Ehi!
Omg, idea incredibile... nono, non giustificarti... è originale, oltre che tenerissimo, e ho davvero adorato questa one-shot!
E' molto triste, sì, soprattutto il finale, non mi sono mai trovata ad empatizzare per una nave (xD) però sei riuscita a dipingerle una tale personalità, che mi ha fatto tanta pena anche solo l'idea, e poi mi è piaciuta questa similitudine ad una madre, e i passeggeri considerati come figli. La nave che si dispiace di aver visto dei figli morire... Per quanto surreale, è tutto molto toccante ed emozionante, e ciò va ovviamente alle tue capacità di scrittrice, che riesci a far vivere qualsiasi cosa, riesci a dar vita anche ad oggetti inanimati, brava brava.
Complimenti davvero, sia per l'idea si per come l'hai trattata!
Un bacio,
Karen.

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Ciao, piacere di conoscerti.
Questa tragica vicenda, a suo tempo, mi aveva colpito molto nonostante fossi ancora abbastanza piccolo (sì, lo ero) e mi aveva anche un po' cambiato la vita, per uno strano gioco di parole che lega me alla nave. Storie personali a parte, questa flash è stata veramente bella, è sicuramente molto difficile immedesimarsi in un oggetto, non sai cosa possa "pensare", non reagendo in nessun modo interpretabile univocamente. Sto girovagando sul tuo profilo, se troverò qualcosa di mio gusto lo leggerò e recensirò volentieri. Alla prossima,
mystery_koopa

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Buon pomeriggio.
Un testo molto insolito, ma coraggioso, sotto tutti i punti di vista.
Questa tragedia credo che ancora la ricordiamo tutti molto bene.
Mi complimento con te per l'originalità del racconto ^^
Io credo che, in fondo, tutto abbia un anima; sicuramente, però, tutto ha una sua precisa Storia da raccontare.
Grazie per la tua sensibilità.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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Quando mi è capitato di cambiare macchina è stato commovente. Quando il mio fidatissimo scooter rosso è stramazzato mentre lo guidavo io in persona (motore andato) in pratica ho pianto. Quindi capisco perfettamente attribuire dei sentimenti ad una nave (nel rispetto delle persone, è ovvio, ma la tua nave è molto "umana", è la prima a preoccuparsi dei suoi passeggeri). Mi piace che abbia il desiderio di restare nel mare, perché è stata creata per il mare. Del resto, come le navi "salutano" con le loro sirene, perché non salutare la Concordia? Impeccabile la scrittura e lo stile, ottimo il risultato finale.

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Ciao!
Ti ricordi di me?
Ti ho letteralmente sommersa di parole in una recensione! xD

Ci sono un sacco di libri ispirati alle più grandi tragedie del mondo (basti pensare a Molto forte incredibilmente vicino); non vedo come non potrebbe starci la tua.
Anch'io ho seguito tutta la vicenda; ricordo che qualche mesetto fa fecero anche un documentario su Focus.

Ma andiamo alla tua ff.
L'idea è meravigliosa. Va bene che le navi sono oggetti, ma questo punto di vista è interessante, come per il paragone di una madre che ha in grembo i propri figli.
Tutta quella gente che perse la vita ha "dato" anche a "lei" l'opportunità di percepire la paura della morte, l'odio e la maledizione, l'abbandono.
Considerando la tua ff non ho potuto fare a meno di pensare che un capitano è come un padre, per la sua nave stessa che per i passeggeri: che cerca di condurli sani e salvi in viaggio, e di morire con la nave quando l'occasione si sarebbe presentata. Ahimé, questa poeticità (che è anche una legge vera e propria, o almeno quella di lasciare la nave per ultimo) non è avvenuta per codardia, e la nave non è potuta neanche diventare una casa per le creature marine (bel pensiero!).

Che dire? Non ho parole, molto bella. :)

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