Recensioni per
Incontro
di Fabbricante Di Sogni

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/14, ore 19:11
Cap. 1:

Smiley! *abbraccia*
Cara, finalmente sono qui, hai visto?
Lo so, hai scritto questa shot “quasi” dedicandola a me, ma io ti avevo promesso una recensione… Ulalà! E’ un mese fa ormai… ~
Come passa il tempo… Beh, non è importante, in fondo ci siamo sentite spesso e bisogna in qualche maniera mediare Efp con gli altri impegni, ti pare? Tu sei un’esperta di queste cose, molto più di me, quindi direi di non tirarla troppo per le lunghe…
Ho a lungo adorato e alzato altari per questa shot… Ora mi pare il momento di mettere i puntini sulle “i” e spiegare per filo e per segno tutto quello che ho da dire riguardo questa fic <3

Sai, di solito arrivata a questo punto mi rileggo la fanfic. Ma se lo faccio comprometto tutto l’impegno che ci sto mettendo –ho intenzione di recensire questa fic senza dare in escandescenze, con più oggettività possibile uu - … Se la rileggo tutta d’un fiato ora do di matto, ne sono certa.
Quindi vediamo di procedere con estrema calma onde evitare che Sissy si metta a sclerare (?)
Prima suddividiamo il testo in parti, per analizzare il contenuto; dopodiché faremo un excursus sui personaggi dicendo quello che non ho approfondito nel commentare la stesura del testo e dulcis in fundo i commenti sulla forma, quindi grammatica, stile e lessico.

Orsù dunque, vediamo Sissy cosa è in grado di fare: tu sei stata talmente brava che meriti una recensione all’altezza della shot. Ho una discreta esperienza, ma la mia verve creativa si spegne miseramente davanti a una tale meraviglia… <3 – okay, bene, buone intenzioni buttate all’aria prima delle 300 parole uu Nuovo record! (?)

Parte prima: Analisi del testo
Errando nell’angoscia
(ovviamente io mi vado a inventare anche titoli poetici uu Fare questo lavoro mi ricorda tanto la consegna a scuola “Dividi il brano in sequenze e dà a loro un titolo” ^^)

-ora, provo a recensire decentemente, vediamo di non sclerare e anzi, di procedere correttamente seguendo la logica grammaticale e lessicale che il nostro italiano ci offre.
“Incontro”
“Incontro” è il titolo che tu hai voluto dare alla tua shot; chiaro, semplice ed efficace.
Di fatto, la chiave, il cuore della fanfic; esso è però posto alla fine di essa, come “effetto sorpresa”, mentre tutto lo svolgimento è basato su Kidou e le sue sensazioni.
Hai introdotto la scena senza preamboli, senza troppe cerimonie.
Ecco la scena: Kidou che corre.
Semplice ma azzeccata, perfettamente lineare con alcune scene presentate dall’anime stesso.

Hai sottolineato il fatto che il ragazzo abbia iniziato a correre e inseguire quest’ombra senza volto né nome ignorando Endou, Sakuma, Fudou… Ignorando i suoi amici, ignorando le persone che aveva in quel momento vicine.
Ignorando il presente e un possibile futuro per inseguire il passato.
Che furbizia, neh? Sembra un’azione piuttosto stupida, ma di fatto è stata la prima cosa che si è sentito di fare; qui e nell’anime, neh.
E’ questa la cosa che ci terrei a sottolineare…

Nell’anime appena avvistata la possibilità che una persona vista di sfuggita possa essere Kageyama, Kidou corre all’inseguimento di essa.
La domanda interessante che viene da porsi è… Perché?
Mettiamo per ipotesi che quella persona che ha visto era veramente lui, Kidou cosa avrebbe fatto? Cosa voleva sapere?
Capire se era lui? E perché? Cosa gli cambiava?

