Recensioni per
Into this house we're born. Into this world we're thrown.
di WarHamster

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «SUMMER CONTEST PER STORIE EDITE»
«IN THIS HOUSE WE'RE BORN. INTO THIS WORLD WE'RE THROWN» DI FRANDRA (WARHAMSTER)
C’era di nuovo Blackbird alla radio quando Trim si era chiuso in macchina, chissà quanto era passato da quella notte in Alabama.
Trim aveva le labbra viola, Lemony poteva vederle dal finestrino sporco. Batteva sul vetro, lo pregava di aprire. Era successo altre volte, ma non era mai stato così viola.


- Sviluppo della trama e dei personaggi
Storia particolare che si delinea in modo altrettanto bizzarro, oserei dire quasi confuso. Se da un lato ho apprezzato il volersi immedesimare con questo gruppo di hippie e il voler dunque descrivere il racconto secondo il loro punto di vista, fatto di menti annebbiate da acidi e succo di limone, dall'altro ho trovato come uno spezzare un po' il tono della storia l'inserimento di quelle frasi senza punteggiatura. Pur apprezzando il tuo voler dare un certo tono al racconto e renderlo unico nel suo genere con questi rapidi flashback di pensieri distorti, tipici di chi ha la mente ormai troppo annebbiata per capire realmente ciò che lo circonda, quelle stesse frasi hanno creato in me una sorta di piccolo snervamento dovuto al fatto che quando leggo non voglio interruzioni di alcuna sorta; ciò ha però fatto sì che riuscissi ad immedesimarmi meglio nel cervello confuso dei protagonisti, quindi l'effetto che si voleva dare alla storia si è rivelato in questo modo più che riuscito.
Quando ho cominciato a leggere, ho quasi avuto l'impressione iniziale di star leggendo qualcosa che avrei potuto trovare anche in un libro di King, quei momenti in cui si addentra nei pensieri dei protagonisti più impensabili e si cala nei loro panni, discutendo su cose che solo loro al momento possono comprendere e distendendo dinanzi agli occhi del lettore una sorta di breve confusione che subito comincia poi a prendere la propria forma; le prime righe della tua storia mi hanno dato proprio questa stessa sensazione, sensazione che è andata poi pian piano svanendo durante il corso della lettura per tornare nelle tue corde e nel tuo personale stile. Ma di questo ne parlerò in altra sede.
Ti sei inoltre calata nelle menti dei protagonisti e, pur senza descriverli una sola volta se non attraverso i loro pensieri confusi, hai fatto sì che venissero perfettamente delineati durante la lettura, instaurando dubbi, paure, incertezze e momenti di blanda tranquillità nell'immaginazione del lettore. Ci si ritrova letteralmente catapultati nel bel mezzo di mille pensieri che sembrano non avere né capo né coda, momenti e spaccati di vita quotidiana che hanno come protagonisti questi ragazzi ormai perduti, ma che a modo loro riescono a vivere la vita senza ripensamenti e senza troppi problemi, forse proprio a causa degli aghi e degli acidi di cui si fanno.
Dinanzi agli occhi si diramano a poco a poco le loro giornate e si ha in seguito un flashback in cui Lem racconta di come fosse la sua vita insieme a Trim quand'era ancora Tim, di come le cose fossero cambiate lentamente senza nemmeno che se ne accorgessero, e del modo in cui Tim stesso cambia a causa dell'arrivo di un altro uomo nella vita di sua madre, Scott; da quel momento in poi comincia il loro viaggio nel vuoto, la traversata verso l'ignoto e quel momento di terrore che Lem prova quando Trim sembra sul punto di non svegliarsi più e infine eccolo là, Moon, arrivato un po' come una protezione o un po' come una sventura, se vogliamo accostare il suo nome a quello della “blue moon” a cui si fa riferimento durante il testo.
Da questo momento in poi si comincia a vedere dapprima un piccolo barlume di luce, luce che sembra portare il lettore a credere ad un happy ending, ma poi questa luce svanisce pian piano e lascia posto alla parte finale della storia, in cui ci viene raccontato nel modo più terribile ciò che accade ad uno dei componenti di quel bizzarro gruppo: la morte di Trim. Morte che Lem vede come una migrazione, modo interessante e al contempo guscio per racchiudere il dolore che quella perdita ha lasciato non solo in lei, ma anche in Moon; Trim era il tutto, era l'anello mancante della catena, era loro e solo loro, e la sua morte ha fatto sì che i lembi di quel filo sottile che li univa si sfilacciassero del tutto, tanto da lasciare un vuoto negli animi di Lem e Moon. Ciò nonostante continuano a leccarsi le ferite a vicenda perché, aye, è quello il solo modo che conoscono per farlo.

