Ciao,
non voglio penalizzarti con un neutro, perchè vedo che ti stai sbattendo alla grande, pubblicando song-fic a raffica! :-)
Tuttavia, permettimi di darti qualche accorgimento, sperando possa servirti.
Premetto che io non sono una fan delle song-fic, anzi in genere le evito.
Intanto ti faccio i complimenti perchè mi capita di incappare in storie di questo genere in cui c'è praticamente solo il testo della canzone, seguito da qualche ripetizione sdolcinata (che puntualmente segnalo all'amministrazione: ricordiamoci che il regolamento vieta le song-fic in cui il testo della canzone supera il 30% della storia!!). Invece tu sei stata capace, ed è già un passo avanti, di declinare il testo all'interno del racconto, senza citare le frasi della canzone originale; quindi, un punto a tuo favore. Non che il testo non possa essere citato, intendiamoci, ma la citazione deve essere significativa.
Però, c'è un però. Io non conosco la canzone in questione (quelle delle tue precedenti storie invece le conoscevo tutte) ma posso chiaramente notare quali sono le frasi del testo riprese... un po' troppo pari pari. Faccio queste considerazioni, ripeto, non avendo mai letto nè sentito il testo originale. cit. "oscurando la tua luce con la mia ombra", ecco, è troppo poetico per Vegeta. E non mi riferisco ai soliti canoni di giudizio "intra-fandom", ma al TUO Vegeta, a come lo fai parlare per il resto del tempo. Quindi ti consiglierei o di alzare il registro stilistico a livello del testo della canzone, o di abbassare il testo al registro stilistico dei personaggi. Questa dissonanza l'ho notata soprattutto nella tua fic in cui riprendevi la canzone di Elisa "Una poesia anche per te", in cui Bulma se ne usciva con 'ste frasi, appunto, "alla Elisa" nel bel mezzo di un discorso "alla Bulma". Quindi, o fai parlare Bulma come Elisa, o fai parlare Elisa come Bulma, mantenendo inalterato il messaggio che la fic veicola. Altrimenti il tutto stride. Vedi anche qui, come dicevo, la frase detta da Vegeta affiancata a "mollusco del tuo ex" non sta per niente bene.
Quindi, bene... ma cerca di amalgamare un po' il tutto.
Inoltre, "me ne vado come un codardo" è una frase che chi scappa non direbbe mai; è una riflessione a posteriori di chi è scappato e riflette sul suo comportamento; ma soprattutto, Vegeta non lo direbbe mai: obbligatoria la nota OOC.
Scrivere song-fic, insomma, è difficilissimo. A volte capita di sentire una canzone e pensare subito "ecco! questa sembra scritta apposta per la coppia tizio/caio", e uno parte a scrivere a manetta... ma ci vuole un po' più di riflessione, di ponderatezza, di "sensatezza" (non che non ci sia un senso in quel che scrivi! sensatezza nel senso di attribuire un giusto perchè a quello che accade, anche in relazione all'IC dei personaggi). Pertanto, desidero "spronarti" a fare meno, ma meglio.
Le basi ci sono, devi solo scalare di una o due marce, pensare cento volte prima di scrivere.
Permettermi inoltre, e poi giuro mi fermo perchè mi starai odiando!, di ridurre le descrizioni a pochi ma significativi dettagli. C'è un po' troppo, ecco. Troppi movimenti, spostamenti, oggetti, aggettivi... non sempre necessari. Ad esempio "I capelli azzurri della donna" è un po' barocco, un po' troppo pieno: si sta che stiamo parlando di Bulma perchè hai già introdotto il personaggio in quello stesso paragrafo, e sottolineare che siano azzurri è superfluo, lo si sa.
Basta, chiudo il mattone di recensione qui per la gioia tua e di tutti i lettori :-)
Ripeto, scrivere song-fic è una mazzata, e voglio premiarti per l'impegno. Io stessa mi cimentai in una song-fic tempo fa, e ci misi mesi (in senso letterale, non metaforico!) a scriverla; mi farebbe piacere fartela leggere e avere un tuo riscontro, se ti va! ;-)
Bene, buona continuazione! |