Recensioni per
Ask the Dust
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/05/14, ore 16:18
Cap. 1:

Wow. Ogni parola è un colpo al cuore, ogni frase lascia un segno. Il ritmo che hai dato alle parole dà proprio un senso di tensione, inevitabilità, freddezza...
Non so bene come dire per farti capire come mi ha lasciato questa one-shot. Posso solo dire che l'ho adorata dalla prima all'ultima parola...
I ricordi di Bucky che si mescolano a quelli del Soldato, l'Hail Hydra ripetuto più volte, tutto combacia a dare un'atmosfera dark e "pesante"- emotivamente - alla storia.
Hai caratterizzato il personaggio molto bene secondo me, e il modo in cui hai scritto la storia è perfetto!
 

Recensore Master
01/05/14, ore 14:34
Cap. 1:

Chi è Bucky???
Già è questa la domanda del giorno...o meglio degli ultimi 50 anni...( Che pensiero profondo.... ;-) )
Un soldato senza passato, senza presente e senza futuro....( Ok basta così...ti ho annoiato a sufficienza!!!!)
Dunque complimenti per questa introspezione così realistica....ben fatto!!!
Povero Bucky!!! Mi ha fatto quasi piangere il tuo triste destino quando l'ho visto al cinema...e la tua storia altrettanto!!!!
Brava!
Ciao!
Ragdoll_Cat

Recensore Master
01/05/14, ore 13:39
Cap. 1:

Ogni parola è un colpo, che trapassa, che uccide, e che poi grida Hail Hydra.
Un ritratto intenso, una figura rappresentata per scatti - flash improvvisi che paiono quelli dei fucili nel buio - un momento molto bello dedicato a un personaggio che è polvere.
Questa domanda, un tarlo continuo, una memoria che non vuole tacere, un pulviscolo che gli sfiora gli angoli della mente e lo consuma, fino a quando non si posa (cit) e lascia il tempo di vedere, oltre le bombe e la terra che si stacca a zolle.
Bellissimo questo Winter Soldier, non ci sono altre parole per definirlo. ♥♥♥♥♥

*spupazza e stringe come un cuscino morbido*

Recensore Master
01/05/14, ore 12:41
Cap. 1:

Io Bucky l'avrei lasciato morto. Non gli avrei permesso di tornare, come se il confine tra vita e morte fosse la porta girevole del Ritz. Detto ciò, tanto perché io devo dire la mia, un soldato conosce bene l'odore della polvere. Non quella che sta a terra, immota. Ma quella che si alza quando il tuo obbiettivo cade. Perché tu gli hai trapassato il cuore, la testa, il corpo, con il tuo piombo. Si potrebbe chiedere alla polvere di Dallas, di Sarajevo e di tanti altri posti chi sia il Soldato d'Inverno. Ma la polvere, risponderebbe, o si terrebbe per sé il suo segreto?
Bellissima storia. Che sa di morte, sangue e polvere da sparo.
(Hail Hydra!)

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