- Sintassi, stile & grammatica
Prima di dire qualcosa su questo punto, ho letto nelle note se avessi inserito qualcosa che avrebbe potuto giustificare questo modo ddi scrivere la storia, ma non l'ho trovato da nessuna parte. Mi spiego meglio, altrimenti non si capisce bene dove io voglia arrivare: parlo del fatto che, ad ogni punto, tu abbia saltato il parafrago e sia andata a capo, cosa che non mi pare di aver visto così frequentemente in altri tuoi racconti. Magari, però, era un tuo modo per delineare maggiormente la confusione che si diramava nelle vene e nelle menti dei protagonisti, dunque te lo scrivo a puro scopo illustrativo proprio perché conosco il tuo stile descrittivo e il modo in cui caratterizzi i personaggi a cui dai vita.
Qui di seguito ti appunto comunque un paio di accorgimenti e di sviste, nulla di grave, ma sarebbero comunque da rivedere in quanto la punteggiatura stessa appare confusa come i pensieri dei protagonisti:

C’è aria calda da tutte le parti, nella roulotte, fuori dal finestrino, nella sua testa. → “C’è aria calda da tutte le parti: nella roulotte, fuori dal finestrino, nella sua testa.”
Lemony sente la schiena bruciare quando si sdraia sul tetto della roulotte, vede rosso dietro le palpebre, non sa da quanto non riapre gli occhi. → “Lemony sente la schiena bruciare quando si sdraia sul tetto della roulotte; vede rosso dietro le palpebre, non sa da quanto non riapre gli occhi.”
le sigarette facevano esattamente lo stesso rumore, un orgasmo di foglie. → “le sigarette facevano esattamente lo stesso rumore: un orgasmo di foglie.”
Forse non dovrebbe stare sotto tutto quel sole senza maglietta, si sente appiccicaticcia come le caramelle gommose di Trim, si ustionerà i capezzoli, ride perché le pare una cosa stupida. → “Forse non dovrebbe stare sotto tutto quel sole senza maglietta. Si sente appiccicaticcia come le caramelle gommose di Trim, si ustionerà i capezzoli; ride perché le pare una cosa stupida.”
Moon è salito da lei, non lo vede ma lo sa → “Moon è salito da lei; non lo vede, ma lo sa”
E Trim sorride e Lemony non lo vede ma lo sa, ché il sorriso di Trim è come un razzo, fischia e scoppia. → “E Trim sorride e Lemony non lo vede, ma lo sa ché il sorriso di Trim è come un razzo: fischia e scoppia.”
come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Moon dice che sono tutte cazzate, ma le piacerebbe essere una colomba. → “come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; Moon dice che sono tutte cazzate, ma le piacerebbe essere una colomba.”
Lui deve sempre dare la colpa a qualcosa, gli aghi, i soldi, il tempo, Moon. → “Lui deve sempre dare la colpa a qualcosa: gli aghi, i soldi, il tempo, Moon.”
Moon scuote la testa e scalda il cucchiaio, non gli piace quando si parla di soldi, alla fine è lui l’unico che ne porta dentro qualcuno e può procurarseli come gli pare. → “Moon scuote la testa e scalda il cucchiaio. Non gli piace quando si parla di soldi, alla fine è lui l’unico che ne porta dentro qualcuno e può procurarseli come gli pare.”
C’è una differenza sostanziale tra Moon e Trim, Lemony lo sa, di Moon si ricorda il prima, quando non c’era. → “C’è una differenza sostanziale tra Moon e Trim, Lemony lo sa: di Moon si ricorda il prima, quando non c’era.”
Aveva i capelli lunghi e neri, c’era chi diceva che suo padre fosse mulatto, Lemony non l’aveva mai visto, il padre di Tim, però le piacevano i suoi capelli. → “Aveva i capelli lunghi e neri, c’era chi diceva che suo padre fosse mulatto. Lemony non l’aveva mai visto, il padre di Tim, però le piacevano i suoi capelli.”
Lem glieli intrecciava, Tim fischiava, c’era profumo di biscotti, sua madre ne faceva di buonissimi, burrosi, fatti apposta per essere inzuppati nel latte. → “Lem glieli intrecciava, Tim fischiava. C’era profumo di biscotti: sua madre ne faceva di buonissimi, burrosi, fatti apposta per essere inzuppati nel latte.”