La questione sarebbe stata diversa se Kageyama fosse venuto da lui, avesse tentato di prenderlo e allontanarlo dalla squadra. Invece no, è Yuuto per primo che è andato a cercarlo. E Kageyama si è lasciato trovare, d’accordo, però è stato Kidou a volerlo vedere per primo.
Vedere cosa? Farsi dire cosa?
La verità è che Kidou era terrorizzato all’idea che Kageyama fosse scomparso, per sempre.
La convinzione, forse vaga, forse illusoria, di averlo visto ha scatenato in lui un desiderio forte di rivederlo.
Questa è l’influenza di Kageyama su di lui, questa è una cosa che Kageyama gli ha “insegnato”.
Perché in effetti una volta che Kidou l’ha trovato, non ha intenzione di rimanere con lui, non ha intenzione di ascoltare le sue parole; eppure si è lanciato all’inseguimento, subito, senza pensarci due volte…
Forse gli si è affezionato, forse semplicemente si è spaventato quando l’ha visto sparire fra i flutti del mare… Forse una parte di Kidou prova piacere a fronteggiare Kageyama, a mettersi davanti a lui e dirgli: “Io sono qui e farò di tutto per fermarti, tu che prima volevi che obbedissi ai tuoi ordini”.
E’ buffa ma molto significativa, a parer mio, la scena in cui lui si allontana dai suoi compagni per correr dietro a un’ombra del suo passato, per correre dietro a Kageyama… Fa capire che infondo è sempre legato a questa figura, e sotto sotto sarebbe ancora pronto a… Fare qualcosa per quest’uomo. Magari non più cieca fedeltà, però un legame è rimasto. E anche piuttosto evidente.

Nella stanza. Speranza che sfuma

Ecco entrati nella stanza.
Analizziamo un attimo l’ambiente: è un antro piccolo, buio, sporco, apparentemente disabitato… Eppure perfettamente ordinato.
Qualcosa di oscuro e perfetto, esattamente come la Teikoku, esattamente come il Comandante.
Il posto ideale per un incontro del genere. **

In un primo momento quell’euforia, quell’agitazione con cui Yuuto entra nella stanza pervade anche il lettore: si è quasi in stato di suspace, un’attesa in cui ci si crogiola aspettando… Qualcosa.
Un qualcosa qualunque, come dico sempre io, un qualcosa che spezzi il silenzio che pian piano diventa logorante… E in modo lento ma inesorabile qualcosa si spezza.
Quella fiducia quasi allegra di trovarlo nella stanza, quella voglia di dire: “Visto? Lo sapevo che eri qui! Puoi ingannare tutti, ma io ti troverò sempre; hai smesso di ingannarmi!” sfuma in amarezza, in delusione.

Mi è piaciuto molto quando hai parlato della luce negli occhi di Kidou, ma ne riparliamo dopo quando analizzo il personaggio. <3

Mentre Kidou si trova immerso in questo silenzio di delusione riaffiorano i ricordi: momenti e persone che sono cresciute con noi, che ci hanno formato. E noi abbiamo formato loro.
Impossibile cancellare ricordi del genere…
Questa pausa riflessiva prima della comparsa di Kageyama è stupenda, hai detto delle cose meravigliose… Ma penso che abbiamo sbagliato i tempi
Ne parlerò approfonditamente dopo, ora voglio proseguire.

Meraviglia e agitazione nell’incontro

Eccoci arrivati al momento decisivo, il fulcro di tutta la shot.
Abbiamo un Kidou inizialmente confuso, quasi sbalordito dalla persona che ha davanti.
Fino a un attimo prima avrebbe messo a soqquadro la stanza pur di trovare una conferma che Kageyama è lì dentro con lui… E ora rimane immobile a fissarlo come se fosse l’ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere in quel momento.
Questa gara di sguardi mi è piaciuta da matti, è un qualcosa di profondo ma quasi angosciante in cui ci si lancia naufragare volentieri…
Si guardano e si studiano, consapevoli uno delle capacità dell’altro.
Coscienti del fatto che nessuno dei due ha più bisogno dell’altro… Eppure eccoci qui, chissà come, chissà perché, di nuovo a guardarci… Di nuovo, all’improvviso, come sempre.

