L'idea di un assassino che si ritrova a fare da guardia del corpo è carina e sono curiosa di scoprire come svilupperai questa idea.
Nel prologo nomini un golem-maggiordomo, ed è un'idea simpatica e originale, ma non lo descrivi in nessun modo e non sono proprio riuscita a immaginarmelo. Anche solo un paio di aggettivi, così per capire se è un golem di pietra, della natura o tecnologico possono risultare utilissimi a capire come lo hai immaginato tu e a dare un ulteriore indizio sul tipo di ambientazione che hai scelto e come personale opinione ti consiglio di aggiungerli.
C'è anche una frase che non mi ha convinto, ed è: "chissà quanto doveva essere costato..."
Non ha senso metterla a seguito della frase precedente, secondo me, perché è più un pensiero del cocchiere che una parte della narrazione, quindi forse è più corretto metterla a capo come una frase a sé stante.
Nelle prime righe del primo capitolo tendi a dare spiegazioni per ogni gesto o decisione che la protagonista prende e secondo me non è necessario. Dire che era diretta al bagno per una doccia, quando l'occhio le cadde sulla poltrona dello studio, è più diretto e non necessita motivazioni.
C'è un refuso: invece di "allenato" hai scritto "allento", quando descrivi lo zio.
La seconda parte l'ho apprezzata molto di più ed è filata via come l'olio. Da brava e piccola nerd quale sono, ammetto che hai guadagnato 1000 punti quando ho letto di una "lama celata" xD
Vado a leggere gli altri capitoli perchè la storia m'incuriosisce molto e questo tono ironico che hai dato alla storia mi piace molto!
(Recensione modificata il 27/07/2014 - 05:11 pm) |
