Eccomi!
Allora, tu scrivi bene e lo sappiamo tutti, poi hai fatto una storia originale, altra tua dote è appunto la fantasia.
Per questo la storia mi è piaciuta, non è la solita.
Mi piace il fatto che tratti di un "vecchietto" (porello) sordomuto.
Ne ho visti, nella vita, e ho sempre pensato che nessuno possa comprenderli a fondo.
Effettivamente è un po' quello che è emerso dalla tua storia.
Lui non sa esprimersi a parole, lo fa solo con il cuore.
Poi è bello che si sia innamorato della donna che in parte lo comprende, che lo tratta con affetto. L'unica che lo fa.
Concludo con le cose che mi sono entrate di più, diciamo.
La prima è il fatto che per i dottori lui sia solamente un numero, come hai detto tu.
La seconda, le ultime due frasi "Tutti voi, se siete sorpresi perchè Alessandro sa parlare, sorprendetevi di nuovo.
Alessandro sa volare"
Siccome sono una pignola cronica, ti faccio notare l'accento del "perché", ma mi ha fatto piacere la conclusione.
Personalmente amo i finali ad effetto, quelli che si trovano al termine di una storia che non fa commuovere o altro, semplicemente comunica un messaggio. Quindi mi piace quel periodo che, dopo aver letto e capito la storia, fa ricevere una consapevolezza in più.
Mi complimento l'ultima volta e mi scuso se magari ho scritto troppo.
Che vuoi farci, io scrivo papiri di commenti.
Vabbeh, ciao :)
Greta xx |