Tim zoppicava sempre un po’, e a volte aveva la faccia viola, quando gli chiedeva timidamente che cos’avesse lui inventava le scuse più improbabili. → “Tim zoppicava sempre un po’, e a volte aveva la faccia viola; quando gli chiedeva timidamente che cos’avesse, lui inventava le scuse più improbabili.”
Trim si era comprato una chitarra, strimpellava tutto il tempo pezzi dei Beatles, e Lem cantava, aveva una bella voce, piena e calda, da donna del sud. → “Trim si era comprato una chitarra e strimpellava tutto il tempo pezzi dei Beatles; Lem cantava: aveva una bella voce, piena e calda, da donna del sud.”
Ora era lui a fare le trecce a Lemony, stavano da lei in salotto, la casetta era crollata l’anno prima, ascoltavano dischi degli Stones, ballavano, fumavano. → “Ora era lui a fare le trecce a Lemony: stavano da lei in salotto, la casetta era crollata l’anno prima; ascoltavano dischi degli Stones, ballavano, fumavano.”
Erano partiti una mattina di ottobre, lui sui sedili dietro, suonava Blackbird e ne accendeva una dietro l’altra, Lem guidava, fumava e cantava → “Erano partiti una mattina di ottobre: lui, sui sedili dietro, suonava Blackbird e ne accendeva una dietro l’altra, Lem guidava, fumava e cantava”
C’erano vetri dappertutto, e sangue sulla sua mano → “C’erano vetri dappertutto e sangue sulla sua mano”
ma/ma/ma → Troppe ripetizioni in appena tre righe, cambierei o eliminerei
Diceva che Lem avesse un bel culo, lei lo lasciava fare, da quando era lì Trim riusciva a chiudere gli occhi senza urlare, ogni tanto. → “Diceva che Lem aveva un bel culo, lei lo lasciava fare; da quando era lì, Trim riusciva a chiudere gli occhi senza urlare, ogni tanto.”
Nessuno di loro dorme davvero, Trim lo sa, chiude gli occhi e si sveglia sempre più stanco. → “Nessuno di loro dorme davvero. Trim lo sa, chiude gli occhi e si sveglia sempre più stanco.”
Ma Moon finge, è un attore nato, ha la meraviglia sotto la lingua, colori in gola, viaggi fra i capelli, Moon è una lentissima navicella spaziale, un alieno caraibico. → “Ma Moon finge. É un attore nato:, ha la meraviglia sotto la lingua, colori in gola, viaggi fra i capelli; Moon è una lentissima navicella spaziale, un alieno caraibico.”
E, come le cose belle, a volte scompare, Trim sa che finirà per non tornare. → “E, come le cose belle, a volte scompare; Trim sa che finirà per non tornare.”
Moon ha una sveglia verde e nera, un grosso e brutto insetto, la lascia suonare e sta on gli occhi chiusi → “Moon ha una sveglia verde e nera: un grosso e brutto insetto, la lascia suonare e sta con gli occhi chiusi”
Ma quello di Moon non si sa, o forse è solo troppo difficile da dire, Lem dice che è una formula magica, dice un sacco di stronzate quando è fatta. → “Ma quello di Moon non si sa, o forse è solo troppo difficile da dire; Lem dice che è una formula magica. Dice un sacco di stronzate quando è fatta.”
E Trim lascia che venga il sonno, quello triste, quello che gli ricorda Scott, e la cinghia attorno al collo, e i capelli tirati, e la bocca piena fino a strozzarlo, e il sangue che cola fino alle ginocchia, e le forbici nella sua testa, che tagliano, tagliano, tagliano, tutta la voglia di vivere, voglia di correre, voglia di Lem e Moon. → “E Trim lascia che venga il sonno, quello triste; quello che gli ricorda Scott e la cinghia attorno al collo, e i capelli tirati e la bocca piena fino a strozzarlo, e il sangue che cola fino alle ginocchia e le forbici nella sua testa, che tagliano, tagliano, tagliano tutta la voglia di vivere, voglia di correre, voglia di Lem e Moon.”
E gli aghi, e quel che resta della meraviglia → “E gli aghi e quel che resta della meraviglia”
Se ne ricorda, di quando non c’era niente di più importante di loro, e lui o Trim l’avrebbero sposata, e avrebbero avuto dei bambini, uno a testa almeno, e si fottessero gli altri, sarebbero stati felici e avrebbero dormito e Trim sarebbe guarito. → “Si ricorda di quando non c’era niente di più importante di loro, e lui o Trim l’avrebbero sposata e avrebbero avuto dei bambini - uno a testa, almeno -, e si fottessero gli altri; sarebbero stati felici e avrebbero dormito e Trim sarebbe guarito.”

