Recensioni per
Looking for angels.
di Alaska__

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/12/15, ore 13:11

Sono il tuo Babbo Natale Segreto 5.0

Ho appena finito di leggere la tia storia. Che ti devo dire, mi hapreso il cuore, forse perchè mi piacciono i bambini e le storie che li inseriscono. Sono lo zio preferito. Pentito di avere fatto solo due figli e ti ho detto tutto.
Dalla prima parola me ne sono subito innamorato della storia, la quale mi ha avvolto e mi ha preso tutto, mi ha fatto tutto suo. Il merito è tuo e quindi ti dichiaro: FANTASTICA. Eanche se la storia è molto triste, il protagonista è un bambino firte e coraggioso, ed io ne sono rimasto entusiasta.
Hai saputosviluppare molto bene la trama, descrivendo bene ogni particolare. Ma la cosa bella che attraverso gli occhi di un bambino ci hai coinvolti facendoci vedere e capire quello che tu desideravi.
Direi un ottimo lavoro e non ne avevo dubbi perchè gia avevo letto qualcosa di tuo. Complimenti.
Auguri di Buon Natale
Francesco


Rwcensione partecipante all'iniziativa di "Babbo Natale Segreto 5.0" del Gruppo Facebook 'HPeace@Love
(Recensione modificata il 18/12/2015 - 01:19 pm)

Recensore Veterano
04/09/14, ore 12:21


Okay, dopo essermi seduta in malo modo sul divano, riuscendo persino a prendere in pieno la mazza che c’è nel centro, posso recensire questa bellezza. Credo tu abbia capito quanto ho aspettato con ansia la sua pubblicazione, perché sono molto affascinata dal personaggio di Niklas e amo, oltre che il suo carattere, i pensieri che gli passano nella testa e la sua zazzera bionda(?).
Da tutto quello che avevi detto su Facebook, insieme agli spezzoni che, tra l’altro, hanno alimentato la mia curiosità e voglia di leggere, avevo iniziato a pensare che fosse molto carina, forse perché, quando dici che una OS non ti convince, io mi trovo sempre in disaccordo. Sarà che le riflessioni sugli angeli di Nik mi hanno colpita, sarà che le parole in tedesco mi hanno fuso il cuore, tanto che ho cominciato a ripeterle tipo assatanata mentre saltellavo per il giardino… (so di essere strana u-u) Sarà che la nonna mi ha ispirato tanta simpatia già dall’inizio della storia. Non avrei mai pensato che avresti pubblicato un originale del genere, in realtà. Dal primo WIP che hai fatto già ero rimasta stranita, soprattutto dal titolo che, per me, è stupendo. Lo so che è quello della canzone, ma è il genere di titolo (scusami se ripeto la parola) che attira il lettore vagante per la sezione “drammatico.” Ora, finita questa premessa che non serve proprio a niente, inizio ad elencare le parti che ho amato di più con il relativo commento è.è
 
