Recensioni per
Il Canto delle Cicale
di LeFleurDuMal

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/09/08, ore 18:05

dolorosa oltre ogni limite ç_ç e mi è piaciuta molto; l'alternanza tra i fatti che accadono e la favola greca, le frasi ripetute con lentezza stancante... non potevi renderla meglio! L'abbraccio finale tra i due Saint è meraviglioso T_T così triste.. il rosso del tramonto, il rosso del sangue passato, il rosso dei capelli di Camus ç___ç complimentissimi per tutto, sei fantastica nello scrivere!!. Già nel primo capitolo l'avevo notato, ora che è riapparsa questa scena te lo chiedo: quando Milo si ricorda del giorno in cui ha visto Camus a terra morto...mi ricorda incredibilmente un'immagine dove Scorpio appoggia l'amante ad una colonna e gli da un bacio sulla fronte...l'hai presa da lì *sniff* ç///ç? bhè, aspetto il continuo perchè vorrei che tu continuassi a sorprendermi; ovviamente hai centrato le mie aspettative, anzi, sei andata oltre :°-) a presto!!!

Nuovo recensore
03/09/08, ore 15:13

Ok. Lo ammetto. Ho dovuto rileggerla una seconda volta e poi prendermi del tempo per metabolizzare la faccenda. La storia mia ha lasciata stordita, nonostante non ci fosse traccia di cicale intorno a me, mentre la leggevo. E' tutto così freddo e così caldo insieme. Triste e, contemporaneamente, più leggero, come se l'infelicità si fosse un poco ammorbidita, insieme alla luce del tramonto. Fa sempre un po' male, ma è più sopportabile ora che Milo è stato, e si è, perdonato.

Recensore Veterano
02/09/08, ore 23:23

Non ci credo;_; Avevo inserito una recensione decente, dettagliata, studiata... e non me l'ha inseritaaaaaaa;_; Non me la sento di riscrivere tutto daccapo, faccio una sintesi, maledizione;_; Allora, il tuo talento non è affatto in discussione, come non sono in discussione i sentimenti che trasmetti, le emozioni, l'intensità delle pennellate con le quali dipingi scene e personaggi. Questa fanfic è una sinfonia, anche per la perfetta corrispondenza delle parti, tutto perfetto e sapientemente costruito ma senza dimenticare la profondità... e le lacrime che sai suscitare. Bravissima^^

Recensore Veterano
02/09/08, ore 22:48

Ti lascio questo commentino per dirti solo che solo passata. Perchè c'è poco da aggiungere ad una storia perfetta. Anche se poi mettermi una tastiera sotto le dita è pericolo perché comincio sempre a sbrodolare... Adoro il tuo modo di scrivere. Le frasi che riprendi, che ripeti, che cambiando posizione assumono un significato diverso e nello stesso tempo ti danno il senso della continuità. E l'alchimia... wow, davvero. La conoscenza che porta alla rinascita. E adoro i due abbinamenti di colore... forse sbaglio, ma nel primo capitolo il protagonista vero era Camus, il Grande Assente, e tutto appariva in un atmosfera bianca - Albedo. In questo Milo diventa parte più attiva e tutto si tinge di rosso - Rubedo: il tramonto, i capelli di Camus, persino la Cuspide Scarlatta è rossa. E c'è un inizio di rinascita, perchè Milo accetta l'eredità di Camus. Struggente il momento della morte e il tentativo di riscaldarlo... di nuovo rosso e bianco. Ok, mi fermo. Anche perchè questo commento non è sicuramente all'altezza della tua fic. Ecco cosa fai. Mi metti soggezione. Veramente. Mi inchino.

