Eccomi qui a battezzare una tua storia con la mia presenza. Sei pronta a sostenere le implicazioni che questo mio “marchio” ti porterà? :P
Innanzitutto mi complimento con te per la vittoria del contest. Prompt e protagonista non sono affatto facili, ma per quel che riguarda il vecchio maestro devo dire che la lealtà che ha dimostrato nella sua lunga vita, anche solo a rimanere vigile nel suo compito, è ammirevole. Si può dunque dire che l’accoppiata è perfettamente calzante.
Nel primo scorcio di storia, stiamo già percorrendo la strada che porterà alle schermaglie interne della fazione di Atena. Dohko è seduto sullo sperone di roccia e guarda le stelle come sempre ha fatto, ma sotto di lui, c’è un bimbo che sta crescendo grazie ai suoi insegnamenti e lo riporta al suo presente. Perché nei lunghi momenti di riflessione, a sentire l’eterno scrosciare delle acque della cascata e ad osservare il mare di stelle sopra la sua testa, il vecchio può perdersi nei ricordi dolci e sereni di una giovane famiglia che lo ha adottato e lui stesso ha poi adottato loro, generazione dopo generazione, fino a quell’ultimo fiore, rimasto da solo ma non solo, perché Dohko lo cresce e se ne cura come fosse la sua nipotina.
Che coltellata al cuore ripercorrere sempre quella funesta notte, soprattutto se con gli occhi di uno spettatore che è di parte. Perché l’amicizia dei Dohko per Shion non lascia posto, in quell’attimo tanto tragico, al chiedersi: perché un santo aveva levato la sua mano su quella figura paterna che era Shion? Quali motivazioni aveva corrotto un cuore tanto generoso e leale a diventare l’opposto di quello che era sempre stato? (vedi come il mio essere di parte arriva sempre ad invadere la scena? XD) Ma è capibile che per Dohko, vecchio guerriero della guerra precedente, con schemi mentali differenti, l’attenzione è rivolta tutta a cercare di comprendere quel sacrificio che darà frutti solo in futuro. Ma dovranno trascorrere molti anni, come dice lui. Anche se, per un vetusto guerriero che da più di duecento anni veglia il sigillo, cosa mai potranno essere altri tredici anni di attesa? Resta in lui solo l’amarezza di essere rimasto davvero solo. Ora è l’ultimo sopravvissuto della sua epoca, del suo mondo. L’ultimo che serba nel suo cuore la testimonianza di una Atena guerriera.
Ed alla fine, nella notte della rivelazione a Dohko, se così la si può chiamare, quando sente che un nuovo campione è al fianco della Deà, lui capisce che il tempo è arrivato. Non si fa fatica a ritornare con la mente alle tavole dell’epilogo di LC, sono anzi chiare e immediate grazie alla rievocazione che ne hai dato. La sovrapposizione di due generazioni di Aries è molto romantica e veritiera, anche se mai nessuno potrà sostituire l’alone di grandezza che ha la figura di Shion. Dohko ha ragiona a definire i nuovo Gold come “ingenui bambini”.
Ho sempre pensato alla guerra intestina dei gold come una prova di maturità da superare, sia per Atena, sia per i gold. Ho sempre pensato a Saga (nota che comunque lo difenderò sempre!) come il mezzo che gli Dèi hanno posto sul cammino di Atena e i suoi fedeli, per crescere e diventare pronta a quell’unico scopo che era la sua rinascita. Ho sempre pensato che fosse stato un tale spreco di vite umane e alcuni avessero pagato troppo per porre sull’altare degli eroi dei ragazzi che sì, avevano come pregio l’aver sempre creduto in Atena, ma che senza la sua benevolenza non avrebbero superato il primo gradino del Santuario.
Chissà se anche Dohko pensava le stesse cose. Lui che era vissuto in un’altra epoca, fatta di una fedeltà ben diversa, non cieca ma imperfetta. Una fedeltà dalle tante sfumature, così come quella che aveva guidato Saga anche quando era perso nelle tenebre.
Ora la tigre è diventata paziente. Ha impiegato il tempo necessario per essere l’esempio e l’ultimo maestro di tutto i Santi di Atena. La sua lealtà è stata quella di soffrire in silenzio, incatenato al suo dovere; di vedere il suo allievo lottare fino allo stremo, senza potergli dare sostegno; la sua lealtà è stata quella di aver avuto fede nelle parole della sua Atena, nel seguire fino in fondo, fino alla fine del suo tempo, la strada che gli era stata assegnata.
Alla fine, non so quanto della recensione sia stata attinente alla storia. Però queste riflessioni sono tutte nate spontanee dalla lettura di questa one shot.
Complimenti ancora per la storia e per la vittoria del contest!
Piccole note:
Nel primo pezzo della storia, quando parli del bastone di Dohko, più che fabbricato io avrei optato per intagliato. Fabbricato mi da l’idea di un qualcosa costruito con vari pezzi, mentre il bastone del vecchio mi da più l’idea di un pezzo unico. È solo un piccola sottigliezza che comunque da l’idea del dono che quel ragazzino ha fatto al nostro vecchio gattone XD.
Ci sono stati diversi riferimenti al gaiden di Dohko, vero? Faccio mea culpa perché ancora non ne ho toccato uno, di quelli pubblicati. Ma finché non stringerò fra le mani quello dedicato al saint dei Gemelli e poi quello a Shion (spero tanto che si vedano i piccoli Saga e Aiolos XD), tutti gli altri rimarranno lì a prendere polvere! |