“Bionda, occhi verdi. Ti assomigliava moltissimo. Era gentile, timida. Forse anche troppo.” Già mi avevi accennato nella role quanto Brauer (sì, alla ‘Bekah) ami gli occhi verdi perché sono come quelli della sua mamma, che è stata il primo vero angelo della sua vita. Fa capire quanto lui sia ancorato al ricordo di Wendy e cerchi di vederla nelle persone che incontra, di ritrovarla nella gente che è ancora viva, mentre girovaga per le strade di Berlino. E’ tanto cuccioloso e descrive anche con un pizzico di maturità che mi fa pensare al lui grande. Tutto quello che ha passato, non ha cambiato il suo modo di vedere le cose, ma come si pone nei confronti degli altri. E’ questo che me lo fa amare così tanto: mi ricorda quanto abbia sofferto e come sia riuscito a rialzarsi dopo le peggiori batoste che gli ha dato la sua vita, ancorandosi a tutte le persone ancora buone che conosceva. Come sua nonna, per esempio. È bello che non la renda partecipe dei suoi problemi, che la voglia far felice a tutti i costi, perché da questo si può notare quanto Nik si sia affezionato a lei e, di conseguenza, quanto abbia sofferto nel vederla volare via da lui. Il problema è che quel tatopatato è convinto che tutto sia colpa sua. Ha avuto talmente tante delusioni, talmente tante perdite delle persone più care, che si è autoconvinto che sia lui il problema. In questo, mi fa pensare molto a “Will Hunting: genio ribelle” (sarà che è il mio film preferito, poi non so), perché ha un modo simile di porsi agli altri. Detesta le persone che hanno compassione di lui – vedasi: “Peggio ancora erano le maestre e le mamme dei suoi compagni, che lo riempivano di dolcezza come se lui potesse crollare da un momento all’altro”.
Brauer ha avuto poche persone a cui appoggiarsi e troppe che lo hanno tirato giù a fondo *coff* suo padre *coff*. Sua madre morta, mentre suo padre… Forse è meglio non dire quello che penso su quel *biiip*
Ora faccio una confessione: sarà che ero mezza addormentata quando ho letto la OS per la prima volta, ma ero convinta che quello cui stava assistendo Niklas dall’alto fosse solo un gioco. Quando ho visto nelle note che quelli si stavano drogando, ho iniziato a ridere come una pazza – non chiedermi perché – e a darmi della deficiente ^^
“Era tutta colpa di Niklas e lui, anche se non lo ammise, pensò di meritarsi ogni singola cosa brutta che gli era capitata nella vita.” Questa frase mi fa tornare al discorso di prima, a quanto Nik sia stupido-e-patatoso a darsi la colpa di tutto. Credo sia uno dei pensieri più riscontrabili nelle persone che soffrono di “disturbo da carenza affettiva.” Oddio, riassumere tutto questo in poche parole mi fa orrore: è come se mi mettessi a parlare di Nik paragonandolo a Oliver Twist .-. Bene, ora mi fa ancora più tenerezza.
La parte finale è stata una chiusura perfetta alla storia, con lui che decide di girare per Berlino alla ricerca degli angeli, perché il mondo non è come se lo era sempre immaginato. E’ piuttosto pessimista e spero con tutto il cuore che accada qualcosa che gli faccia cambiare idea (magari, pensando a questo, forse mi starà simpatica Chloe).
Chiudo con questo il mio papiello – anche chiamato recensione – e ti faccio tutti i miei complimenti, perché questa storia è entrata nel mio cuoricino come Niklas e non ne uscirà <3
 
Talking Cricket
(Recensione modificata il 05/09/2014 - 04:45 pm)