- Parere personale
Non saprei esattamente come catalogare questa storia, sono sincera. Di sicuro è stata interessante dal punto di vista di innovazione stilistica, ed è stata la prima storia che ho letto sul movimento hippie perché, lo ammetto, non mi interessa granché e mai mi sarei immaginata nel leggere una storia su un gruppo di ragazzi ormai rovinati dagli acidi e dalla droga. Sono argomenti scottanti che vanno trattati con un certo modo, dunque tanto di cappello per essere riuscita a farlo senza cadere nel banale o risultare talmente pesante e apprensiva da sminuirne completamente il senso.
Ammetto che ormai, conoscendoti, un po' mi aspettavo che uno di loro morisse, e il fatto che fosse proprio Trim lo trovo azzeccato: dal mio punto di vista, è lui il protagonista principale in cui ruota la vicenda, è lui il collante degli altri due personaggi, è lui che fa sì che quel viaggio alla fine cominci e che porti a quella determinata conclusione.
Nonostante l'argomento non fosse uno dei miei prediletti, è stata comunque una piacevole lettura.

Recensore Master

Ciao!
La tua storia ha ottenuto un meritatissimo primo posto, non tanto per l’idea (che, come ti ho già detto, in sé non è originale), bensì per il modo in cui hai deciso di svilupparla. Entrare nella mente di un gruppo di hippie è qualcosa che non ho mai visto prima e farlo attraverso tre momenti, tre diverse sostanze, ci aiuta maggiormente a capire la psicologia di questi tre ragazzi, il motivo che gli ha portati a essere quelle che De André chiamò “anime salve”, perse in un mondo che non ha saputo né voluto occuparsi di loro. Il fatto che tu abbia anche accennato alla loro storia personale, inoltre, è un ulteriore punto a tuo vantaggio, perché aiuta a inserire il racconto generale in un contesto, ci fa capire che, prima di essere vittime e schiavi delle sostanze stupefacenti, quei tre ragazzi erano persone, che c’è stato un momento, un motivo per cui hanno preso proprio Quella strada, invece di un’altra, magari più “sana”.
Di nuovo complimenti, quindi, con la speranza di leggere presto qualcos’altro di tuo, non solo nell’ambito di un contest,
Lady Viviana – Giudice sostitutivo