Recensore Junior
02/09/08, ore 18:06

In realtà, pur non "rispettando" la sequenza canonica delle tre fasi alchemiche rispetti perfettamente il significato, il valore che c'è dietro ogniuna delle tre fasi, dimostrando di aver fatto tua questa verità, ovvero che l' alchimia non era semplicemente l' arte di trasmutare la materia vile in oro, non è stata unicamente una costante ricerca verso la famigerata pietra filosofale. L' alchimia era una disciplina che attraverso la trasformazione della materia si proponeva di raggiungere lo scopo di trasormare l' uomo, rendendolo migliore e permettendogli di espiare e superare le debolezze e le colpe delle sue spoglie mortali. E quale elemento purifica più del fuoco? Il fuoco del sole di Grecia al tramonto, sfondo drammaticamente ideale per la nenia surreale delle cicale (nenia che evoca gli spettri); il fuoco della rabbia, della disperazione di Milo, che vede giungere nuovamente nella sua casa l' uomo che ha salvato e che poi ha ucciso colui che amava (cosa che lo ha reso tragicamente complice di quella morte); il fuoco della determinazione di Hyoga, giunto all' ottava casa per compiere uno -strano pellegrinaggio-, non il pellegrinaggio di un devoto bensì quello di un colpevole, colpevole di parricidio se vogliamo, per espiare il quale è pronto a farsi uccidere (rispettando così, si noti, il principio dello scambio equivalente, che è alla base di ogni reazione alchemica: la vita del "figlio" per la vita del "padre", la vita del ragazzo amato da Camus per la vita di Camus, amato da Milo). Ma forse vi è anche devozione nel suo gesto. -Adesso che non c’era più niente da dire o da fare, che Athena era salva e sovrana sulla Grecia, adesso si poteva andare in pace, no? Pagare i debiti. Tutti. Da quello con la mama a quello con Camus. Tutti-: questi sono i pensieri di un uomo fedele, devoto ad una causa giusta e sacra, ovvero quella dell' espiazione. Questo fuoco che purifica e nobilita la materia purifica e nobilita entrambi, li trasforma, così come appunto avviene nella fase del rubedo. L' evoluzione di Milo sta nell' aver superato la sua natura, quella che nella favola fa compiere allo scorpione il gesto assurdamente naturale di pungere il cigno, condannando entrambi alla morte. Apparentemente "innaturale", il gesto del cavaliere dello scorpione è in realtà coerente alla volontà di Camus ed a questa volontà obbedisce. L' innaturalità, l' incoerenza sarebbe sorta se egli avesse ucciso Hyoga, avesse permesso al veleno del suo cosmo, al veleno del suo cuore, di giungere sino al cuore di Hyoga, uccidendolo e uccidendo in questo modo se stesso, in quanto così avrebbe vanificato il sacrificio di Camus, diventando (questa volta davvero) autore della sua morte. Ma Milo non si comporta come lo scorpione della favola, non obbedisce alla sua natura. Il metallo vile si è trasformato in oro, è qualcosa di diverso, è qualcosa di pregiato. Con il suo gesto egli porta a compimento ciò che Camus con la sua morte ha iniziato e l' abbraccio in cui stringe Hyoga è il momento in cui due "colpevoli" di una colpa diversa e simile al tempo stesso dimostrano di essere sopravvisuti al fuoco e al dolore di "essere dal dolore bruciati", dimostrano di aver lasciato che questo fuoco li purificasse. Anche Hyoga infatti ne è uscito trasformato, "nobilitato". Il parricida ha ritovato nell' abbraccio di Milo l'abbraccio di Camus, del padre, del maestro, dell'uomo che, come lui, ha amato il cavaliere dell' Acquario. L' abbraccio di Milo è l' abbraccio di Camus che perdona suo figlio e lo designa come suo erede. E' l' abbraccio che il cavaliere dell' Acquario non ha potuto dare a Hyoga prima di morire. I riflessi ramati dei capelli di Camus, rosso fantasma (meravigliosi i versi di Verlaine citati, un altro "alchimista delle parole" fa la sua comparsa a suggellare il tutto), come ultimo guizzo di fiamma, infine, concludono la reazione. Ora però voglio proprio leggere a cosa si riferirà la fase del nigredo!. Con questo capitolo mi hai, lo confesso, ulteriormente spiazzata, perchè avendo deciso di lasciare per ultima la prima fase del ciclo alchemico non riesco davvero ad immaginare a cosa possa corrispondere il seguito. Rubedo segue perfettamente il primo capitolo e in questo filo della narrazione, che sembra seguire il corso del sole di Grecia (alto in albedo, che tramonta in rubedo), mi incuriosisce scoprire a cosa corrisponderà il ruolo della prima fase della reazione alchemica sui personaggi ^^

Recensore Junior
02/09/08, ore 00:48

Fortunatamente ho esurito tutte le mie lacrime in aereoporto perchè ho perso il conto di quante minchia di volte mi ha fatto piangere questo capitolo.
Vabè.
Il prossimo è peggio.

...ma non pensare di cavartela così a buon mercato. Escogiterò qualcosa.

Recensore Junior
01/09/08, ore 23:49

Non immagini con quanta impazienza aspettavo questo capitolo *_* Devo ammettere che l'ho letto tutto d'un fiato con un impeto tale che per fare un'analisi più accurata avrei bisogno di leggerlo di nuovo, con più calma! Ma avevo voglia di esprimere la mia gratitudine nei tuoi confronti che ci regali sempre questi meravigliosi capitoli! Eh si, il tuo modo di scrivere è ipnotico -come il canto dei grilli e delle cicale^^ - e mi fa venir sempre voglia di leggere il capitolo successivo! E non esagero!!! Poi la frase : “È come se fossi morto anche per mia mano, Camus” T_____T è angst che più angst non si può ç_ç Ok la chiudo qui,odio le recensioni eccessivamente lunghe e pedanti! Quel che volevo esprimere a riguardo di quella che è la fanfiction che amo di più di tutte l'ho già espresso ^___^ Aspetto con ansia il capitolo finale del trittico. Baci, alla prossima! -Malu Lani-