Recensore Master
30/08/14, ore 13:10

Ciao :D Sono contenta che stavolta l’iniziativa delle recensioni includa tutto l’account, perchè mi ha fatto scoprire questa piccola perla e perchè così non mi sono fermata solo alle tue storie su HG :D
Appena ho letto le righe di introduzione della storia, ho deciso che dovevo leggere questa e devo dire che ho scelto bene! Adoro il tuo modo di scrivere, fai delle descrizioni accurata e minuziose, mi sembra di osservare la scena mentre leggo *.* Inoltre, si vede la cura che metti nello scrivere, anche da particolari come l’uso di parole tedesche, essendo la storia ambientata in Germania! Insomma, mi piace tutto u.u
Passando alla storia vera e propria, l’ho adorata! È di una intensità unica, mi sono davvero appassionata a leggere le varie scene e commossa ogni due minuti >.<
Niklas l’avevo già sentito nominare e per tutta la storia non facevo che ripetermi “Ma dove l’ho sentito?”, finchè non mi hai salvata tu con le tue note finali xD è un tuo OC *.* Io sono un po’ bacata con gli OC, vorrei seguire tutte le storie e ricordarmi di tutti, ma ho una memoria simile allo scolapasta e.e
Lasciando stare le divagazioni,  trovo che hai rappresentato questo Niklas bambino davvero molto bene: il suo punto di vista mi è parso autentico ed adatto alla sua età e per questo ho apprezzato ancor di più la storia!
Nik mi ha fatto tanta tenerezza: è un bimbo triste che affronta la vita senza tanta speranza o vivacità. Colpa del padre bruto, che lo incolpa della morte della moglie e si sfoga su di lui in ogni modo, a parole e fisicamente. Eppure Nik resiste, osserva il muro, le bellezze di Berlino Ovest (che poi si rivelerà uguale alla sua grigia Berlino Est) e sogna di fuggire da tutto per vivere finalmente sereno.
La morte della nonna è un altro duro colpo: in mezzo a tante brutture, era l’unica ancora di salvezza, l’unica che poteva trattarlo dolcemente toccandogli il cuore. Perché Niklas non lascia avvicinare nessuno, è diffidente e ormai si è tatuato addosso il marchio che gli altri gli hanno imposto, quello di ladro, di teppistello, di ragazzino che finirà male da grande.
La morte del padre invece giunge come una liberazione, come un colpo di spugna che cancella tutti gli incubi di Nik e gli permette di sperare in qualcosa di meglio. Speranza un po’ disattesa, dal momento che, una volta trasferito dallo zio, scopre che la parte Ovest della città non è tutta questo gran splendore, che lo zia è sì buono ma anche strano e taciturno e che in realtà gli angeli, tanto decantati dalla nonna, non esistono, o se esistono non si possono vedere, rimanendo entità lontane e indistinte.
Il finale agrodolce mi ha lasciata piacevolmente soddisfatta: non mi aspettavo un finale zuccheroso e son contenta che tu l’abbia impostato in questa maniera, con un Niklas che ha cambiato vita, per quanto possibile, ma che comunque non ha conquistato la speranza definitiva di una vita migliore.
Davvero complimenti, ottima storia!
P.s: quei divisori a stellina sono l’amore *.*
 
Un bacio,Giraffetta

 
 
 

