E finalmente Ivola si immerge in una delle sue nottate pro recensioni! Approfittando dell'iniziativa su The Capitol, ho finalmente letto la one-shot che mi ha rubato il secondo posto al contest :D (ovviamente scherzo, te lo sei assolutamente meritato *^*).
Da dove partire? Di norma questo non è il genere di storie che leggo... e a dire il vero non c'è neanche un motivo preciso. E' raro che riesca a trovare un'introspettiva che mi piaccia sul serio, ma questa credo avrà un posto speciale nella mia memoria, in futuro. Sul serio, è bellissima. Non vorrei essere banale, ma è così. Anzi, un aggettivo ancora migliore per descriverla è toccante.
Con uno stile fantastico, degno di nota per quanto è scorrevole e delicato, sei riuscita a trasmettermi qualcosa... e questo qualcosa è un pensiero positivo, nonostante l'angst della situazione in cui si trova la protagonista. Il messaggio - implicito, tra l'altro, che ogni persona può interpretare a modo suo - che lascia Alicia è un messaggio di speranza, perché Alicia è spaventata di lasciare il suo mondo, è spaventata di correre incontro alla morte eppure la accoglie quasi a braccia aperte. Alicia è una ragazza forte, e per questo il messaggio che trasmetti è di forza.
Ricca di descrizioni a dir poco poetiche, questa one-shot si svolge tra coma (o sogno, come tu stessa l'hai definito) e realtà, in un alternarsi di quattro paragrafi uno più sorprendente dell'altro: nel primo abbiamo una ragazza che si risveglia nel mezzo di un giardino idilliaco, senza sapere come ci sia finita, e la vediamo abbandonarsi a un senso di libertà che sembrava aver dimenticato; nel secondo incontriamo una madre - sua madre - straziata, che si aggrappa ancora ad una scintilla di speranza per non cadere nel baratro della disperazione, al capezzale della figlia da ore; nel terzo rincontriamo Alicia alle prese con il prompt del contest - ovvero le Maschere -, maschere con il volto sereno di tutte le persone che ha conosciuto in vita, che sembrano volerle dare un ultimo saluto, insieme alla maschera di se stessa (che, da come l'ho interpretato io, rappresenta il distaccarsi dal mondo terreno - cioè l'albero); nell'ultimo atto abbiamo invece la morte della ragazza, in una conclusione che reputo la parte migliore dell'intero scritto.
Le immagini che hai usato per esprimere diversi concetti - il terremoto, l'albero, il contatto spirituale con la natura, le maschere, le stelle e le meteore - sono davvero splendide e rendono la storia proprio di genere "onirico", come prevedeva il pacchetto da te scelto. Ma non ti sei limitata solo a questo, hai aggiunto metafore e similitudini bellissime, perché ti sei messa in gioco con tutta la tua bravura.
Hai trattato due argomenti non facili, il coma e l'eutanasia, con estrema accortezza e delicatezza, non risultando per niente scontata nello svolgersi del racconto, senza contare l'impaginazione e lo stile pulitissimi (non ho riscontrato nemmeno un errore di battitura, complimenti!).
Ciò che mi ha commossa di più è stato scoprire il legame tra il sogno di Alicia e la realtà, rappresentato dal disegno del fratellino: un albero, proprio come quello del suo subconscio. Bellissimo, la ciliegina di una torta già squisita di suo.
Ti rinnovo i miei complimenti per tutto, questa one-shot va assolutamente inserita nelle Ricordate perché l'ho apprezzata moltissimo, davvero.
Adesso scappo perché è già passata l'una e ho ancora tante cose da fare... tu continua così ♥
Un bacio,
Ivols |