[Questa recensione fa parte del giudizio per il contest “L’amore ai tempi di Efp”, indetto da viktoria e giudicato da Lady Viviana]

Recensore Veterano

PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "ANGST A TUTTO SPIANO"

Originalità: 
Sei riuscita a creare dal nulla una storia che si ricollega al filone dei romanzi sull’adolescenza in cui spesso si trattano temi quali i traumi infantili e le droghe, ma che allo stesso tempo si sviluppa in modo tragicamente originale, presentando una vicenda piuttosto cruda senza mezzi termini e usando una tecnica espositiva insolita che ho molto apprezzato. Sicuramente la tua storia ha un forte impatto, anche visivo, e la ricercatezza con cui hai descritto l’epoca in cui è ambientata e le esperienze dei protagonisti sicuramente hanno contribuito a distinguerla dalle altre.

19/20 

Caratterizzazione personaggi: Ora dirò una cosa decisamente ovvia: la difficoltà nello scrivere un’Originale di lunghezza contenuta è proprio la caratterizzazione dei personaggi. Logico, no? Poco tempo e facce mai viste. Ebbene, devo dire che hai creato un mondo dietro ai tre protagonisti, un’infanzia e un’adolescenza in poche pagine, non sei mai caduta in uno stereotipo e nessuno dei tre è descritto in modo superficiale. Loro sono diversi, estremamente diversi, e solo insieme possono sentirsi completi:  Lemony mi è sembrata libera e semplice, l’ho immaginata voler volare nel suo vestito giallo, Moon è affascinante e misterioso come la luna, Trim (bellissimo il cambiamento di nome da Tim a Trim) un ragazzo traumatizzato da un’esperienza orribile. Sono perfetti, anche nel finale.

15/15 

Grammatica, ortografia: Non ho trovato nessun errore di grammatica, ortografia o battitura. I pezzi confusi o senza punteggiatura sono chiaramente voluti.

20/20 

Stile e scorrevolezza: Lo stile con cui hai scelto di scrivere questa storia è, come ho già detto, fuori dal comune e molto affascinante: hai voluto che i pensieri dei protagonisti fossero resi confusi dall’effetto degli allucinogeni, e ci sei riuscita molto bene. Dal punto di vista della scorrevolezza, dato che la dovevo esplicitamente valutare, ho dovuto toglierti qualche punto perché la tua storia non è propriamente scorrevole, ma è giusto che non lo sia. Nella parte I ero indecisa sul come valutare le parti tra parentesi, dato che mi sembrava rallentassero il ritmo della storia; nella parte III, invece, mi sono ricreduta: nel raccontare il passato di Tim in quel modo mi hai fatto “vedere” con rapide immagini, come dei flash (quelli che dovevano esserci anche nella testa del ragazzo) ciò che era successo e il rapporto tra Scott e Tim mi è sembrato subito molto chiaro.

8.5/10 

Gradimento personale: La tua è la storia che mi è piaciuta di più di questo contest. Ho adorato l’ambientazione, il drammatico realismo, i personaggi, le descrizioni, tutto. In genere i racconti così drammatici e psicologicamente violenti non sono il mio genere, quindi hai anche il merito di avermelo fatto apprezzare. Ho notato la particolare cura nel descrivere l’epoca attraverso le citazioni delle droghe e delle abitudini del tempo che hai scritto nella lunga introduzione, senza cui avrei faticato a capire alcuni pezzi. Mi è piaciuto anche il tuo studio molto attento sui riferimenti musicali, che oltre a fornire una colonna sonora appropriata descrivono anche i personaggi (inoltre hai citato la meravigliosa My Way, una delle mie canzoni preferite) e tracciano la strada che la storia è destinata a percorrere. Anche l’argomento del threesome – nonostante io non abbia letto molte fanfiction in merito – mi sembra affrontato molto bene, con i tre protagonisti che vivono in modo diverso la sessualità, che ha un posto centrale nella loro storia. Che dire del finale? Beh, me lo aspettavo, era come se il povero Trim dovesse fare quella fine, però l’incontro finale tra Lemony e Moon nel motel, i loro pensieri e quel “Forse da qualche parte, nel mondo, qualcuno sta suonando Blackbird” che fa sentire ancora, fortissima, la presenza dell’amico morto, sono veramente molto poetici.
Potrei starne a parlare per ore, sei stata bravissima.