Recensore Master
29/08/14, ore 17:47

Buonsalve!
Eccomi finalmente qui per recuperare questa tua originale su Niklas, com’era in programma da tempo, solo che per questa o quella cosa finivo sempre per scordarmene -\\\\\\-
Intanto complimenti per il primo posto *_____* Sono felicissima per te e la storia meritava tanto, quindi direi proprio che il podio è ben più che meritato! Mi piace tanto anche il modo in cui hai impostato il racconto dal punto divista grafico, con quel titolo in stile “penna”, i divisori (non più ancore, ma stelline *_*) e il bannerino iniziale. Mi piace tutto tantissimo!
Passiamo ora al racconto vero e proprio!
Intanto mi è piaciuto molto il modo in cui hai contestualizzato il personaggio di Niklas, donandogli una realtà parallela a quella che gli hai attribuito nelle storie su Hunger Games, tra l’altro anche molto fedele! Azzeccatissimo al racconto anche il periodo storico in cui hai scelto di ambientarlo: ho amato moltissimo queste riflessioni sul piccolo Niklas che fa le distinzioni fra Berlino est e Berlino Ovest, creando nel suo immaginario quest’altra parte “perfetta” di Berlino dove i bambini non venivano picchiati e le persone morte diventavano angeli, e potevano restare con i loro cari.
Tutte le varie scene del racconto mi sono piaciute molto, sono ben calibrate e ci insegnano a conoscere Niklas piano piano, man mano che cresce, sviscerando i suoi pensieri e le sue riflessioni in maniera tale che, leggendo, entrino anche nella testa del lettore. Mi piace molto come hai modellato la personalità di questo bambino: lo ammiro tanto nella sua forza, nella purezza che spicca a tratti nei suoi ragionamenti, ma che man mano sfuma fino a sparire, lasciando il posto alla disillusione. Perché Niklas è un ragazzino costretto a crescere in fretta, per via dei brutti eventi che si sono susseguiti nella sua vita fin da quando era bambino. La caratteristica della cleptomania dà alla sua caratterizzazione una marcia in più, lo rende ancora più interessante.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è stata quella sorta di struttura circolare che hai dato al racconto: si parte con Niklas che legge la notizia dell’uomo ucciso per aver cercato di attraversare il muro e si finisce con Nik che si trova effettivamente dall’altra parte di Berlino, quella zona oltre il muro su cui aveva sempre fantasticato: e scopre che non è esattamente come l’aveva sognata, che non ci sono gli angeli e che il mondo non girava esattamente come avrebbe voluto lui. E questo finale amaro spezza il cuore, ma è veramente una chiusura perfetta.
Altra cosa che mi ha colpito: il punto di vista di Niklas che sostiene la narrazione. Sembra proprio di sentir parlare il ragazzino, nonostante la terza persona. Si percepisce la sua giovane età nelle riflessioni sugli angeli, nel senso di colpa verso la mamma, nel suo tentativo di spiegare cosa lo spinga a rubare tutto quello che non ha. Idem per quanto riguarda la descrizione dell’ospedale, che a lui ricorda il paradiso. Ed è una cosa che mi colpisce sempre molto, perché spesso ci si dimentica di cosa significhi esattamente pensare come un bambino: i pargoli non sono stupidi. E non ragionano nemmeno come adulti. Hanno pensieri profondi, ma sono completamente diversi da quelli che potrebbero crucciare o far riflettere un adulto. E la tua storia, questo, lo dimostra.
Che altro aggiungere? Mi è piaciuta tanto la prima parte, ho trovato le parole della nonna dolcissime e mi è spiaciuto tanto che il bambino l’abbia persa così presto! Si meritava di trascorrere più tempo con lei. Mi hanno colpito tanto anche i comportamenti del padre, o dello zio, filtrati dal punto di vista del ragazzino: gli accenni alla prostituzione o alla droga, temi delicati e trattati appunto con delicatezza, mediante le parole di Nik. Bellissimo anche il pezzo in cui il bimbo guarda le stelle: mi ha fatto pensare a Mareike! La parte dove il padre lo picchia spezza veramente il cuore, soprattutto nel finale, quando il bambino di attribuisce la colpa di tutto. Come si fa a non aver voglia di prendere quel piccoletto fra le braccia e stringerlo forte? È un ragazzino coraggioso, ma la vita gli ha fatto di tutto e questa scena getta delle premesse molto solide per quello che sarà il Niklas adolescente, brutti abitudini incluse.
Infine, un’altra cosa che mi ha colpito molto è stata la scena in cui il bimbo scopre della morte del padre e le frasi di chiusura di quel paragrafo, perché credo siano molto ad impatto: dove per qualsiasi bambino l’incubo sarebbe perdere il proprio papà, per lui è il contrario. E fa male, in un certo senso, perché la propria casa, la propria famiglia  è quel qualcosa in cui ognuno, ragazzino o adulto che sia, dovrebbe sentirsi al sicuro.
Insomma, questa sera ero ispirata e ho cercato di scriverti le mie impressioni per filo e per segno, dilungandomi un po’ u.u
Ti faccio ancora i miei complimenti, perché questa storia è davvero bellissima!

Un abbraccio e a presto!

Laura 

Recensore Junior
24/08/14, ore 19:56

Ciao! Sono sempre io!
Sì, io, quella che rompe per i banner e simili e che promette di recensire ma non lo fa mai! *^*
Bè, SBAGLIATO! XD
Oggi recensisco, perchè te l'avevo promesso, perchè mi hai fatto il banner e hai recensito e perchè La. Storia. E'. BELLISSIMA.
Ma sto divagando, torniamo alla storia -cit. tua.


Premetto col dire che io non leggo quasi mai le Originali, non mi piacciono molto, però quando hai linkato la tua -ero molto curiosa- ho voluto leggerla e mi ha soddisfatta, anzi, di più, mi ha sorpresa e rallegrata moltissimo!
E' molto commovente. Questo bimbo che per curiosità legge il giornale e poi si pone delle domande che di norma un bambino non dovrebbe porsi fa pensare. Infatti io ero arrivata alla .. quinta? Sesta riga, e mi chiedevo: ma perchè il fatto dell'uomo l'ha interessato così tanto? Cos'è che l'ha portato a fare delle riflessioni così profonde? E quando sono arrivata alla domanda: "aveva provato le stesse sensazioni della sua mamma, quando era morto?" mi sono sentita gelare il sangue nelle vene.
Subire un lutto è una brutta, davvero brutta cosa. Se poi è la mamma, non ci voglio pensare.
E poi ho letto dei furti.
E poi ho pensato "Devo leggere questa storia".
Mi è piaciuto tantissimo il rapporto con la nonna, perchè è una delle cose più belle che esistano, il rapporto nonna/nipote. Io amo la mia, e non so cosa fare se le accadesse qualcosa. Mi è dispiaciuto un sacco per la sua morte!
Il tema degli angeli è ben trattato, sempre presente senza essere palese o essere appioppato alla cavolo.
Il padre è uno stronzo, deve morire male, infatti mi hai accontenata :D

