Meravigliosa. Meravigliosa la storia e meraviglioso il fatto che tu l'abbia pubblicata proprio adesso. Ho rivisto "The Reichenbach Fall" qualche giorno fa, annegando nei feels e nel dolore come di consueto, e questo è proprio quello che desideravo leggere. Che desideravo e di cui avevo bisogno, per esser più precisi.
Come al solito resto di stucco davanti al modo in cui gestisci le introspezioni. Sei una maestra in questo genere e John ti riesce particolarmente bene; mi emozioni sempre quando racconti lui, il suo dolore e il vuoto che la perdita gli ha scavato nel petto. Immagino tu sia una sorta di maga o di telepate, perchè oltre a "The Reichenbach Fall" questa settimana ho rivisto anche "Ritorno all'isola che non c'è" e ritrovarmi lo spunto offerto dal cartone animato utilizzato in questo modo è stato MAGNIFICO. M'è sembrato di vederlo, John, mentre chiude gli occhi e batte le mani e professa la sua fede in Sherlock come un bambino, o come un adulto che è ancora in grado di credere. E mi sono sciolta.
Grazie di cuore per quest'ennesima perla. Tu e la tua penna siete qualcosa di splendido e non smetterò mai di ringraziarti per tutto quello che mi regalate ♥♥♥♥♥ |