Ho adorado questa fanf, veramente bravissima! Sono morta dal ridere con Sherlock e Mycrof o con Sherlock e Anderson :') scritta bene, personaggi IC (per quanto un detective e un medico lo siano ai fornelli xD) e lettura scorrevolissima! Al''inizio ero un pò scettica perchè è la prima volta che vedo questa coppia nel mondo della cucina, e -nonmisembrapossibilemaècosì- sono una bella coppia anche da cuochi :3 In qualsiasi salsa stanno bene insieme, non c'è niente da fare u.u Spero di leggere altre tue storie!! un bacio,
ari

Tu dicevi che questa storia doveva essere una semplice favoletta, ma come ti ho già detto, secondo me non lo è affatto ma è ben di più! Le loro interazioni sono la meraviglia, le battute che si scambiano (essendosi parlati solo alla fine poi) sono splendide (e l'immagine di Sherlock e John che finiscono per accoltellarsi in cucina mi ha fatta sbellicare -è incredibilmente fattibile....) l'inizio tra Mycroft e Sherlock è un inizio bellissimo (come ti ha fatto ad annoiare?? Io ridevo un casino XD) e il fatto che Sherlock non voglia abbassarsi a diventare una specie di tavola calda fa così tanto lui...
Stronzone che ha gettato via i biscotti (spero sia stato Victor o comunque spero li abbia almeno visti u.u), adesso però voglio il secondo con tante coccoline!! E voglio vedere come si affezioneranno, è una cosa che davvero mi incuriosisce con questo Sherlock! XD John poi è l'amore come persona (e suo padre un po' lo odio...)

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Oh, che carina! Sembra molto interessante!
Mi piace davvero come scrivi :) La metto nelle seguite, così appena aggiorni mi catapulto nella lettura del prossimo chap! :D
Brava!

Saluti, AshleySnape.

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Di questa storia mi piace che ha sempre il ritmo giusto: è comica nel confronto al vetriolo fra Sherlock e suo fratello, dolce nella descrizione di John e malinconica nell'addio tra Sherlock e Victor, malinconica nella consapevolezza del suos chef di non essere mai stato importante per lui.
E' una lunga dichiarazione d'amore verso il cibo e la cucina e si sente tanto, io ho trovato particolarmente coinvolgente la parte dedicata a John e al potere in un certo senso terapeutico della sua cucina, che è fatta di cose semplici, ma in grado di suscitare in chi la assaggia delle sensazioni belle, calde, è in grado di evocare i ricordi migliori, è una cucina casalinga nel senso che ti fa pensare a casa e rispecchia perfettamente la sua personalità: niente fronzoli, niente sofismi.
Il contrasto con la cucina di Sherlock e su come Sherlock veda la cucina emerge molto chiaramente: sono due mentalità, due modi di ragionare e di vedere la vita diversi: John ama il cibo perché porta alle persone qualcosa di bello, Sherlock cucina perché vede in quell'atto un'avventura ed una sfida, ma ultimamente ha perso il piacere di farlo, sta deragliando, quindi l'incontro (e lo scontro che penso sarà inevitabile) con John è stato un bene.

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salve :)
ho letto il capitolo tutto d'un fiato, trovo che sia davvero ben scritto e denoti bene il quadro della situazione generale senza mettere eccessiva carne al fuoco :)
traslare i personaggi di sherlock in un contesto così diverso è certamente una mossa rischiosa, ma, almeno in questo primo capitolo, trovo che sia un'idea vincente!
sherlock che ha a che fare con la cucina molecolare e un ristorante sull'orlo del fallimento e john più tradizionale e "poetico" che gestisce il ristorante in maniera completamente diversa a pranzo...
mycroft a rendicontare le spese e dirigere il ristorante, anderson in brigata... trovo che sia tutto perfetto!
persino la citazione rivisitata della serie con john che presta il coltello e non il cellulare a sherlock è geniale!
sono davvero molto colpita, seguirò sicuramente la storia :)

unica perplessità: trovo discutibile evidenziare alcune frasi del testo, il lettore capisce ugualmente quali sono le parti importanti (tranne se non si tratta di citazioni, in questo caso trovo sia legittimo)

alla prossima,
lady dreamer.

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É deliziosa, semplicemente. Perché non dice tanto solo di John e Sherlock, tanto del cibo, ma tanto anche di te. Sì, di te che non sei una chef ma una pasticciera.
Hai creato una bella atmosfera, caratterizzando egregiamente i personaggi (Anderson mi ha fatto morire, Victor era malinconicamente meraviglioso) e costruendo dialoghi efficaci. Mi hai pure fatto ritornare in Normandia, con le tue descrizioni.
Non so se ti ho mai ringraziato per le tue belle storie, ma anche perché tu (assieme ai giudici di Masterchef) mi state facendo apprezzare il cucinare, quando l'avevo sempre detestato.
se no  l'ho fatto, lo faccio ora: grazie ❤️❤️

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