Sei riuscita a scrivere un'Originale dal punto di vista del bambino in modo sublime.
Chiedo scusa per la recensione un pò campata per aria, ma devo scappare <3

Feniah <3

Recensore Veterano
19/08/14, ore 22:47

Prima classificata al contest "Petali di lacrime! [multifandom e originali]" indetto da Larryx/DarkElf13 sul forum di EFP

Grammatica e stile 18,2/20

Nel tuo testo non ci sono molti errori, un paio di virgole corrette, una delle quali ti è costata cara perché ha separato il soggetto dal verbo.
“Gli capitava spesso, questo:[...]”.
Stavano nel cielo con Dio e facevano compagnia alle anime buone.” l'espressione corretta è “stare in cielo”.
L’unica persona che poteva trattarlo a quel modo era la nonna, ma era morta.” l'espressione corretta è “trattarlo in quel modo”, a quel modo è piuttosto dialettale, se non sbaglio.
Avrebbe tanto voluto andar fin da loro, per osservarle da vicino e poi dirigersi sempre più su, verso il Paradiso.” l'espressione “fin da loro” non mi è piaciuta affatto, sarebbe stato meglio scritto senza il “fin”.
Andando avanti hai scritto lui con la minuscola (parlando del Signore).
Lì con lui c’erano anche gli angeli.” (che pignoleria!)
Non era la voce di suo padre: lui non parlava mai in modo così perché non si preoccupava mai per il figlioletto.” non è corretto “in modo così”, avresti dovuto scrivere o “in quel modo” o “così”, ma “in quel modo” è decisamente più corretto.
Il bambino gironzolò per un po’ nelle vie della città, quel giorno deserte.” l'espressione corretta è “gironzolare per le vie”.
Per il resto tutto bene, solo in questa frase: “ Nel suo immaginario, era un luogo bianco [...]” intendevi mondo immaginario, giusto?
Comunque ottimo lavoro!

 
Rispetto del pacchetto: 10/10
L'avvertimento tematiche delicate ci sta tutto, la storia è molto triste, il protagonista è un bambino e di Fluff qui non c'è nemmeno l'ombra!
Brava!

 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi è piaciuto molto il carattere di Niklas, lo trovo un bambino molto forte e questo suo essere “mai-na-gioia” è intrigante.
Voglio dire, un bambino che cresce in un clima simile e che perde, pian piano, tutte le persone che gli erano più vicine, a partire dalla madre per chiudere con il migliore amico (perché non credo che Mark, alla fine, si sia fatto troppi scrupoli dall'allontanarsi da lui, sbaglio?); hai saputo caratterizzarlo benissimo, analizzando ogni singolo aspetto del protagonista.
Anche gli altri caratteri sono stati espressi al meglio, per il padre non c'è molto da dire, è praticamente l'alcolizzato perfetto, perfino la nonna ha il tipico carattere nonnesco(?) e mi è piaciuto molto.
Hai fatto uno splendido lavoro!

Intreccio della trama: 9.9/10
Trovo che tu abbia saputo sviluppare molto bene la trama, con molti dettagli e descrivendo bene ogni particolare, anche avendo omesso le parola “prostituta” o “drogato” attraverso gli occhi di un bambino sei riuscita a far intendere al lettore ciò che intendevi.
Solo una pecca.
Nelle note hai scritto com'è morto il padre... Io l'avrei incorporato all'interno della storia, non è detto che chi legge abbia letto anche la tua storia su Hunger Games dove introduci il ragazzo, comunque sia ottimo lavoro!

