Recensioni per
Semel in anno licet insanire
di miss dark

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
26/05/14, ore 21:13

Eccomi, finalmente a leggere! *-*
Dunque, come tu stessa hai detto è un capitolo abbastanza corto, ma da qualche parte si deve pur iniziare. Anche in queste poche si accenna già una certa aria di rivolta e la cosa non fa che attirarmi ancora di più.
Non posso dire molto in realtà, se non forse che ho notato un paio di errori di distrazione all'inizio, niente di grave però, i tasti a volte vanno per conto loro.
Non mi resta che passare al prossimo capitolo. :)

Recensore Veterano
26/05/14, ore 10:14

Ciao. :)
Da tempo cercavo una storia come questa, il tema mi affascina da sempre e non è facile trovare fanfiction al riguardo.
La tua storia sta mattina è stata come un faro nel buio, posso garantirtelo.
Non siamo nemmeno entrati nella narrazione che già mi hai catturata! La tua capacità di riassumere tutti questi dati in maniera così esaustiva è strabiliante. Io sono una di quelle persone che appena legge più di due date di seguito storce il naso (infatti la storia non è mai stata il mio forte); ma tu sei riuscita a tenermi incollata allo schermo solo con questa introduzione, immagino cosa possa essere il resto!
Non posso dire molto, sono solo al primo capitolo, ma per ora posso rivelarti questo: sono stra sicura che la storia non mi deluderà, non vedo l'ora di trovare un attimo di pausa dallo studio per poter leggere i prossimi capitoli.

A presto e ancora i miei complimenti per questa storia fantastica (l'avrò detto otto volte, ma sono così entusiasta di averti scoperta come autrice!).
Baci,

Joo

Recensore Junior
16/05/14, ore 22:47

Questo racconto è davvero interessante. Lo stile è scorrevole e teso, la frase si legge con grande semplicità ed è concisa, pur essendo spesso molto ricca. Mi piace come focalizzi la narrazione attraverso i vari personaggi ed è qualcosa che impreziosisce anche la storia: in un mondo in cui non c'è comunicabilità, in cui la popolazione abita nelle proprie case senza ricercare un contatto, non possono che esserci solo punti di vista personali, senza possibiltà che questi si integrino tra loro: ed è questo che rende così manipolabile la popolazione. Certo all'economia del racconto serve per tenere alta la tensione e lavorare sui personaggi, ma ha anche un ruolo, come dire, metanarrativo (so che il termine non è corretto, ma mi sembra che renda). I personaggi sono caratterizzati molto bene, con dovizia di particolari ed empatia: mi ha colpito soprattutto Aleksej, costruito con pochi tratti ma molto chiari, ed anche Martina, sia per il messaggio che trasmette sia per il personaggio. E' bello che siano personaggi maturi, di maturità ed esperienze diverse, ma di cui riesci a trasmettere i caratteri senza sbavature e con partecipazione. 
Quello che mi ha più interessato è stato il messaggio trasmesso dalla struttura distopica che hai costruito. Geniale il continuo rincorrersi del prodotto commerciale e del suo motto pubblicitario! Quella società è una metafora, senza troppo fantasticarci sopra, della nostra: anzi, lo è. Semplicemente i fenomeni che sono in nuce nel nostro mondo tu li hai resi abnormi, creando qualcosa più verosimile che distopico... Ok, stiamo pur sempre parlando di un mondo totalitario stile Orwell ecc, ma si vede bene che tu sappia dove hai i piedi, su quale mondo, e ti interroghi e cerchi di leggerlo, senza inventare solo per divertimento. Non succede più molto spesso... Un mondo del genere è supponibile in un qualche (triste) futuro, anche senza catastrofi atomiche e guerre mondiali, penso.
Hai affrontato un tema importante e che trovo molto coinvolgente anche per la nostra attualità: leggendo l'ultima parte del tuo prologo mi è venuto in mente quali fossero i programmi scolastici, se non sbaglio, della Russia zarista di fine ottocento (avevo letto qualcosa così su qualche libro di storia, ma sono ricordi di superiori, se dico castronerie perdonami): le materie insegnate a scuola erano quelle non sovversive, si supponeva, ossia la Grammatica russa, la Grammatica latina, le scienze naturali e tecniche (se mi ricordo bene) e i principi della matematica. Fuori discussione l'insegnamento della Letteratura, della Filosofia, mi sembra della Fisica, e soprattutto della Storia (oggi per altro molto sottovalutata rispetto alla sua reale utilità: se manipolata è un gran mezzo di controllo, se affrontata attraverso la giusta metodologia la più sovversiva delle discipline).
E' una storia che coinvolge e fa riflettere! Meno male che l'ho casualmente scoperta e non vedo l'ora di andare avanti.