Recensore Veterano
01/09/08, ore 23:40

Non posso ESIMERMI dal recensire.
Come promesso ho ripreso in mano il tuo account. Certamente ho letto, e con buona probabilità ho recensito già altre tue opere in passato.
Purtroppo tendo ad essere una brutta bestia, di quelle che recensisce solo lo stretto indispensabile, ovverosia le fic che non la fanno dormire la notte.
Perciò, vaffanbrodo, vuoi? Passerò uno schifo di notte abbracciata al mio stupido cane, dormirò al massimo un'ora, e indovina un po' che cosa sognerò in quella miserrima ora di sonno? Bravissima. Il mio stupido cane Socrate puzzerà di bagnaticcio perchè gli avrò pianto sulla schiena.
No, non ti preoccupare. E' abbastanza normale che leggere una fic sublimemente scritta e incommensurabilmente disperata mi alteri. Mi manda proprio in bestia, mi fa scattare il tic nervoso all'occhio da Saga schizofrenico. Immagino di non dirti nulla di nuovo se affermo di amare i Cavalieri e di odiare Kurumada. L'ormai celeberrimo panetto di burro che mi ritrovo al posto del cuore mi impone di cavar fuori uno straccio di lieto fine da qualsiasi cosa, ma cribbio, Saint Seiya ti fa sudare.
Ecco, trovare qualcuno che sappia non sbatterti in faccia, ma proprio dipingerti davanti agli occhi l'irreversibilità di questo amore fra Milo e Camus mi fa venire voglia di sbattere la testa contro ad un muro. Perchè lo so, lo so, lo accidentissimo so. Capito l'antifona, afferrato il concetto, Camus è morto e non tornerà, Camus è deceduto, ko, sepolto, trapassato, venuto a mancare, schiattato.
E Milo è lì, e Hyoga è lì, e per l'amor del cielo, qualcuno faccia qualcosa. Mur, mi appello a te, prepara una tazza di tisana a sti due derelitti. Sai chi ci vorrebbe? Ci vorrebbe Death Mask, oh sì. Lui dice cazzate a ripetizione, riuscirà pure a farti star meglio, no? Peccato che anche lui...
Ma aspetta, tu stai aspettando una recensione alla fic? Tzk, che pia illusione. Non ho proprio niente da dire sulla fic, ma proprio niente di niente. Buio totale, nebbia in val padana, silenzio assoluto. Giro le spalle e me ne vado.
Giusto per dovere di cronaca, mentre scrivo sto papiro, l'inutile Socrate mi si è abbioccato sulle ginocchia, e sta ronfando come un trombone. Stupido carlino, mai che si renda utile per le mie crisi.

Recensore Veterano
01/09/08, ore 23:21

ciao... l'ho appena finita di leggere, per la seconda volta consecutiva... che dire... ho in mano un fazzolettino.

Nuovo recensore
31/08/08, ore 21:47

Tu hai un gran talento, questo è poco ma sicuro. Hai il dono di saper scrivere in modo semplice, curato e immediato, non troppo aulico, non troppo parlato, non troppo lungo e non troppo corto. E per giunta trasmetti emozioni. Insomma..io sono allibita. I personaggi, la situazione, i luoghi..ogni singola parola ha uno spessore infinito, e non esagero. Perciò, tanti complimenti, spero di non aver troppo rincarato la dose.. (Ah, me ne dimenticavo, per rispondere a quel che hai scritto in fondo alla fic: si, cribbio, fa male!!!)

Nuovo recensore
25/08/08, ore 14:56

Ugh. Che male che fa. Fa proprio male. E posso sentire il cuore di Milo che sanguina, per aver fatto passare Hyoga. Per essere arrivato quando tutto era finito. Grazie. Anche se fa male.

Recensore Junior
20/08/08, ore 21:55

"Nei giorni seguenti, però, torno ancora all’Undicesima Casa, di nascosto da Leo, a cercare Camus. A cercare di dirgli quello che non era riuscito. Non lo rivide più. " ho i brividi XD sei bravissima il modo in cui descrivi è delizioso, mi sembra di vedere la scena davanti a me. meravigliosa ^^

Recensore Junior
20/08/08, ore 15:30

sto piangendo da metà da quando ho capito che aquarius era morto. sei incredibile. ti ho trovato dal topic del forum e adesso mi leggo tutte le tue ff. mi hai rubato il cuore...

Recensore Junior
06/08/08, ore 10:53

E' meravigliosa...di solito non preferisco le angst, ma questa ff è deliziosa...e triste. Povero Milo, senza il suo ghiacciolino!! -_-

Nuovo recensore
01/08/08, ore 16:32

Tritissima.Davvero.Stavo per piangere.Come sempre sei stata bravissima.Complimenti.Non a caso sei tra i miei preferiti.Voglio leggere il continuo.<3