Hai usato delle frasi forti, sul finale. Qualcosa che ti lascia appeso a un filo… – e poi c’è Sissy che strilla di gioia, ma questo è un dettaglio (?)
Insomma, sono parole potenti, riecheggiano in quel silenzio scuro e significativo…
Ho usato un’espressione una volta… Ho detto “brividi di gioia” mi pare.
Penso che sia il modo più adatto per descrivere come mi sento quando leggo questa shot.
Non è certo qualcosa di tranquillo, però sono euforica una volta finito di leggerla <3


Sono rimasta estremamente colpita dal tuo scritto, ma i commenti generali li farò successivamente. Ora parliamo di Kidou… <3

Parte seconda: Analisi del personaggio
Kidou


-E qui comincio con la valanga di complimenti e lodi… <3
Vedi cara, ora devo andare a ricercare tra i miei primi pareri appena ho letto la fanfic.
Me lo ricordo come fosse ora: ero seduta sul pullman per andare a scuola, al mattino. Ho visto questa tua shot, e ho cominciato a leggerla; ero talmente agitata e felice di quel che leggevo che stringevo convulsamente lo zaino che tenevo sulle gambe e stringevo i denti per non lanciare strilli impazziti.
Mi sono alzata in piedi una o due fermate prima della mia, non riuscivo a stare seduta!
Facevo avanti e indietro l’interno del pullman, sembravo un’indemoniata!
No, a parte i miei revival, sono rimasta veramente colpita dal tuo scritto e soprattutto dal modo in cui hai “maneggiato” Yuuto.
Grazie senz’altro alle mie dritte e alle mie numerose paternali a proposito (?) hai scritto un qualcosa di assolutamente favoloso. Ho trovato in questa shot un Kidou che da una parte è molto legato all’anime – certo, pensa come te e si muove come tu hai voluto farlo muovere – però in linea di massima rispecchia molto l’anime stesso. Dall’altra parte però è molto innovativo, forse troppo.
Mi spiego, tu sei stata bravissima a voler provare, dopo tante discussioni, a trattare Kidou in un ambiente serio, ignorando i soliti “stereotipi” e “mode” del fandom, e per ciò meriti solo che complimenti; hai superato di gran lunga ogni mia aspettativa, hai la mia piena fiducia riguardo le shot con Kidou e aspetto con piacere il mio compleanno **

Hai descritto bene, nella prima parte, il modo in cui Kidou si lancia all’inseguimento del suo passato, come ho detto prima, al quale è ancora molto legato.
Poi però, c’è un errore di… Tempi? Direi proprio di sì. Ora mi spiego…
Vedi, tu hai voluto provare a mettere su scritto sì e no quello che ti raccontavo io su Kageyama e Kidou… Ma, nel momento in cui hai scelto di ambientare questa shot, quello che hai fatto pensare a Kidou non sta né in cielo né in terra, solo nella tua testa! (?)
Con questo non voglio dire che non siano ragionamenti sensati: lo sono eccome, e sono anche tenerissimi, e li ho apprezzati moltissimo… <3
Il problema è che Kidou non è ancora in grado di pensare in questo modo.

[E ora il suo ricordo era accompagnato da quel desiderio, quella grande emozione, vuoi rigiocare ancora con loro, con tutti loro, lui compreso, sì perché è quello il modo più semplice per tornare a provare quelle cose, quei pezzi di un puzzle che può essere ricostruito solo unendo tutti i pezzi.]

[Forse è proprio questo, tu non hai mai perso completamente la fiducia nel tuo comandante hai sempre sperato dentro di te che lui un giorno sarebbe tornato, che avreste giocato di nuovo il suo calcio, ma senza tranelli trabocchetti o trucchi.
Solo il suo calcio, il vostro calcio.]

