Recensioni per
The sun hasn't died
di Rota

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

QUARTA CLASSIFICATA AL CONTEST "ANGST A TUTTO SPIANO"

Originalità: 
Sicuramente,in quanto ad originalità, la tua storia è statala migliore del contest. Mi piacciono molto gli AU, e tu sei riuscita a crearne uno estremamente affascinante e complesso, una sorta di distopia futura in cui gli esperimenti sugli esseri umani hanno fatto tornare la schiavitù e la folla sfoga la propria violenza nel vedere gli schiavi combattere. Ho apprezzato il collegamento tra le storie di Bertholt e Reiner, che non si incontrano se non alla fine, attraverso il tamburo che scandisce il ritmo delle loro azioni e delle loro speranze. L’immagine della grancassa, come quelle del mostro che lotta sul ring e dell’aguzzino, rimandano chiaramente al video di Radioactive, che ti ha fornito un’evidente ispirazione: è come se tu, guardandolo, ti sia chiesta: “Chi è quel mostro? Qual è la sua storia?”
L’idea di usare il testo della canzone per dare i titoli ai capitoli completa in modo perfetto il tuo lavoro. Complimenti!
 
20/20 

Caratterizzazione personaggi: Anche qui ti meriti punteggio pieno, perché hai voluto scrivere un racconto basato sull’introspezione e hai analizzato molto bene l’animo dei personaggi, soprattutto quello del giovane schiavo Bertholt. Mi piace anche l’aura di mistero che circonda la figura di Reiner e l’incognita sul suo passato, che non sveli fino all’ultimo capitolo. Non ho trovato nel loro rapporto nulla di shonen-ai, anche se l’avevi messo tra gli avvertimenti, ma è bello pensare che, in questa storia, siano stati l’uno la ragione di vita dell’altro, quindi in questo senso c’è una sorta di amore.
Infine, ho trovato molto interessante e ricco di sfaccettature il personaggio del padrone (che mi è sembrato una sorta di Mr. Candy filosofo) e anche la caratterizzazione dei personaggi secondari non è per nulla trascurata.
 
15/15 

Grammatica, ortografia: Ho trovato qualche piccola imperfezione e alcuni errori di battitura che, trattandosi di una storia a più capitoli piuttosto lunga, sono del tutto comprensibili.
come un metronomo che non ha mai abbandonato lo trascorrere dei suoi giorni: il trascorrere.
che percorrono la superficie della sue pelle: della sua pelle.
nei giorni in cui la pazzi ha privato della giusta ragione i suoi occhi: pazzia.
a raggomitolandosi in un piccolo mucchio scomposto: o “a raggomitolarsi” o “raggomitolandosi”.
quando una delle vertebre della nuca scrocca in un suono grave: “scrocca” è voce del verbo “scroccare”, in questo caso il verbo corretto è “scrocchia”.
Sembra che, l'uomo, conservi un poco di interesse nel tenerli in vita: le virgole prima e dopo “l’uomo” non sono corrette, perché separano il soggetto dal verbo.
privato di sensibilità e di empatia con il resto del modo: mondo.
Dall'inizio dell'incontro è riuscito a colpirla sono tre volte: solo tre volte.
È la vita che esalta si esalta da sola: non ho capito molto bene (probabilmente è un problema mio, non ti preoccupare!) il senso di questa frase: può essere che dopo il primo “esalta” manchi una virgola, o che ci sia un errore? Oppure la mancanza di punteggiatura è voluta e l’hai scritta così apposta?
per quanto le sue gambe alla fine lo sostengono: per quanto lo sostengano.
Tuttavia, come ho già detto, in un lavoro così lungo è possibile che sfugga qualche errore di questo tipo, sei stata comunque molto brava!

17/20 

Stile e scorrevolezza: Hai sicuramente posto molta attenzione nello stile, usando termini ricercati e una certa eleganza nel comporre i periodi, ma trovo che in alcuni punti tu abbia ecceduto un pochino: alcuni passaggi non mi sono risultati facilmente comprensibili, e certe frasi sono troppo lunghe e intricate per risultare scorrevoli. Nel prologo hai scritto:
solo un dolore più acre, fatto di carne corrosa: in genere “acre” si usa per gli odori e non per le sensazioni tattili come il dolore, quindi mi è sembrato un po’ strano trovare quell’aggettivo in quel punto.
D’altro canto, però, hai a mio parere dimostrato una grande abilità nel descrivere le scene di combattimento, centrali nel tuo racconto, tanto che riuscivo ad immaginare benissimo ciò che stava succedendo e ad immedesimarmi nei personaggi.