29/30 

Uso del prompt: Il tuo pacchetto era “addio – ferite indelebili” e la tua storia, con l’ultima parte, ha pienamente centrato il punto, a mio parere. Il livello di angst è molto alto (una scena su tutte quella di Trim che si taglia i capelli) e la mancanza dell’amico morto, alla fine, è molto forte ed espressa con parole bellissime: una ferita indelebile nelle vite di Lemony e Moon, che si aggiunge alla ferita nell’adolescenza di Trim.

5/5 

Per un totale di 96,5/100 

Recensore Master

Ciao!

Parto subito col dirti che sono sensibile a questo genere di storie, hanno un non so che di proibito e pericoloso, una cosa molto lontana e così vicina nella realtà di ieri e di oggi. Hai trattato di un tema decisamente attuale, qualcosa che non invecchia mai e che diverte e distrugge le anime dei giovani.
La meraviglia (per citarti) e la disfatta è ciò che consegue giocando con questa roba.
Mi è piaciuto molto un pezzo che hai scritto:
(Sai, a volte penso che Trim sia morto.
È come il calabrone che è troppo grosso per volare,
 ma lui non lo sa e vola lo stesso.
Trim è morto ma non lo sa, e respira lo stesso.
A volte dici cose cattive.
Ma mi ami comunque.)

Molto bello questo passaggio, quando hai scritto che Trim è come il calabrone, troppo grosso per volare, ho pensato a una persona che nonostante i suoi limiti non si lascia sfuggire nulla e che vuole andare oltre, affrontando tutto, non preoccuparsi affatto per il domani. Un perfetto pirata dell'incoscienza, ecco io lo definirei così.
"Trim è morto e non lo sa" Questa frase mi ha colpito molto, anche questa è realistica, specie nella società moderna, che avvolge i giovani in quell'apatia che sembra farli sembrare morti anche se respirano.
Il personaggio di Moon mi è piaciuto tantissimo, penso quello preferito tra quelli descritti e il finale è stato commovente quando struggente, decisamente in linea con tutto il racconto.
Mi piace il genere pulp (credo che tu abbia usato questo no?) Mi piace molto e sono sensibile a questo genere, così tanto, che ci ho messo molto a finire di leggere l'Os. Il pulp è uno stile che avvolge l'anima e le ossa.
Mi è piaciuto quindi: lo stile, la narrazione, e la storia in se.
Complimenti.
Alla prossima!

Recensore Junior

Storia classificatasi 2° al contest "Angst come se non ci fosse un domani".

