rimasta così indietro nelle recensioni. :'( Non ne hai idea!
Anyway!
Questa OS parte proprio in quarta. Abbiamo un Peeta distrutto, rotto, che vorrebbe stare bene, ma che non ce la fa del tutto. Un Peeta che combatte contro se stesso, che cerca disperatamente un'ancora alla quale aggrapparsi, senza riuscire effettivamente a trovarla, con la paura perpetua in lui di farle del male, di ucciderla, di ferirla. C'è un Peeta reale, un Peeta umano. Con i suoi dubbi, le sue paure, le sue insicurezze.
Un Peeta che vorrebbe mettere da parte il suo io. Il desiderio di stare con Katniss per il semplice motivo che non può. Non può starle vicino perché la potrebbe distruggere sotto le sue mani. Un Peeta che, come suo solito, preferirebbe annullarsi, soffrire, starle lontana, pur di non farla soffrire. Non capendo, però, che questo suo cercare di proteggerla da se stesso, la porterebbe comunque alla sofferenza, la ferirebbe comunque. Ma è talmente perso dal suo non volerle fare male, che Peeta non riesce a capire quanto la spezzerebbe se lui se ne andasse, se le stesse lontana.
E poi arrivano i sensi di colpa. Perché lui li ha. Sempre. Perché sa che Katniss sta male, non solo quando ha gli episodi, ma anche quando lui tenta di allontanarla, rifiutando la sua presenza. E lei, sicuramente, si sente abbandonata. Rifiutata. "Perché non riesco a proteggere nessuno". Ecco, secondo me è questo che pensa Katniss, nell'angolo in cui si è rintanata. Non riesce a proteggerlo, ad aiutarlo. E' una buona a nulla. E' colpa sua. Ed è tutto un giro di colpe. "E' colpa di Katniss, è colpa mia" "E' colpa mia se Peeta è così, perché non l'ho protetto nell'arena come mi ero ripromessa".
E Peeta comprende, poi. Non scappa. Si fa coraggio. La sostiene, come ha sempre fatto e come sempre farà. Metterà da parte la sua paura di farle del male perché comprende quanto sarebbe inutile scappare da lei, perché credo che lui sia abbastanza intelligente da capire che Katniss ha bisogno di lui, ha necessità della sua presenza, della sua voce, dei suoi occhi. E non può lasciarla, proprio come non c'è riuscito in Catching Fire. Perché Peeta era deluso da lei, dalla recita, dal modo in cui era stato utilizzato da Katniss stessa, ma si è messo da parte, chiedendole di essere amici. Perché Peeta, secondo me, se fosse stato per lui, non le avrebbe più parlato. Era troppo deluso, troppo ferito e secondo me avrebbe fatto di tutto per dimenticarla, per andare oltre, se non fosse che dovevano continuare quella recita per Capitol City. Perché lei, anche se ha recitato, gli ha salvato la vita nell'Arena, quando invece credeva che sarebbe morto. Lui era partito dal dodici con la consapevolezza di morire. Invece era tornato e solo grazie a lei. Quindi, anche se ferito, ha messo da parte il suo orgoglio ferito per aiutarla perché la ama e quando ami, metti da parte tutto.
"Sono io, è reale". Io qui ci ho letto tante altre cose. "Sono io. Sono tornato da te. Ti starò sempre vicino. Vivo per te". Perché secondo me, Peeta, è una persona che nelle sue azione, nonché nelle sue frasi, seppur semplici, ci mette tutto se stesso. Tutto il suo amore, tutta la sua bontà. ♥
Cara la mia sorellina. Questa fanfiction è davvero dolcissima, nella sua angoscia. Perché sono loro, nella loro interezza. Sono loro, così rotti. E sei stata bravissima come sempre ♥
Bacioni
Deb |