8,5/10 

Gradimento personale: La tua storia mi ha colpito perché presenta degli spunti di riflessione notevoli, parte da un’idea ragionata e fuori dal comune e si sviluppa in un crescendo di azioni e di pensieri: sicuramente è un lavoro degno di nota. Anche se tendo a preferire uno stile più semplice e lineare, il tuo mi è parso molto evocativo (soprattutto, come ho scritto sopra, nelle scene di combattimento, per le quali ho un debole). I personaggi sono talmente ben caratterizzati che mi sono immedesimata immediatamente in loro, abbandonando quanto sapevo di loro dall’opera originale e immergendomi completamente nell’AU che hai creato. 

23/30 

Uso del prompt: Il tuo prompt era “Coltello – forte perdita di sangue”, e sicuramente una storia ambientata in un’arena riesce a trattare bene questo tema. Ho notato una concentrazione di angst prevalentemente nel finale, anche se in tutta la storia si nota un’atmosfera insolita e cupa.

4/5 

Per un totale di 87,5/100 

Recensore Junior

2° classificata: “The sun hasn’t died” di Rota





Grammatica e ortografia: 9/10

Non ho trovato errori particolari, tranne alcuni periodi che iniziano per “e” e “ma”. Solitamente vengono considerati errori, ma potrebbero far parte di una precisa scelta stilistica quindi non me la sento di farli pesare più di tanto. Per il resto, tutto ok.

Stile: 8/10

Allora, il tuo stile è ottimo nella descrizione dei combattimenti, ma essenzialmente appesantisce troppo la lettura a mio avviso. Mi sono persa a volte leggendo, specialmente alcune descrizioni, tuttavia lo stile è buono e approfondisce bene la storia. Riesce a coinvolgere molto bene il lettore e, grazie alle descrizioni molto approfondite e particolareggiate. Lo trovo particolarmente adatto alla storia ed ai suoi argomenti.

Originalità: 10/10

Su questo fandom, o almeno su quello italiano, non avevo mai letto nulla del genere quindi mi riserbo di considerarlo completamente originale ed azzeccato per i personaggi dell’opera originale. Ammetto che non conoscevo neanche il video e la canzone da cui, correggimi se sbaglio, hai preso spunto (lo so, vivo in un altro mondo XD). Complimenti, quindi, per l’idea e per come sei riuscita a sfruttarla e ad adattarla hai personaggi.

Gradimento personale: 9/10

Premettendo che Reiner non è il mio personaggio preferito, questa storia mi ha veramente appassionata e, quasi, “travolta”. L’atmosfera che si crea ti spinge a leggere tutto d’un fiato, senza mai fermarti. Quello che di più mi ha affascinato e ho gradito sono i combattimenti, ben descritti e congeniati. Risultano molto realistici, riescono a trasmetterti emozioni e sensazioni. L’introspezione di Reiner è ciò che ho apprezzato di più, sempre adatta alla situazione e profonda nonché attinente al carattere originale del personaggio. Anche il personaggio di Ymir, e la sua funzione, mi sono piaciuti molto. Non ho dato voto pieno perché la storia, in se per se, mi ha lasciato come la sensazione che manchi qualcosa, questo non vuol dire però che non l’abbia apprezzata, sarà stato un mio limite, chi lo sa.

Caratterizzazione dei personaggi: 5/5

Tutti i personaggi che compaiono, dal primo all’ultimo, sono caratterizzati in maniere eccellente. Degno di nota è il personaggio di Ymir, che trovo sia stato utilizzato e descritto in maniera perfetta. Penso che gestire il personaggio di Reiner non sia una cosa molto semplice, quindi mi complimento con te per la disinvoltura che hai avuto nel guidarlo

Attinenza al tema: 5/5

Penso che la ricerca, in questo caso “dell’essere umano”, sia il fulcro stesso della storia. Detta legge e predomina, quindi punteggio pieno.

Totale: 46/50

Recensore Master

Non conosco questo fandom, quindi potrei anche dire delle sciocchezze, però questo prologo mi è piaciuto molto per lo stile con cui è stato scritto. La sensazione claustrofobica dell'inizio, il non poter quasi respirare, si frantuma poco a poco fino all'urlo liberatorio finale che rimbomba insieme ai colpi di tamburo. È come un enorme animale che si risveglia, pronto alla distruzione. Complimenti davvero.