Oh buon Dio. Era una vita che non recensivo qualcosa di tuo, come mi mancava ♥
Ma finalmente sono arrivata, vieni qui che ti spupazzo :3
Hai presente quando ti imbatti in qualcosa e hai quella tipica reazione alla Dory di Nemo, della serie 'oh boy, this is going to be good, I can tell', mentre si prepara ad ascoltare il racconto di Marlin? Ecco, questa è la reazione che ho io quando inizio a leggere una delle tue storie.
"Agli occhi di Annie, somiglia più a una reliquia." Dio, che tristezza. Tu scrivi delle descrizioni bellissime, e tutte le volte rimango incantata, ma hai anche il potere di sfoderare queste pugnalate, nel bel mezzo delle tue sinuose frasi che assomigliano alle colline senesi. Prima ci addolcisci con il tuo stile e poi sferri il colpo.
Sono convinta anch'io che Annie sia forte. E' una sopravvissuta, non solo dal punto di vista fisico, ma ogni giorno combatte contro quello che mi pare possa essere disturbo da stress post-traumatico. E finchè c'è Finnick, lui le può dare una mano. Certo, a combattere dev'essere lei, non può essere salvata dall'intercessione divina dell'amore che Finnick le rivolge, ma è un appoggio. E' sapere che ha un rifugio e ha qualcuno che la ama e che crede in lei e che la aspetta alla fine della battaglia che conduce ogni giorno. E' un ritrovarsi, il loro.
Cavolo, Eco, mi hai fatto venir voglia di scrivere una Finnick/Annie. Ecco cosa mi fanno le tue storie. Arrivano a toccare la parte sensibile. Va bene che io sono un marshmallow per queste cose, ma quando leggo le tue storie è come se ci accendessero un fuoco, sotto quel marshmallow ♥
Il mio cuore. Il mio piccolo cuore. Allora, già che oggi ho finito The Book Thief e sono ancora emotivamente provata, poi arrivi pure tu con questa storia di Sean che ritrova Annie e lei che si sente in colpa, e allora posso anche andare nell'aiuola a sotterrarmi. Riesumatemi quando non ci sarà più angst nel mondo (disse quella che ama l'angst e uccide sempre tutti).
Piccola parentesi per dirti che sto amando la costruzione della storia, così ad episodi man mano che il piccolo marinaio cresce **
"Sean ha nove anni. E ha capito che non basta portare i capelli lunghi per somigliare a suo padre."
E' bellissimo e tristissimo. Sean che vuole essere come suo padre, che si rende pian piano conto che non puoi emulare nessuno, tantomeno Finnick Odair, ma che tuttavia vuole soltanto riscoprire in sè una parte di quel padre che non ha mai conosciuto. Sapere che nonostante tutto c'è qualcosa che li legherà sempre, anche se non si sono mai visti. Sentirsi in connessione con lui... ç.ç
"Annie la pazza che cresce un figlio.". Annie è una donna fortissima. Fortissima. Ed io la amo per questo. Non ho parole per esprimerlo.
Eco, io non ti tiro dietro proprio nessun pomodoro. Al limite ti posso passare quel marshmallow sciolto di cui si parlava prima. Sì sì, prendi pure il mio cuore, tanto non mi serve più... perchè me lo hai spezzato!
Ed è stato un gran modo per farselo spezzare. E' una storia stupenda. E' angst, ma è per questo che è anche dolce e soprattutto realistica. La vita va avanti, certamente. Per Katniss e Peeta, per tutti. Anche per Annie. Questo non vuol dire che sia semplice, però.
Mi sei mancata tantissimo, tesoro. E' stupendo rivederti ♥
Ottimo lavoro!
Un bacione grande grande,
wip
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