Questi che hai scritto sono pensieri meravigliosi ma… Questo lo dirà Fideo fra qualche episodio. Ora Kidou non lo può dire, affatto: non è ancora il tempo.
Ti devo ricordare quello che ha fatto Kidou?
“Mostriamo a tutti il vero volto della Royal Academy!”
Questo l’ha detto una volta cacciato Kageyama. uu
Lui voleva giocare con la sua squadra un nuovo calcio, e visto che Kageyama non voleva lasciarli fare, se lo è letteralmente tolto dalle scatole.
Kidou non ha quest’idea di squadra come “collaborazione fra giocatori e allenatore”, affatto!
Ha smesso di dare fiducia a Kageyama e l’ha cacciato, ha avuto dei dubbi con Hitomiko-san, inizialmente non si fidava manco di Kudou… Lui non è così, lui vuole fermare Kageyama.
Ma non ha ancora capito che non c’è da fermare un belin di niente! C’è solo da capire. C’è solo da immedesimarsi.
Sarà Fideo a dire “giochiamo tutti insieme!” e lo dirà guardando Kageyama, giocando il gioco del mister.
Yuuto in questo è inciampato, mentre Fideo è corso tranquillo fino al traguardo.
La comprensione. La volontà di mettersi lì e capire cosa c’è che non va. E cosa posso fare per risolvere il problema.
Kidou non ha mai pensato di risolvere i problemi di Kageyama. Ha sempre e solo pensato di fermarlo.
Capito perché ti dico che hai sbagliato i tempi?
Una volta giocata la partita con l’Italia… A quel punto Kidou può fare questo genere di ragionamenti. A questo punto può davvero capire e rendersi conto quanto era affezionato al suo allenatore.
Ti avevo anche letto tempo fa quegli appunti che ho preso sul videogioco. Ecco, non so se ti ricordi, c’era una scena dove i ragazzi sognavano e Kidou vedeva Kageyama.
Era lì che gli diceva “Giochiamo il nostro calcio”.
Capito tesoro? ^^

Quello che hai scritto era molto bello, e l’ho apprezzato tantissimo. Sarebbe stato perfetto se fosse stato ambientato in qualche sogno di Kidou dopo il FFI **
Ora, se analizziamo le capacità psicologiche di comprensione di Kidou nei confronti di Kageyama, non può ancora pensarla così.
Fra qualche episodio sarà diverso.
Quando Fideo entrerà in azione sarà diverso… XD

A parte questa disfunzione temporale (?), hai trattato i personaggi molto bene, come piacciono a me <3

Ah già, volevo parlare della luce negli occhi di Kidou.
E’ un punto che mi è piaciuto parecchio, mi ha dato da riflettere.
[Quella luce fastidiosa che avevi negli occhi … ]

In effetti quando Kageyama e Kidou si sono conosciuti Yuuto non indossava quegli occhialetti, e per un po’ è andata così… Poi Kageyama ha deciso di darglieli.
Yuuto dice che all’inizio giocare a calcio gli piaceva, e “si divertiva davvero un mondo” – lo cito (?) ^^
Poi però sono iniziate le aspettative e ha cominciato a impegnarsi davvero.
Forse Kageyama vedeva nei suoi occhi una luce troppo forte.
Forse –inconsciamente intendo – gli ricordava la luce della passione per il calcio… Quella stessa luce che aveva negli occhi suo padre e che lui tanto bramava ma sapeva di non poter raggiungere.
In queste circostanze psicologiche avrà voluto ad ogni costo spegnere la luce negli occhi di Yuuto… O per lo meno offuscarla.
Ecco perché gli occhialini, ecco perché sempre.
Una cosa a cui non ci si fa mai caso è che Kidou indossa sempre quegli occhialini, mentre teoricamente servirebbero solo per avere una visione più profonda in campo. Perché non metterseli quando si scende in campo?
Kageyama gliel’avrà imposto per questo, per spegnere una luce che brillava troppo per i suoi gusti.
Dietro quelle lenti scure una fiamma di passione avrà sempre bruciato, però era oscurata e nascosta da due orbite vuote e nere e un ghigno prepotente.
Mi è piaciuta davvero come riflessione, ci tenevo a parlarne…

Un’altra cosa che un poco voglio approfondire è la fiducia nei confronti del Comandante.
Ho già superato abbondantemente le 2000 parole, e devo fare una terza parte di recensione, quindi non farò lo spazio dedicato a Reiji, però ci tengo a dire due paroline qui.
Ha detto una parola e non ha mosso un muscolo (?), ma okay, è nel suo stile essere un gatto nero e sonnacchioso (?) – bello, attacco a dire cose a caso XD
Come hai detto tu – Sissy ritrova un contegno, manca poco e finisci anche questa recensione uu – con il tempo hanno stretto un rapporto di fiducia reciproca talmente importante da non poter essere rotto così, su due piedi.
Si fidano ancora uno dell’altro, anche se ormai il destino li porta su strade differenti e non hanno più modo né motivo per essere com’erano prima.
Qualcosa rimane, nonostante tutto, e il finale lo dimostra.
Wow, il finale è veramente mozzafiato, io-io… Aaaaw! <3 – scusa, mi sono trattenuta fin ora ^^”

