Recensioni per
Un nuovo inizio
di smartys ayane

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/08/17, ore 16:14

Mi piace come inizia questa storia "lettera indirizzata a Gabranth", i sentimenti di Basch sono espressi in maniera impeccabile, mi dispiace solo che Basch si colpevolizzi sull'accaduto.
Lui ha sbagliato e anche Noah, entrambi rivelano una personalità al quanto fragile. Basch è scappato vigliaccamente, mentre Noah ha dovuto caricarsi tutto sulle spalle sacrificando non poche cose.
In questa storia esprimi bene, il carattere tormentato e disilluso di Basch riguardo la sua storia, il suo mondo e le sue esperienze.

Recensore Veterano
10/12/14, ore 20:55

Giudizio "Heal my wounds"
Terza Classificata
Grammatica e sintassi: 19,5/20
Stile e lessico: 13.5/15
Attinenza al tema/utilizzo dei pacchetti: 20/20
Sviluppo della trama: 10/10
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10
Punto bonus: +1 Sì
Totale: 74/76
Grammatica e sintassi
Sia la grammatica sia la sintassi sono eccellenti, praticamente perfette. La costruzione delle frasi è magistrale, senza alcun errore. Allo stesso modo, anche la punteggiatura è davvero ottima: è ben distribuita, “ragionata”, senza un singolo segno di interpunzione che sia fuori luogo. Le frasi sono ben articolate, non troppo lunghe né troppo corte, e ben organizzate e legate fra loro.
Ci sono un paio di errorini che ti segnalo, ma sono giusto un paio di cose di poco conto:
- […] che ci da solo quello che ci può togliere. Qui manca l’accento sulla “a” di “dà”.
- […] ho paura ad esaudire […] In realtà, qui la “d” di “ad” non serve: pur essendoci due vocali vicine si tratta di due vocali differenti e non è una formula particolare (ad esempio “ed io”) che richieda “ad”, quindi la “d” è superflua.
Stile e lessico
Hai uno stile molto scorrevole e chiaro, senza fronzoli. Non ci sono lunghi giri di parole che appesantiscano la lettura: i pensieri sono espressi in modo onesto e diretto, come se fossero riflessioni autentiche. Si ha proprio la sensazione che Basch abbia in mano una penna e metta per iscritto di getto tutto ciò che avrebbe voluto dire al fratello se lui fosse stato ancora lì, perché lo stile è fluido e “sincero”, reale. Forse è un pochino “piatto”, non tanto nel senso di monotono quanto nel senso di “con poche variazioni”, con pochi cambi di registro, lunghezza e costruzione delle frasi (ci sono diverse frasi che iniziano nello stesso modo, e pur dando una sfumatura poetica alla storia questo la rende un pochino ripetitiva. Essendo una storia molto corta che non ti lascia moltissimo spazio per i virtuosismi forse avresti potuto giocare un pochino di più con le parole e con la struttura dei periodi, per dare al racconto un’aria leggermente più completa) ma è comunque eccellente. È uno stile molto piacevole da leggere, proprio perché diretto e senza arricchimenti inutili e al contempo ben studiato. Non è né pesante né frettoloso, e questo lo rende molto adatto alle introspezioni. Lo stesso vale per il lessico: essendo una riflessione personale di Basch, hai usato dei termini azzeccatissimi. Il vocabolario scelto non è né troppo colloquiale né troppo ricercato, la giusta via di mezzo per una riflessione messa per iscritto. Hai fatto davvero un lavoro eccellente con la scelta dei termini: trattandosi di una lettera c’era il rischio di appesantire la storia con troppe parole del linguaggio parlato o di renderla poco plausibile con termini troppo ricercati, ma tu sei stata capace di trovare un giusto equilibrio.
Attinenza al tema/utilizzo dei pacchetti
Inq uesta sezione non posso che darti punteggio pieno e accompagnare a esso tutti i miei complimenti più sinceri e una buona dose di fangirlamento esaltato : hai fatto un lavoro eccellente, davvero straordinario. In una storia estremamente breve sei riuscita a sfruttare ben quattro elementi, il tema del contest più i tre elementi del pacchetto, in maniera assolutamente magistrale. Non mi viene in mente un modo migliore in cui avresti potuto utilizzare ogni singolo aspetto: hai gestito ogni elemento in modo davvero eccezionale.
Partiamo dal tema: la tua storia doveva parlare di un personaggio ferito, un personaggio che si ritrova a dover affrontare una sofferenza. Volevo vedere come ogni autore avrebbe fatto gestire al proprio personaggio questo dolore, e tu mi hai permesso di dare un’occhiata sulla ferita di Basch che non avrebbe potuto essere più accurata o esauriente: la ferita c’è, il tentativo di guarirla anche, e entrambe le cose sono state gestite con cura e attenzione. Hai analizzato i pensieri di Basch in maniera ottima, facendone una sintesi assolutamente realistica e completa. In queste poche righe c’è tutto Basch, tutta la sua vicenda travagliata con il fratello che involontariamente e forse non solo involontariamente l’ha tanto fatto soffrire. In questo poche righe è condensato tutto il dolore per aver perso il fratello Noah, averlo ritrovato, aver scoperto che Noah era scomparso per lasciare il posto a Gabranth, non più fratello ma nemico, averlo trovato di nuovo quando per un istante si erano trovati di nuovo dalla stessa parte e averlo perso ancora una volta, questa volta definitivamente. C’è tutto il senso di colpa, il tormento di considerarsi in qualche modo responsabile per le scelte prese da Gabranth dall’inizio alla fine. C’è la consapevolezza di Basch che le cose sarebbero potute essere diverse e infinitamente migliori. Hai trattato il tema della ferita alla perfezione.