Recensore Veterano
10/05/14, ore 21:27

Questo capitolo mi preoccupa >__< cosa vuole fare? Ok, posso più o meno immaginarlo ma... >__<
Per non parlare della perdita del "rito del tè" D: che cosa drammatica çAç (...sono tè-dipendente, non farci caso XP)
Deliraggini a parte, la tensione cresce sempre di più, capitolo dopo capitolo... non vedo l'ora di vederli entrare tutti in azione, ma allo stesso tempo spero che manchi ancora un bel po' ^^ voglio esplorare meglio il futuro che hai creato.
Al prossimo capitolo ^^

Recensore Master
10/05/14, ore 17:29

Nei mondi distopici è sempre molto chiaro quanto sia ingiusto e aberrante il "sistema". Questo fa pensare al lettore quando è fortunato a vivere in questo mondo. A me fa pensare quanto siamo influenzati noi dal nostro sistema e, al contrario di Matilde, non ci pensiamo neanche.
Ok, non c'entra niente. O forse c'entra, perché se mi ha fatto pensare questo vuol dire che la storia è immersiva

Recensore Master
10/05/14, ore 12:25

In questa introduzione hai riassunto 80 anni di storia. Sfido chiunque a fare altrettanto in così poco spazio per il periodo (che conosciamo tutti) 1918-1993. La cornice è grandiosa, approvo in pieno tutto quanto, con un occhio di riguardo alla parte economico-giuridica, e passo subito alla storia vera e propria.

Recensore Veterano
07/05/14, ore 21:28

Ciao!
Così compare un altro membro della resistenza, molto interessante...sono pochi ma sono ovunque ^^ Mi piacciono le sue "paranoie", lavarsi con acqua rovente per purificarsi non deve essere piacevole, eppure gli dà sollievo. Deve nutrire veramente un odio profondo per il Sistema (cosa piuttosto comprensibile vista la sua storia).

Mi stavo chiedendo, per il momento abbiamo sempre incontrato i ribelli, non è che per caso compariranno anche i seguaci del Sistema? Sarei molto curiosa di conoscere anche loro. Intendo in modo più approfondito, con il loro pov, non come è successo con Yvonne.

Complimenti ^^

Recensore Junior
26/04/14, ore 14:15

Ho sempre pensato che il Carnevale fosse il momento migliore per le cose migliori/peggiori... Insomma la festa del caos.. Perfetta!
Chiacchiere a parte, Aileen ci piace e ci sta tanto tanto simpatica... E finalmente conosciamo il capo dei buoni! Ma avremo il piacere di conoscere dei grandi sostenitori del regime? ^^ Voglio che qualcuno mi spieghi perché il regimo è tanto desiderabile XP
Scherzi a parte, la storia mi piace, poi io ho difficoltà a recensire i capitoli, ma dovevo ribadire che la tua storia mi piace e mi piace come scrivi!

Recensore Veterano
23/04/14, ore 21:48

Ciao!
Ti sto seguendo dall'inizio, ma ho il culo peso con le recensioni XP specie negli ultimi tempi >_< chiedo perdono >_< sappi però che la tua storia mi piace moltissimo ^^
Ti faccio tutti i miei più sentiti complimenti per come l'hai strutturata. Il futuro che hai creato è così dannatamente plausibile che mette l'ansia.

Finalmente le acque iniziano ad agitarsi un po' *-* non vedo l'ora di assistere alla rivolta *-* e soprattutto scoprire se andrà a buon fine o meno...