-Grammatica: 8,4/10 
Gli errori che ci sono sono tutti di punteggiatura. 
Ho notato che usi praticamente e solo punti e virgole. Non esiste alcun altro tipo di punteggiatura, se non il punto e virgola che ho avuto il piacere di incontrare solo in tre occasioni. E allora mi son chiesta: sarà una scelta voluta? Nelle note però ciò non era dichiarato e quindi, non sapendo bene come comportarmi, alla fine ho deciso di prenderli come ‘errori’, cercando di non essere troppo fiscale. 
“C’è aria calda da tutte le parti, nella roulotte, fuori dal finestrino, nella sua testa.” Dopo parti meglio una virgola, dato che inizi un elenco. (-0,2) 
“…e le sigarette facevano esattamente lo stesso rumore, un orgasmo di foglie.” Anche qua i due punti, dato che esplichi quale sia questo ‘rumore’. (-0,2) 
“Moon è salito da lei, non lo vede ma lo sa” Virgola prima di ma. Un errore che hai ripetuto anche un’altra volta (“E Trim sorride e Lemony non lo vede ma lo sa”). (-0,2x2) 
“Lemony a volte pensa che siano uno stesso essere, altre che siano qualcosa di divino, come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Moon dice che sono tutte cazzate, ma le piacerebbe essere una colomba. Trim dà la colpa agli aghi.” 
Per distinguere i vari pensieri dei tre protagonisti avrei preferito i punti e virgola tra le tre parti; sinceramente mi sfugge la ragione per la quale tu usi, per staccare la parte di Lemony da quella di Moon, la virgola, mentre per distaccare quelle di Moon e Trim il punto. 
Questo è un ‘errore’ che hai ripetuto anche in un’altra frase: 
“C’è una differenza sostanziale tra Moon e Trim, Lemony lo sa, di Moon si ricorda il prima, quando non c’era. 
Trim no, Trim c’è sempre stato.” 
“Lemony lo sa: di Moon si ricorda il prima, quando non c’era; Trim no, Trim c’è sempre stato.” (-0,2x2) 
“Lui deve sempre dare la colpa a qualcosa, gli aghi, i soldi, il tempo, Moon.” Due punti.dopo qualcosa, dato che fornisci un elenco che spiega cos’è quel qualcosa. (-0,2) 
“Nessuno di loro dorme davvero, Trim lo sa, chiude gli occhi e si sveglia sempre più stanco.” Punto dopo davvero. (-0,2) 
Errore di battitura: 
“la lascia suonare e sta on gli occhi chiusi” Con. 

-Stile e lessico: 10/10 
Interessante l’uso di parole singole alla fine di ogni POV. E’ una scelta particolare, intelligente e di grande effetto, che ti dà la possibilità di dare maggiori dettagli e chiarire la trama, dando dei flash che chiariscono molte cose. 
Hai la straordinaria capacità di saper conferire al testo l’atmosfera che tu desideri. Ho letto le note alla fine per evitare di spoilerarmi la storia, e devo dire che quello che tu affermi è assolutamente vero: alcune parti risultano molto più confuse, o più lineari. 
Inoltre hai avuto un livello di accuratezza nella scelta del lessico assolutamente ineccepibile: perfetto. 

-Originalità: 10/10 
La tua è stata una scelta coraggiosa, che sei stata in grado di gestire benissimo, componendo una fan fiction stupenda. Un tema così duro, importante e pesante solitamente può incutere timore, ma tu non ti sei fermata davanti all'ostacolo. Ti sei informata (si vede dall’eccellente e dettagliatissima introduzione) e hai tentato, con estremo successo, di entrare nel mondo della droga, di entrare nella pelle dei tuoi personaggi, anche tramite l’uso di stratagemmi particolari ed efficaci, come quello delle parentesi. 

-Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 
Li mostri in tutta la loro decadente bellezza, attraverso un escursus dei loro contorti e frammentati pensieri, che si susseguono uno dietro l’altro, nel continuo vortice del degrado. Rendi in modo a dir poco magnifico e perfetto le loro avventure, la loro storia, attraverso i loro ricordi, i loro occhi, le loro esperienze, le loro fumate, i loro dolori, le loro ferite. 

-Titolo: 3/5 
Il titolo è troppo lungo per essere “d’impatto” ed incuriosire realmente il lettore. Hai puntato, come altri partecipanti, sull’effetto “inglese”, ma a volte non basta. Non mi convince. Credo che, di fronte a una serie di ff di cui non si conosca il contenuto, questa non la aprirei. I titoli devono portare il lettore ad aprire la storia, stuzzicarlo e sinceramente credo che quello che hai usato tu, nonostante aderentissimo alla trama, non espleti a pieno questa sua funzione principale. 

-Grafica: 4,5/5 
Buona cura del testo ed attenzione quasi maniacale alla posizione delle parole. A volte usare il corsivo o certi font porta la lettura ad un altro livello e tu questo lo hai ben capito. 

