-Ciao!
Ho la brutta abitudine di copia-incollare la storia per evidenziare eventuali errori di battitura o cose che non mi tornano :D
Ho osato segnalarti un paio di cosucce che potrebbero essere sistemate, ma sono solo consigli, spero non ti infastidiscano. Se mi sono spiegata male, chiedi pure :D
Per la D eufonica ti rimando a internet, piùà che altro perché sicuramente troverai una spiegazione migliore di quella che potrei darti io.
Ho recensito questa storia perché non conosco gli altri fondom in cui scrivi... a dirla tutta non conosco bene nemmeno TVD, ho letto i libri, visto diverse puntate, ma non tutto.
Però Kathrine l'ho incontrata e credo che tu l'abbia centrata in pieno. Almeno,io ne ho sempre avuto l'impressione che anche tu ne fai emergere in questo testo.
Kol invece non lo conosco molto, solo perché l'ho inocntrato in TO, in TVD l'ho visto pochissimo, e quindi non saprei dirti, però il pezzo in sé mi è piaciuto molto.
Una breve introduzione dell'ambiente, una contrapposizione fra le guerra e le feste e poi il momento in cui finalmente la fa sua, come si era prefissato... è un bel momento, intenso e sebbene sia hot, lo trovo delicato.
Lei era bellissima. Molto probabilmente era la donna più bella che lui avesse mai visto in tutta la sua vita. E sarebbe stata sua.
L'aveva incontrata ad (D eufonica)una festa. In quei giorni, la piccola cittadina della Georgia era stranamente animata da un clima libertino che faceva colare a picco le scollature e vivacizzare le donne. I sentori della guerra civile avevano scosso di poco Mystic Falls, dove tutto sembrava tranquillo, ma gli echi della morte era (erano, il soggetto è gli echi) arrivati anche lì, e le sconfitte della Confederazione pesavano come macigni. Le madri piangevano i figli e i becchini scavavano fosse senza nessun corpo da seppellire, mentre i giorni trascorrevano tutti uguali, lenti ed estenuanti riflessi di un tempo ormai lontano.
Katherine Pierce era arrivata da poco a Mystic Falls. Aveva perduto la famiglia nel tremendo assedio di Atlanta per mano del generale Sherman e la famiglia Salvatore l'aveva accolta a casa sua, un'anima perduta e angosciata senza più nessuno al mondo. Kol aveva capito da subito che Katherine non era né perduta né tanto meno angosciata. Il suo sguardo aveva un non so che di spregiudicato e innocente allo stesso tempo, di un'innocenza fittizia, però, (questo però messo qui così e fra virgole, non mi pare ottenga l'effetto desiderato, non so se hai provao a leggerla a voce alta, ma confonde... mentre lil tuo intento era quello di mettere in contrapposizione, se non erro... per cui forse, potresti toglierlo e dove c'è quel ma che celava un animo indomito, inserire un che però celava) esibita come una maschera innocua di buone maniere e sorrisi gentili, ma che celava un animo indomito e selvaggio, un cuore oscuro e fitto di segreti inconfessabili.
Kol Mikaelson era di passaggio. Non aveva intenzione di trascorrere troppo tempo a Mystic Falls. Avrebbe goduto al massimo di ciò che la cittadina aveva da offrirgli e poi sarebbe ripartito. Prima, però, Katherine sarebbe stata sua.
Katherine aveva conosciuto Kol Mikaelson ad (D eufonica) una festa. Casa Fell era quello che si poteva definire come ( Definire Un - descrivere come)integerrimo esempio dell'eleganza e della bellezza sudista e quel giorno incarnava tutti gli ideali di una nazione. Era l'orgoglio di una delle famiglie fondatrici della città, una delle più antiche di tutta la Georgia. Katherine ne aveva ammirato i marmi, le ceramiche, gli sfarzi, gli ospiti. Tutto sembrava così lontano dalla guerra...
Katherine rise, con quella sua risata alta (forse acuta? non so se acuta sia il termine adatto a una risata, ma alta non credo si addica) e sensuale che faceva capitolare qualsiasi uomo.
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[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook HPeace&Love] |