Ecco, perfetto, ora sto piangendo.
So che doveva essere una cosa anche dai toni un po’ fluff, ma fa troppo male pensare a Finnick e a quello che non potrà mai vedere. Collins maledetta!
Okay, scusa, ricomincio da capo.
Ciao!
Ho deciso di approfittare del fine settimana per recensire le storie dell’ABC e, non riuscendo a resistere alla tentazione, come ho letto Finnick e Annie mi sono fiondata su questa storia. Forse avrei dovuto ragionarci un po’ meglio prima perché adesso la ferita si è riaperta e io soffro come la prima volta che ho letto della morte di Finnick. Ma perché ucciderlo? Perché?!
Comunque, al di là dei miei problemi irrisolti, trovo che sia la prima che l’ultima scena siano di una dolcezza infinita. Una dolcezza un po’ amara, certo, ma se c’è una cosa che apprezzo di questa coppia è il fatto che sappia portare la bellezza anche dove sembra non essercene più.
La prima parte vede entrambi gli ex vincitori scossi per la notizia che presto potrebbero rischiare di finire nell’arena per la seconda volta e ovviamente Finnick si comporta da persona meravigliosa qual è e cerca di confortare Annie parlandole di un loro ipotetico figlio. Amo il modo in cui hai intervallato i commenti di Finnick con le reazioni di Annie, facendo vedere come man mano che lui procedeva lei riusciva a tornare a poco a poco in se stessa. Sono l’amore vero questi due, non c’è nulla da fare.
Tra l’altro trovo super IC il fatto che Finnick preferisca concentrarsi su di lei piuttosto che fermarsi a pensare cosa provi lui rispetto all’annuncio di Snow riguardo l’edizione della memoria, è quello che avrebbe fatto anche nella saga originale secondo me. E mi piace tantissimo che Annie sappia cogliere entrambi gli aspetti del suo carattere, non lasciandosi ingannare solo dalla “ilare strafottenza”. Espressione super azzeccata.
Lei è un personaggio che mi sarebbe piaciuto vedere molto di più all’interno della storia perché, insieme a Rue e Prim, che però sono delle bambine, è emblema di una gentilezza e di una purezza d’animo che in una storia come Hunger Games avrebbe fatto bene vedere di più. Se non altro per andare a sopperire al fatto che Katniss – non che sia un difetto, ci sta per il tipo di storia – non sia esattamente l’anima della festa e sarebbe stata una contrapposizione interessante da vedere in un confronto diretto.
Anche la seconda parte è estremamente dolce, nonostante rimanga quel sottofondo di tristezza dato dal fatto che Finnick non abbia né mai potrà vedere sua figlia, dal fatto che non potrà mai viziarla e non potrà mai portarla a pescare per la prima volta o non saprà che aveva ragione su tutto. Okay, devo smetterla di pensare a queste cose perché altrimenti non la finisco più di pensare ai possibili “e se…”.
Mi piace che tu abbia deciso di optare per far avere loro una femmina invece che un maschio perché con un maschietto sarebbe stato ancora più difficile per Annie, credo che le avrebbe ricordato troppo Finnick, anche se poi nell’originale lei di fatto ha un bambino.
Giuro che di solito non mi faccio prendere così dalle emozioni nello scrivere una recensione – più o meno – ma quella di Fin è una delle morti che mi hanno sconvolta di più e come hai potuto notare non l’ho superata del tutto. Complice è il fatto che tu sia stata molto brava a mantenere fede ai personaggi e abbia combinato bene la parte più dolce e romantica con quella triste e malinconica.
Il tuo stile mi piace molto e anche a livello di grammatica è tutto perfetto. Forse l’unica cosa che cambierei è il carattere che hai usato, ma è davvero il minimo rispetto a tutto il resto.
Sei stata bravissima, complimenti!
Ghillyam |