Recensioni per
The hanged
di WarHamster

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/04/15, ore 12:43
Cap. 1:

Recensione premio

Eccomi qui per la recensione premio mancante che ti devo ancora per "Voglie estive di gustose letture" (non so nemmeno se ti ricordi ancora di quel contest: è passato davvero tanto tempo) e per scusarmi del vergognoso ritardo. 
Comunque sia, vengo subito alla recensione vera e propria. Premetto che non sono solita leggere storie di zombie, un po' perché non riescono a terrorizzarmi come dovrebbero, un po' perché solitamente mi annoiano. Nonostante ciò, ho letto questa storia per curiosità e, in parte, anche per l'introduzione che, ammetto, mi ha molto incuriosita. Lo stile che hai usato mi ha ricordato un po' un incrocio fra quello di un western americano e quello di un film di Tarantino, di cui riproponi anche le immagini (la chiesa di Kill Bill è stata illuminante: ho visto da poco quel film, quindi sei riuscita a farmi immaginare perfettamente ciò che hai descritto) e tutto ciò mi è molto piaciuto. Non mi sembra di aver visto errori di grammatica o simili, c'è solo una doppia spaziatura ad un certo punto, ma di sicuro l'ho vista solo per un mero colpo di fortuna e non è che, ovviamente, pesi tanto sul mio "gradimento personale" che, sicuramente, è molto alto. Mi è piaciuto davvero tanto il finale, decisamente inaspettato ma per nulla "nonsense", almeno a mio parere: l'Appeso trova la sua spiegazione solo alla fine, quando il protagonista alza il fucile per sparare ad Al, quello che è stato il suo migliore amico, ma alla fine non lo uccide perché "le decisioni deve prenderle qualcun altro". Mi è sembrata una conclusione perfetta per questa storia, stranamente a metà fra una sorta di slice-of-life in un mondo popolato da zombie e una storia drammatica: mi ha molto colpita e mi ha fatto trovare meno noiosi gli zombie, quindi complimenti.
Alla prossima,
Aturiel

Recensore Veterano
14/11/14, ore 12:04
Cap. 1:

Recensione premio
Salve! Eccomi, in ritardissimo, a consegnarti le recensioni che ti devo... È un peccato che tu abbia cancellato la storia che mi avevi linkato in un primo momento... Comunque ho scelto le più recenti come mi avevo chiesto.
Nonostante io non sia una grande fan delle storie di zombie (non sono mai riuscita a seguire The Walking Dead, per esempio), questa mi ha lasciato piacevolmente sorpresa. Innanzitutto sono solita inserire riferimenti e figure "simboliche" nelle mie storie, e la scelta del tarocco dell'appeso mi ha subito incuriosito: devo dire che non ho capito il perché di quella scelta se non alla fine di tutto. Ma andiamo per ordine: sei riuscita a creare uno scenario che è allo stesso tempo "classico" (mi è parso di essere quasi in un set di una serie americana) ma anche affascinante, dato che non ti sei soffermata a descrivere tanti particolari. Ho apprezzato particolarmente il lessico che hai usato, adattissimo alle scene che hai descritto, soprattutto (anche se è un piccolo dettaglio) quando dici "sembra di essere dentro a Kill Bill", perché mi ha evocato una scena molto precisa. Amo i dettagli nella caratterizzazione dei personaggi, quindi mi sono piaciute molto anche le scene come quella in cui Clive si fa il segno della croce con la mano sbagliata, o quando vengono descritti i non morti con espressioni colorite e "americane" (non è assolutamente una critica, anzi, il fatto che mi sembra che Clive si esprima proprio come un americano aggiunge realismo alla storia). La cosa che ho apprezzato di più è stata appunto il finale, con un nonsense (come scrivi negli avvertimenti della storia) che io definirei più "colpo di scena": ovviamente io mi aspettavo che Clive uccidesse Al in un finale lacrimoso con gli amici costretti ad eliminarsi per sopravvivere. Invece no, e sono stata molto contenta di questo. Come dicevo, ho capito in quel momento il perché del riferimento alla carta dell'appeso e ho ricollegato tutto. Secondo me ha molo senso, invece!
Mi è piaciuto molto quando hai scritto "sono solo una carta nel mazzo, le decisioni importanti può prenderle qualcun altro", e la scena finale con Al e Clive in macchina ha chiuso il tutto in modo degno.
Dal punto di vista formale, la tua storia è perfetta e si vede che ci hai messo molta cura. L'unica cosa forse è che qui: "Era una bella macchina una ventina di anni fa, quando suo padre gliel’ha regalata; azzurra confetto e con le cromature lucide." secondo me, dato che la frase è al passato, andrebbe "quando suo padre gliel'aveva regalata".
Per il resto è perfetta, una storia davvero originale! :)