Gradimento personale: 20/20
Boh, forse sarò io che ho un debole per le storia sui bambini, ma la tua storia mi ha preso il cuore dalla prima parola e o ha stretto in una morsa fino alla fine, sei stata fantastica!
Non riesco a capire questo tuo screditarla, ti è riuscita davvero bene.

Questo ragazzino che, nonostante tutte la avversità che si trova davanti, continua con la sua povera vita, imparando a stare al mondo fin troppo presto.
Ho apprezzato molto l'inserimento di un fatto di cronaca all'interno della storia, anche l'ambientazione non è da meno.
Quello del crollo del muro di Berlino è senz'altro uno dei momenti più significanti della storia d'Europa, se non di tutto il mondo.
Una cosa che mi è piaciuta da morire è stata la parte in cui hai descritto le aspettative che Niklas nutriva per la Berlino Ovest, seguita poi, più avanti, dalla descrizione della sua delusione per non aver trovato gli angeli che cercava (la citazione iniziale è magnifica!) e dalla rassegnazione, perché lui è convinto che non potrà mai accedere al Paradiso e quindi è convintissimo che non riuscirà mai a riabbracciare la nonna e a incontrare la madre.
Il fatto che il bambino sia cleptomane è anche un punto a tuo favore, voglio dire, non si vedono spesso bambini con determinate caratteristiche.
Bravissima, hai centrato in pieno l'obbiettivo!

(Se leggi la storia di ManuFury, fammi sapere se, come me, trovi che Niklas e il suo protagonista si somiglino!)
Eventuali punti bonus 5/5
Momento Angst: presentissimo.
“Tematiche delicate”
Genere triste”


Totale 73,1/75
 
Ringrazio chiunque detenga i diritti per le immagini utilizzate nel tuo banner.

Recensore Junior
05/08/14, ore 09:59

Hola!
Devo dire che solitamente leggo quasi solo fanfiction e non ho mai letto molte storie originali. Però, quando ho notato che il bambino protagonista si chiamava Niklas, ho deciso che dovevo leggerla, che non potevo non farlo. E non mi sono per niente pentita, anzi. Per me che seguo le tue fanfiction di hunger games, il personaggio di Niklas è già familiare e poter leggere nuovamente di lui, sebbene in un contesto un po' diverso dalle altre volte, è stato molto piacevole. Mi piacciono le storie contestualizzate in un periodo storico difficile - non per niente La bambina che salvava i libri o Storia di una ladra di libri, comunque lo si voglia chiamare, è uno dei miei libri preferiti. Mi piace come hai ambientato la vita di Nik nel periodo della guerra fredda e della Berlino divisa in due, trovo che tu l'abbia fatto molto bene, malgrado non sia facile scrivere una storia che ha luogo in un periodo cosi delicato da trattare. Mi piacciono i riferimenti storici reali che hai messo, rendono la storia più verosimile, più credibile e anche - secondo me - migliore. Come ormai credo che tu sappia, la storia del personaggio di Nik mi ha sempre colpita e descritta e contestualizzata in questo modo è ancora più bella e interessante. Ho adorato i riferimenti alla ricerca degli angeli che ci accompagnano per tutto il corso della storia: dal titolo, dalla citazione iniziale, dal discorso con la nonna, fino alla caduta del muro e al trasferimento del protagonista nell'altra parte della città, nella Berlino Ovest. E' una cosa molto dolce e comprensibile per un bambino che ha perso due figure materne in cosi poco tempo. Sei stata veramente brava a scrivere una storia così bella e con temi così delicati come la droga, la prostituzione, l'alcolismo, tramite gli occhi di un bambino. Ho adorato il finale sulla ricerca degli angeli per le vie della città: la trovo una conclusione stupenda per una storia così ben riuscita. Dovresti veramente andarne fiera: è davvero bellissima! Spero che scriverai ancora su di lui, che sia in questo contesto o in quello di hunger games non importa, l'importante è che tu scriva ancora qualcosa su Niklas, perchè mi sto affezzionando sempre di più a lui!
A presto. Un bacio,

halfbloodreader