Per quanto mi riguarda leggo da pc, quindi non ho problemi di lettura XD

Ancora complimenti per l'ottimo lavoro che hai fatto ^^ al prossimo capitolo, spero XP

Recensore Junior
19/04/14, ore 14:16

Eccoci qua, un altro personaggio presentato meglio, ma non troppo. Si sa poco fino ad ora e le informazioni ottenute sembrano slegate tra di loro, anche se l'intreccio comincia a venire fuori. Siamo ancora in zona introduzione, non ho molto da dire se non che stai creando la giusta tensione. L'unico appunto sulla frase "A volte la vita porta ad odiare ciò che si ama", né positivo e neppure negativo, mi ha solo colpito particolarmente come frase, non sembra far parte di questa storia, sembra qualcosa di tuo che hai voluto nascondere all'interno delle parole della tua storia...ma non so cosa sia, quindi rimane solo un grande dubbio nella mia testa con tanto di film associato! Io dovevo fare il regista, lo sapevo...
Al prossimo capitolo!!! :)

Recensore Junior
18/04/14, ore 12:07

Mi piace sempre di più e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Ho sinceramente tremato per Yvonne, quando era nella stanza con il magistro, ma forse grazie al flusso di suoi pensieri mi sono resa conto e dalle parole dell'uomo mi sono resa conto che, fortunamente, non poteva essere così: bello guardare le vicende dietro uno schermo! :P
Solo un appunto... All'inizio dici "Era l'ultima di tre fratelli, due dei quali morirono durante la guerra.". Intendevi dire che era rimasta solo lei o che aveva tre fratelli e di questi ne erano morti due? Perché nel primo caso la seconda parte della frase suona abbastanza male e quindi sarebbe più corretto qualcosa tipo "ma gli altri due erano morti durante la guerra", mentre nel secondo caso lei sarebbe l'ultima di quattro fratelli.

Recensore Junior
17/04/14, ore 20:13

E uno, disse quello che cecò gli occhi alla moglie! Poi passo al nuovo capitolo, sperando di avere ancora un po' di tempo.
Stai dipingendo i contorni con ottima dovizia di particolari, muovendoti lentamente da un angolo all'altro della cornice, descrivendo tutto con abile maestria. Brava, non vedo l'ora di avvicinarmi al centro del quadro che sta uscendo fuori!

Recensore Junior
06/04/14, ore 21:28

Complimenti! Mi piace molto la tua storia! Anzitutto per l'ambientazione, interessantissima, poi per i due personaggi che ci hai presentato perché nessuno dei due è un adolescente (o quasi)ma sono entrambe doppione adulte: una grande scelta che fanno in pochi. Mi piace molto anche come scrivi: mentre leggevo sentivo la "forza" di Matilde. Complimenti anche per i nomi... Abbasso i protagonisti anglofoni!!! XD L'unica cosa che non mi piace tanto, ma è la mia fissa, è che tu sei partita già dal momento della consapevolezza di quanto sia sbagliato il sistema (anzi che in te è meno sbandierato che in alcune recenti opere fantascientifiche) mentre io cerco sempre in queste storie una cosa che purtroppo trovo raramente: vorrei che il protagonista mi presentasse come giusto e logico il sistema, mostrandomene proprio così le aberrazioni profonde, ma nel tuo caso lei considerava già sbagliato il sistema prima di prendere apertamente posizione... Non ti preoccupare, il tuo non è un errore, solo il mio pallino xD

Nuovo recensore
03/04/14, ore 15:10

Davvero affascinante, complimenti per l'ambientazione che hai scelto (e per lo stile nello scrivere!).
Queste descrizioni di società distopiche, post-apocalittiche, hanno sempre attirato la mia attenzione. Posso paragonare questa storia con 1984 e Fahrenehit 451 e non può che essere un ulteriore complimento.
Questa Yvonne (nome che, tra l'altro, adoro) sembra davvero una donna che sa quello che fa, e ho intenzione di seguire la storia per saperne di più. E magari aggiungerla alle preferite. Promette davvero bene!
* c'è forse un errore di battitura a "70 anni i buona vecchia scuola" comunque questa frase mi ha colpito e reso ancora più curiosa*

Recensore Junior
31/03/14, ore 21:19

Yvonne...che strano nome. E' il nome dell'attrice che ha fatto Hannah McKay in Dexter, ma non c'entra niente. Beh, è poco, dopo quell'introduzione mi ero esaltato, ora ancora attesa. Ma sono fiducioso, quindi aspetto il prossimo capitolo!
A presto dunque!