Amahy

Recensore Master
06/11/14, ore 22:41
Cap. 1:

Recensione premio 

Ammetto che questo non sia il mio genere di storia, non amo molto gli zombie e neanche quelle ambientazioni in un futuro catastrofico. Be', questo mi sembra proprio uno di quei casi in cui la catastrofe è sotto gli occhi di tutti. Nonostante questo, però, la storia mi è piaciuta, soprattutto per il tuo modo di scrivere, è chiaro, scorrevole come sempre. Sei stata molto brava nel descrivere l'ambientazione e gli aspetti macabri, davvero, mi è salito il ribrezzo xD
Nonostante tu pensa che questa storia sia un non-sense, un po' di senso e di trama ce l'ho trovato, forse magari non all'inizio perché mi sembrava davvero tutto molto confuso e senza senso da darti ragione, ma alla fine qualcosa si intravede, i pezzi si collegano. Clive lo trovo un bel personaggio, anche ben articolato. è uno dei pochi umani rimasti e cerca di sopravvivere come meglio può, questo significa anche parlare con qualcuno che obiettivamente non c'è. Sì, perché all'inizio sembra pazzo, non si capisce con chi parla, anche se con qualcuno effettivamente parla. Tutti i pezzi si collegano alla fine, come ho detto. Al è il suo migliore amico, una delle persone più importanti della sua vita e purtroppo è diventato uno zombie. Questo fatto, però, non lo ferma dal continuare a portarselo in giro legato nel bagagliaio e dandogli da mangiare. è un sentimentalista, non riesce a rinunciare al suo migliore amico nonostante sia ben consapevole che non è più lui. Credo che lo aiuti a rimanere ancorato alla sua vita, a quella prima che tutto ciò accadesse. 
Mi è piaciuto molto il fatto che hai voluto inserire nella trama ricordi del passato, di Al, della nonna, delle sbronze, di tutto questo, lo rende ancora più umano di quanto siano tutti quelli che lo circondando. 
Brava, bella anche questa, ormai sto diventando ripetitiva u.u 
Un bacione ^^ 
 

Recensore Junior
13/06/14, ore 10:30
Cap. 1:



Ciao, stavo spulciando fra i miei autori preferiti ed ho trovato te, ho aperto la storia incuriosita (ultimamente sto un po' in fissa con gli zombie a causa di In The Flesh, che tu devi assolutamente vedere, punto *_*).
La storia è macabra, scritta con uno stile magistrale, anche se semplice e diretto. C'è il cinismo del protagonista che si mischia ai ricordi di una vita perduta, di Al, delle sbronze, di Nonna Betty. Clive non ha mai preso una decisione, no. È una persona fondamentalmente egoista (chissenefreghista direi io XD).
L'essere che si trova davanti non è Al, no, se ne rende conto, però allo stesso tempo lo è, nei suoi ricordi, per quello che hanno condiviso. E quindi non importano le persone che ha ammazzato, mangiato e sbudellato. Ci penserà qualcun altro a fare giustizia, non è cosa per lui.
Mi è piaciuta questa tua scelta.
Clive non cambia. Il Non-Scegliere fa parte della sua filosofia di vita, che continua a seguire, e personalmente non mi è venuto nemmeno da giudicarlo male. È terribilmente realistico come personaggio, in realtà.
Un bacio <3

Recensore Master
05/06/14, ore 16:16
Cap. 1:

ehm, sono rimast un po confusa, forse perché la prima volta che leggo una storia del genere e perché non sono una esperte dei tarocchi.
in pratica il protaognista,questo clive,decide di non sparare ad al zombie,perché in lui vede ancora l'umanità del suio migliore amico?

Recensore Master
04/06/14, ore 11:20
Cap. 1:

Bella questa XD un po' complessa, un po' macabra (ti consiglio di aumentare il rating, perlomeno arancione), ma la carta dell'Appeso ci sta tutta, quindi sono rimasto soddisfatto anche da questa ^^ solo io non riesco a scrivere cose all'altezza XD ad ogni modo, sono contento che abbia letto una one shot di queste. Sai, ci sono molti aspetti che gradisco alquanto: le macchine rotte, gli impiccati, gli zombie, e tutto quanto concerne il mistero e gli intrighi, e il tutto gira attorno a un'unica carta dei tarocchi, che è ben rappresentata. Brava dunque, ben fatto :) alla prossima!