C’è qualcosa che mi blocca dal commentare il finale.
Sono parole talmente sublimi e potenti, ma che lasciano anche un senso di vuoto, un senso di… Caduta, che non so proprio come rialzarmi.
Niente quindi, è semplicemente strepitoso <3

Parte terza: Analisi della forma

Qui niente sottotitoli, non è necessario.
Allora… Per quanto riguarda l’ortografia e la grammatica siamo a posto, forse qualche errore di battitura ma cose di poco conto.
Volevo parlare invece dello stile, della lunghezza delle proposizioni.
Non so se sia voluto o meno, in ogni caso mi sono accorta che tu hai strutturato delle frasi molto brevi, incisive; altre invece lunghissime, proposizioni intere troppo pesanti.
Esprimi troppi concetti in un unico blocco. Un poco di punteggiatura e tutto fila più tranquillo e sereno da leggere.

[Ti giri, fai per tornare sui tuoi passi, chissà che penseranno Endou e Sakuma, Akio lasciamolo perdere, sai già bene quanto ti rinfaccerà questa cosa, ti ritrovi paradossalmente ad osservare i tuoi occhiali riflessi in due rombi neri soprastanti a sua volta un paio di occhia altrettanto esterrefatti che quasi non te ne accorgi, poi colleghi lo sguardo tanto geometrico e il viso allungato un po’ tirato in un’espressione seria caratteristica della sua rigidità.]

La lettura così è troppo veloce, non si capisce neanche bene cosa succede.
Guarda invece così, per esempio:

[ “Chissà che penseranno Endou e Sakuma” Ti ritrovi a considerare e poi sospiri pensando ad Akio. Sai bene quanto ti rinfaccerà questa cosa, ma ora non te ne importa…
Ti giri e fai per tornare sui tuoi passi, quando ti ritrovi paradossalmente ad osservare i tuoi occhiali riflessi in due rombi neri, soprastanti a loro volta un paio di occhi altrettanto esterefatti.]

Oppure questo:

[Questi ragionamenti avvengono nella tua testa con una lucidità e calma estrema. Probabilmente anche lui ti sta studiando da dietro a quei poligoni neri Probabilmente sta costatando quanto sei cambiato: perché è vero, il lusso del cambiamento non appartiene solo a lui. Adesso porti una divisa differente, hai un modo di pensare più tuo, anche se ugualmente ordinato ed efficace, non hai più bisogno di lui per capire quale sia la cosa giusta da fare.]

Sono solo esempi, nel brano ce ne sono parecchie di proposizioni estremamente lunghe che andrebbero rilassate con qualche segno di punteggiatura.
So che è un lavoro barboso, spero di non essere apparsa pesante facendoti queste correzioni, ma voglio che tu sappia che anch’io ho litigato parecchio con le virgole e i punti.
Ci vuole tanto esercizio e tanta pazienza di mettersi lì e correggere…
La punteggiatura è importantissima, perché l’autore che scrive la shot sa benissimo che ritmo vuole dare alla sua lettura, ma a un estraneo che arriva e legge un brano, se non ha i segni per capire a che andatura deve andare per leggere… Eh, la faccenda diventa piuttosto ostica e stressante.
Per questo ti dico c’è solo una cosa che puoi fare: scrivere e allenarti, perché l’esercizio aiuta.
Anch’io fino a un anno fa ero parecchio in difficoltà, e sto allenandomi tutt’ora.
Per questo è bello scrivere su un sito dove ci si può confrontare con altri autori: per capire il proprio livello e aiutarsi e migliorare reciprocamente.
Va bene?
A parte questo mi pare sia tutto in ordine <3

La fan fiction è meravigliosa, come avrai notato è già fra le mie preferite e ti assicuro che non si muove da lì (?) ^^
Ti voglio bene cara, sei stata dolcissima a scrivere questa cosa e aspetto trepidante il mio compleanno!
Ora vado, sono sulle 3000 parole e forse qualcosa di più… Eh beh dai, ti ho fatto aspettare – parecchio – ma spero di averti soddisfatta ^^

Buona serata, e a presto!
Sissy <3<3

Recensore Junior
16/05/14, ore 11:40
Cap. 1:

ancora complimenti angy sei davvero brava... ma da dove la prendi tutta questa ispirazione? XD