Recensioni per
Il suono della felicità
di Dotta Ignoranza
Il bello della poesia in sé è che ognuno legge ciò che sente più vicino al proprio animo e le parole di colui che scrive diventano di tutti, o meglio, di tutti quelli che desiderano avvicinarsi a esse. |
Bellissima. |
Salve! |
Molto bella, originale, malinconica e profonda... per i sentimenti di solidarietà tra l'uomo e l'animale che esprimi ho pensato subito a "la capra" di Umberto Saba, una delle pochissime poesie che so a memoria... |
Ciao. (: In teoria non dovrei recensire perché dovrei prima sistemare qualcosa con me stessa eppure sono sempre stata una menefreghista totale, soprattutto verso la propria figura. Maaa ora procediamo con questa piccola poesia malinconica; devo ammettere che pure a me - colei che adora il gotico e il genere death metal - hai messo addosso una sensazione spiacevole. Ed è come se quella stessa immagine mi perseguita dato che anch'io ho dei demoni in passato cui ho tradito. La mia mente è perversa in ogni sfumatura e... già, non solo ho immaginato il cane col padrone che sorride con pietà ma ho anche mischiato questo avvenimento comune tra noi e mi sento ancora incompleta. Era da tanto che non provavo un'emozione simile alla consapevolezza, al disagio psicologico ed alla pena. Il cane, giusto. Se ci pensiamo, però, siamo tutti immersi nella mostra solitudine e ci rintaniamo in noi stessi e quando qualcuno ci guarda con pena, non importa perché alla fine la codesta persona c'è stata al nostro fianco, ancora. Il pensiero è volato dritto a mio nonno, ora un angelo buono e dolce. Lui aspettava nei meandri confusi della sua mente malata di mancanza di memoria e noi lo guardavamo con la consapevolezza che oramai non c'era più nulla da fare. Lui non capiva ma apprezzava lo stesso... e quel cane gli somiglia così tanto nella mia mente che... no, meglio non continuare. Ancora complimenti. Ora leggo il prossimo. |
Per prima cosa devo chinare la testa davanti al mio imperdonabile ritardo nel recensire questa tua poesia anche perché mi piace il tuo modo di scrivere. Mi hanno commosso queste tue parole e per un attimo mi sono sentita anche io un poco cane. E' proprio vero che la felicità è un attimo e che basta davvero poco per riuscire a ottenerla. Una carezza. Una parola. Un semplice sguardo. Basta poco e noi siamo sempre lì ad attenderla. |
Attendi, perché il buio tornerà abbagliante. Attendi, perché noi siamo creature fatte di luna e nero intenso. La luce ci può ferire. Attendi, riportami quell'osso, ti darò una carezza. |
E come un canto triste la tua poesia giunge a me. |
Mi ha portato qui la noia totale, girovagavo fra i gruppi di Efp su Facebook e ho notato questa storia nella categoria 'Introspettivo' mi ha attirata è ho deciso di venire qui a leggerla. |
hai uan capacità di trasmettere con poche frasi delle sensazioni veramente travolgenti. Sei davvero molto molto dotata e ti assicuro che ho i brividi addosso e la pelle d'oca. |
Mi ha fatto venire un senso di tristezza questo componimento. Sei riuscita in poche parole a trasmettere tristezza anche se da un lato l'unica felicità è quella che prova il cane appena il padrone gli dedica il suo tempo e le sue attenzioni sentendosi così amato. |
Sei bravissima a scrivere e a ricreare in poche righe una condizione che mi ha messo addosso una gran tristezza. E' proprio vero che il cane ama incondizionatamente il suo padrone anche se questo non se lo merita e che è la sua sola ragione di felicità. Però a pensarci viene davvero da star male... a me è venuto il magone! |