Lo stesso discorso vale per l’utilizzo dei pacchetti: dalla citazione che funge da incipit e si incastra alla perfezione nella storia (ho dovuto rileggerla due volte per rendermi conto che si trattava delle parole della canzone, perché la frase è stata inserita all’interno del discorso così bene da fondersi con la storia alla perfezione). Ho adorato anche il modo in cui hai gestito il primo e il terzo elemento: il primo apre la storia e il terzo la conclude, “incorniciando” il racconto in modo ottimo. Anche il dialogo, fra l’altro, è inserito perfettamente: mi piace come riprendi il verbo del dialogo nella frase precedente, legando la frase del pacchetto alla storia. Anche in questo caso la frase si fonde perfettamente con la storia, diventandone parte. E naturalmente il tema di “confrontarsi con i propri errori” è stato rispettato in pieno: c’è Basch che pensa a come le sue azioni abbiano indotto Gabranth a prendere decisioni sbagliate che hanno portato a una fine tragica, c’è Basch che riconosce la sua responsabilità nell’accaduto e cerca di rimediare decidendo di prendere il posto del fratello, un compito che a Gabranth stava così a cuore.
Sviluppo della trama
Mi è piaciuta moltissimo l’idea di ricostruire i pensieri di Basch prima che lui decida di prendere l’incarico che era stato coperto da suo fratello prima della sua morte. Mi è piaciuto come hai voluto spiegare una decisione che già ha un significato profondo ed è rilevante per questo personaggio: hai approfondito i suoi pensieri, hai mostrato il percorso che lo porta a esaudire il desiderio di Gabranth, esponendo i suoi pensieri e le sue riflessioni in modo davvero ottimo. Hai scelto un momento molto delicato per Basch, e sei riuscita a raccontare le sue emozioni e le sue riflessioni con grande tatto e realismo. Analizzi ciò che lui pensa in modo approfondito e accurato, senza fermarti alla superficie. Oltre al modo in cui hai gestito il momento ho apprezzato tantissimo anche la scelta del momento stesso: oltre ad adattarsi perfettamente al tema del contest, questo momento è significativo per Basch, direi cruciale per la sua evoluzione come personaggio. Qui Basch decide di essere fedele a suo fratello nonostante tutto, ed è una decisione che dice molto su di lui. Sono felice che tu abbia deciso di analizzare questo momento in particolare, sia perché si tratta di un momento molto bello di per sé sia perché hai fatto un ottimo lavoro.
Approfondimento dei personaggi/IC
Pur trattandosi di una storia così breve l’introspezione è presente in modo assolutamente soddisfacente e completo: credo che esistano poche long-fic paragonabili alla tua flash-fic per quanto riguarda l’approfondimento dei personaggi. Hai fatto un lavoro davvero straordinario nel ricostruire i pensieri di Basch: ogni singola frase è adatta, ben pensata, assolutamente realistica. In poche righe hai ricostruito Basch, riprendendo tutti i suoi tratti: ci sono la sua onestà, la sua lealtà, il valore che attribuisce alla famiglia e al fratello. C’è Basch che racconta se stesso, in queste righe. Affianchi una riflessione personale di Basch a una sua riflessione generale, portando alla luce un conflitto interiore: quando Basch credeva di poter rimediare agli errori del passato ha visto la situazione sfuggirgli di mano e suo fratello morire; ora vuole riprovare a rimediare agli sbagli commessi, ma non può evitare di domandarsi se valga la pena provarci dopo che nonostante le sue buone intenzioni non è riuscito a salvare qualcuno che gli stava a cuore. Vuole fare la cosa giusta, ma non sa se sarà abbastanza, se servirà a qualcosa, perché tanto poi “tutto finisce”. Ed è diviso fra l’amarezza che tanti anni di difficoltà gli hanno portato e il desiderio di essere fedele a Gabranth, anche se lui non è più al suo fianco e non può vedere che lui sta esaudendo il suo desiderio. Mi è piaciuta tantissimo questa “spaccatura interiore”, così come mi è piaciuta moltissimo la riflessione in generale. Ottimo lavoro.
(Recensione modificata il 10/12/2014 - 08:56 pm)
(Recensione modificata il 10/12/2014 - 08:58 pm)
(Recensione modificata il 10/12/2014 - 09:28 pm)