1 - “A occhi chiusi” di Fri.
Totale: 61.05/65.
1) Grammatica e ortografia: 9.05/10.
La grammatica va molto bene, ci sono solo alcune sviste.
“opponendosi al bisogno di chiudere gli occhi con una caparbia frutto di un'enorme sforzo”: l’apostrofo tra “un” e “enorme” non ci va, dato che “sforzo” è maschile (- 0.15).
“Remus, ammutolito, non riuscì a fare altro che nascondere il viso nelle mani, un'inutile gesto”: stessa cosa qui, “gesto” è maschile (- 0.15).
“Non riesco,” gli rispose Remus, strappandola dai propri pensieri.”: “le rispose”, Tonks è una ragazza (- 0.25).
Ci sono anche alcuni errori di distrazione.
“Io so che è così e Malocchio mi crederà, puoi stanne certo”: “starne” (- 0.10).
“ma non riuscì impedire alle proprie mani di correre nuovamente verso il viso”: “ad impedire” (- 0.10).
“Considerando la polemica riguardo la mia riservatezza, certamente ti farei un torto se non ristassi qui a guardarti,”: “restassi” (- 0.10).
“La paura aggredì Remus in violenti raffiche”: “violente” (- 0.10).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Il tuo stile mi piace davvero molto!
Lo trovo davvero piacevole da leggere, molto scorrevole, con un ritmo sempre giusto per le situazioni che stai descrivendo e una scelta di lessico appropriata ai personaggi e alle atmosfere che vuoi rendere. È semplice, ma non troppo: non fai un uso eccessivo delle figure retoriche (e forse, per il mio gusto personale, in questo si potrebbe arricchire un po’, ma il testo non perde di qualità.
3) Titolo: 5/5.
In questo parametro non potevo che darti il massimo, trovo questo titolo davvero ispirato! Mi piace particolarmente perché è corto, incisivo, assolutamente calzante con il tema dell’intera storia e con il disturbo che hai scelto, ma ha anche qualcosa di romantico che esalta la coppia. Davvero un bel lavoro!
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
Come sempre, con questa coppia dai il meglio di te!
Mi è piaciuto tutto: lo stile, la trama, l’introspezione, le caratterizzazioni dei personaggi, le atmosfere divertenti e angoscianti che si alternano meravigliosamente.
E poi adoro il modo in cui fai interagire il tuo Remus e la tua Tonks. Non so come dire, ma tu dai anche più spessore al canon: si capisce in pieno dalle tue storie perché devono stare insieme, perché sono fatti l’una per l’altro, pur essendo così diversi. È una caratteristica stupenda, riuscire a fare sembrare perfetti insieme due personaggi che all’inizio possono non sembrare compatibili (perché l’autrice li ha solo messi insieme, sta a noi fanwriters spiegare perché), senza cambiare la natura né dell’una né dell’altro.
Remus mi è piaciuto in particolare modo, con tutto il suo bagaglio di angosce e tormenti, non legati soltanto alla sua condizione di Lupo Mannaro (che già di per sé basterebbe, diciamocelo), ma anche per lo stress legato a una vecchia amicizia che di cicatrici ne ha lasciate parecchie. Ho adorato il fatto che tu abbia scelto di ambientare la storia durante questo particolare periodo della sua vita, perché è particolarmente tormentato e, secondo il mio gusto, più interessante.
Hai poi sviluppato alla perfezione i sintomi del suo stress e della sua ansia, sia negli scatti degli atteggiamenti sia nella descrizione della fobia, ma di questo parleremo nel prossimo parametro.
Anche Tonks è molto, molto riuscita. Giovane, sfacciata, fin troppo curiosa e acuta, a tratti persino invadente, lo convince fregandosene delle regole a farla infiltrare per fare le sue indagini e arriva anche pericolosamente vicina alla verità, trovando il ciuffo di peli neri (immagino la tachicardia di Remus in quel momento!). Però hai evidenziato anche questo suo lato dolce, quando si prende cura di lui o lo abbraccia. Ce la vedo benissimo, come ce la vedo a darle del depravato quando scopre che in realtà lui non è cieco (reazione comprensibile, per altro…).
Una sola piccola cosa non mi torna: hai scritto che i Lupi Mannari venivano registrati al Ministero e che lui era sfuggito, ma sei proprio sicura fosse così? Secondo me, non fino alla Seconda Guerra, però non mi ricordavo in che libro mi pareva di averlo letto e non ho potuto controllare!
5) Sviluppo del disturbo scelto: 9/10.
Devo dire che sei stata una delle più brave a descrivere il disturbo scelto, e sicuramente non era facile. Hai delineato bene lo stato emotivo di Remus, i moti di terrore e le paure irrazionali, il suo essere cosciente di non essere del tutto lucido, ma il suo non sapersi controllare: hai fatto un’analisi molto realistica dello stato in cui si versa quando si è in preda al panico.
Non ti ho dato il punteggio pieno a causa della cecità latente di Remus. Mi sono informata e la Dismorfofobia, a quanto ho capito, anche nelle sue forme più gravi non presenta questo genere di sintomi. Ho immaginato che fosse una reazione del corpo allo stress emotivo che lui prova, per cui non ti ho tolto di più, ma mi ha lasciata un po’ perplessa. Ti consiglio di allegare delle note, la prossima volta, in modo da non rischiare fraintendimenti di nessun genere.
6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Come sempre, sai essere originalissima anche con una coppia canon, che per me è un pregio davvero importante! Hai veramente talento nel fare emergere sempre lati e aspetti caratteriali diversi, ma IC, di questi due personaggi in particolare, si vede che c’è del feeling!
Mi è piaciuto molto che tu abbia modificato leggermente la trama originale per farli incontrare prima, non mi ha dato nessun fastidio (come ricorderai, i What If? non mi convincono mai del tutto), anzi, secondo me ha giovato molto.
Sei riuscita ad amalgamare un’idea tutta tua e particolare al canon e questo è decisamente il genere di storia che mi fa impazzire!
7) Gradimento personale: 8/10.
La storia mi è piaciuta abbastanza.
L’ho trovata molto originale e ben organizzata, non guastata da quel piccolo What if? che hai inserito. Sei stata brava soprattutto nel gestire un tema così delicato (che poi era anche l’obiettivo del contest) e nel valorizzare, al contempo, la coppia, senza che accadesse niente di esplicitamente romantico. Ho adorato il legame che va formandosi tra i due, questo Remus indifeso e inerme all’apparenza e questa Tonks premurosa e sfacciata come sempre.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché non mi ha colpita in maniera eccezionale, ma l’ho trovata molto piacevole. Brava! |