-Livello di angst: 5/5 
La storia procede confusamente, come tu volevi che fosse, ed è proprio questo il suo punto di forza, che la rende così dannatamente vera e sentita. 
La parte della ‘Migrazione di Trim’ mi ha lasciata di stucco. Bellissima. 
L’entrata in scena di Moon è stata perfetta, ed il momento di malessere di Trim l’hai raccontato nel modo più angosciante possibile. 
La frase “Forse da qualche parte qualcuno sta suonando Blackbird” è il degno finale di una storia di tale spessore. 

-Punti bonus: 5/5 
Il Regolamento prevede per le storie originali l’assegnazione arbitraria del punteggio massimo. 

-Totale: 55,9/60 

 

Recensore Master

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci vuole coraggio per affrontare e raccontare un periodo, una situazione, uno stile di vita così diverso da quello cui siamo abituati. Un mondo duro, fatto di eccessi che, almeno io, non riuscirei nemmeno a immaginare. Fatto di libertà, ma anche di "prigionia" in un certo senso, perché quel tipo di libertà alla fine ti blocca in un limbo dal quale diventa complicato se non impossibile fuggire. Tu hai avuto coraggio, eccome se ne hai avuto... ma tutto questo coraggio spesso non basta. Ci vuole bravura, precisione e cuore. Tu hai avuto tutto questo e sei riuscita a raccontare quel mondo con credibilità, sentimento e riuscendo soprattutto a dare a un angst come questa, un tocco di buoni sentimenti e "fratellanza". Non sono abituata a questo genere di storie, ma sei stata capace di catturarmi ed emozionarmi ugualmente, per questo motivo, questa storia meriterebbe per me di finire tra le scelte.

Fair

Recensore Master

...io non so cosa dire e mi odio per questo.
Perché vorrei trovare le parole giuste per farti capire quanto questa tua OS mi sia piaciuta ma non ci riesco, so solo che ho un bel groppone in gola e le lacrime che bussano pronte a uscire e... io ho adorato i tuoi personaggi, il modo in cui tu ci hai parlato di loro.
E ho amato Trim, tanto, troppo e mentre leggevo la parte II sentivo che sarebbe successo qualcosa e ho iniziato a trattenere piccoli singhiozzi.
E ora sono qui a cercare di scriverti qualcosa di sensato senza successo, perché è così, non riesco mai a trovare le parole giuste ma spero tu abbia capito che questa tua OS per me è molto più che fantastica!

Recensore Master

Ciao! Sto facendo il giro per recensire le altre storie del contest di Sinceramente e sono arrivato anche alla tua. Che dire? Non avevo mai letto prima questa tematica, la droga, gli anni Settanta e il movimento hippie, ma credo che sia realistico. Insomma, per quel poco che ne so questi ragazzi hanno passato tutte le tappe: le uscite fuori, la musica dei Beatles e degli Stones, la droga e il sesso. Ecco quindi che ne viene fuori un bel componimento, scritto anche benissimo a parte qui: "o forse e solo troppo difficile"; secondo me andrebbe l'accento :D e povero Trim T_T ma mi sono piaciuti anche tutti gli altri personaggi, come Moon e Lemony. bene dunque, ben fatto! Alla prossima!

Recensore Veterano

Non ho respirato.
Ho trattenuto il fiato perché questa storia ha un equilibrio sottilissimo che non va spezzato neanche per sogno. Sono tutti appesi ad un filo che unisce Lem, Trim e Moon ma che li ricollega anche al passato e al futuro, perché nessuno di Loro sa da dove è venuto nè dove sta andando e soprattutto non sanno perché.
E' stato bello immergersi in questo racconto, perché mi è sembrato di "nuotare" nelle loro menti e sicuramente è tutto merito delle tue scelte stilistiche che sono terribilmente evocative. E' come se tutto fosse un'enorme nebulosa e sai che c'è un senso, in tutto questo, ma è davvero labile e, come loro Tre, non lo capisci. Non puoi.
E' la recensione più sconclusionata che abbia mai lasciato, ma è quello che ho provato leggendo e, fidati, è fortissimo.
Grazie davvero.
E complimenti, con il cuore. <3