Prima classificata Emmevic con “I fall into myself”
Grammatica e stile: 10/10
- Dopo averla letta, ho pensato ‘Gesù!’, tanto per dirti che questa double drabble è una signora double drabble. Sono rimasta senza parole, davvero, quasi sgomenta. Stile melodico, poetico, intriso di dolore, sangue, inquietudine, esitazione, decisione, e poi due facce della stessa medaglia, due nomi di una stessa persona. Veramente, veramente bella.
Originalità: 5/5
- Quando trovo storie come la tua, arrivo al punto in cui penso che tutto il resto di originale abbia ben poco. Sia nello stile comunicativo, sia nel dialogo stentato – ma significativo anche nei silenzi – fra Ymir e Christa e fra Christa e se stessa, Historia, ho visto tutto quello che occorre a una storia per essere indimenticabile. Le drabble così sono rare da trovare, s’intravede una cura in altre storie introvabile, un… un… boh, non so come descriverlo, so solo che tramite la drabble sento anche te e la passione che ci hai messo.
IC: 10/10
- Ho la convinzione – avendo letto tutto le tue opere su Ymir e Historia – che questa sia la migliore da te scritta, in quanto comprendi Historia più di chiunque altro. E ne ho lette, eh, di fanfiction su Historia. Motivo per cui, in ogni passo, in ogni verso, ho sentito Historia, come se fossi stata immersa dentro di lei. E Ymir, con la sua presenza un po’ scorbutica, un po’ decisa, un po’ – tanto – preoccupata per Historia, non sfigura affatto. Eccellente.
Trama: 5/5
- Ad avercela, questa cura. Il modo in cui componi la storia, i cui versi mi sono parsi melodiosi e bellissimi, incanta. Man mano che prosegue, mostrandoci prima Christa, poi Historia, e quel dialogo all’apparenza così semplice, ma intriso di significati profondi e laceranti… tutto, in ogni riga, fa di questa doppia drabble una piccola perla.
Giudizio personale: 5/5
- E niente, quello che ho già detto suppongo ti suggerisca che amo da morire la tua storia. A mio parere, la migliore del contest – e forse una delle migliori della sezione di Shingeki, se mi posso azzardare a dirlo. E lo ribadisco: è bella, è soffice, è profonda, è. Cioè, semplicemente, è. Fine. E non mi viene nient’altro da dire, perché sono così sbalordita che boh, il mio vocabolario si è ridotto a tanti ‘boh’, ‘è’ o altre cose impronunciabili – e quasi non oso andare avanti nel giudizio, giusto per farti capire cosa mi ha lasciato la tua storia.
Totale: 35/35 punti |