Bellissima, Soq.
Favolosi flash-back intervallati dal presente o forse il contrario, ma si intersecano così bene, da non riuscire a capire dove finisce l'uno e dove comincia l'altro.
E il cuore sanguina anche da fermo – anche se non è nulla più che un muscolo gelido si crepa, e fa male (se potesse non soffrirebbe più – se potesse farlo, quel dolore sarebbe già sparito, lontano, qualcosa che non gli apparterebbe nemmeno. Se solo potesse – se non ci fosse lei).
Questi sentimenti provati, persino con un cuore fermo, così forti. Un cuore che continua a sanguinare. Un dato realistico che non dovrebbe esserci nella vita di un vampiro, ma che esprime esattamente quello che sente.
Ma Elena è lì – Elena che si impedisce di piangere, Elena che gli stringe il viso per obbligarlo a rimanere immobile, a respirare, a lasciar passare la prima ondata di rifiuto (Elena che quando sente il pianto bloccarglisi in gola lo lascia andare – Elena che scompare in un battito di ciglia e lascia che gridi, che frantumi i ricordi, che distrugga quel che può essere distrutto perché tutta quella rabbia, tutta quella sofferenza da qualche parte devono uscire oppure impazzirà).
Questo è Damon, è il suo carattere, è il suo essere, il suo dolore. Perfetto.
Si lascia cadere a terra e non ha più la forza nemmeno di respirare – getta il capo all'indietro e le lacrime continuano a scendere e a che serve darsi la pena di asciugarle, se non può fermarle (e solo Dio sa quanto vorrebbe poterlo fare – perché odia sapere di poter ridursi così, nonostante tutto ancora detesta la possibilità che ci siano persone in grado di farlo soffrire così)?
Non dovrebbe respirare, eppure ci prova. L'umanità che resta. Questo Damon è più umano che vampiro, perché sono gli umani a sentire il dolore. Fantastico. L'uso delle parentesi dà ancora più espressione ai suoi pensieri, al suo dolore.
A che serve rimanere ancora, ostinarsi ancora a cercare di salvare il mondo?
A cosa serve?
Queste due frasi sono una meraviglia. Come fare ad andare avanti di fronte ad un dolore così grande? A cosa serve? Che senso ha?
Elena torna e si vede che ha pianto – Elena torna e lo sa che nemmeno il tempo è abbastanza per guarire certe ferite (ferite che non diventano mai neppure cicatrici – sanguinano sempre, ad ogni pretesto, ogni ora minuto secondo).
Elena torna e la prima cosa che gli dice non è mi dispiace, non è – non è andrà tutto bene (perché lo sa che non andrà tutto bene – mai più).
Niente sarà più come prima. Ed è Elena che gli è vicina, è per lei che Damon deve cercare di essere ancora forte. Perché lo sa che non andà tutto bene.
Elena torna e la prima cosa che gli dice è l'unica realtà che è in grado di accettare.
«Troveremo un modo – tornerà, Damon.»
Può solo dirgli che tornerà. Non possono arrendersi, finché c'è ancora speranza.
Stupenda Shot. Scritta benissimo e molto vera.
Ciao :)
Erule |