Ciao!
Nonostante le varie peripezie, eccomi finalmente qui! La recensione che intendevo lasciarti originariamente era più lunga e complessa di così, ma l'incidente di percorso di ieri mi costringe ad accorciarla di un bel po'.
Apro facendoti i complimenti per la saggia scelta dell'introduzione: essendo composta di citazioni che fanno capire senza mezzi termini che Hermione e Ron a questo stadio sono già cotti a puntino, fino al fatidico momento in cui lei accetta l'invito di Krum lascia il lettore a chiedersi se questa sia solo una storia che ri-narra da un punto di vista alternativo cose effettivamente accadute o se, con un colpo di coda, deciderai di far prendere coraggio a Ron. O almeno, il trucco vale per il lettore distratto che guardi titolo, introduzione e nient'altro, fregandosene degli avvertimenti. XD
Quello che sicuramente mi è piaciuto è che dimostri di conoscere bene i personaggi che fai muovere e che li fai comportare come detta la loro età: Hermione che paragona il Ballo del Ceppo ai gran balli disneyani, per esempio, è inaspettata, ma non è un comportamento poi così estraneo al suo carattere, dopotutto. Essendo Nata Babbana, ha solo senso che ci pensi, anche se non sembra la classica ragazza che vuole il finale da favola. E che diamine, una concessione o due bisognerà pur fargliela! Non mi piace quando un autore o autrice dimostra immaturità usando solo meccaniche semplicissime per motivare i propri personaggi, ma non mi piace neanche quando sembrano tutti degli eroi tragici invecchiati prematuramente che non si permettono mai un momento infantile. Questi invece dimostrano l'età che hanno: anche nel bel mezzo del tumulto ormonal-sentimentale, immaginano scene fiabesche, sorridono dei professori e mugugnano per i compiti come si fa in tutte le scuole di questo mondo.
Ron mi ha fatto particolarmente tenerezza con i suoi imbarazzi e le sue difficoltà a definire quello che prova perfino a se stesso, come se non conoscesse abbastanza parole: ci sta, è lui, si sente proprio la sua essenza in quelle frasi.
L'unica nota dolente che mi sento in dovere di segnalarti è che la storia avrebbe un'aria più pulita se la rileggessi ancora una volta e rivedessi il tuo uso di apostrofi e accenti. In particolare:
- qui e in altra sede ti ho visto scrivere "pò" con l'accento quando vorrebbe l'apostrofo ("po'");
- "perché", "sé" e "né" andrebbero scritti con l'accento acuto;
- sarebbe più preciso se ti prendessi il tempo di cercare il simbolo della "È" accentata maiuscola invece di simulare l'accento mettendole accanto un apostrofo.
Mi fa male al cuore essere così puntigliosa: le fanfiction non sono temi di scuola e io faccio parte di coloro che sono dispostissimi a passarci sopra, se il resto (come nel tuo caso) ha valore, ma conosco persone ben capaci di chiudere una storia altrimenti godibile solo per questo, quindi sono convinta che se sistemassi queste cose attireresti più lettori. Eventualmente, se deciderai di seguire il mio consiglio, approfittane per andare anche a caccia di alcuni, pochi, errori di battitura. Sono sparuti, poco visibili e non creano effetti buffi che rovinano il momento, ma mi pare di averli visti.
Se dovessi, per tirare le somme, decidere quale di sette sia il capitolo migliore e quale il peggiore, direi: medaglia d’oro all’ultimo e premio di consolazione al secondo, che dopotutto tu stessa avevi confessato nelle note che non ti convinceva molto. Contiene qualche piccola ripetizione che forse potevi evitarti e tra l’altro, per qualche ragione, lo visualizzo tutto in corsivo e non capisco se sia voluto o se sia un errore.
Peace, love & Romione <3 |