Recensioni per
I dream you're still here
di DonnieTZ

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/06/16, ore 20:05

Sono quasi contenta di non aver mai recensito questa storia (e fino all'ultima riga me ne domandavo il motivo, poi ho capito che devo essere andata in depressione dopo aver letto l'ultima riga), perché in questo modo ho la possibilità di lasciarti una recensione lo scambio organizzato dal gruppo Efp famiglia: recensioni, consigli e discussioni (e dato che non conosco gli altri fandom su cui scrivi, sarei dovuta andare su Harry Potter e non ero tanto in "mood"). Sono contenta d'averla riletta, anche se è una vera mazzata, soprattutto lo è ascoltando, e giuro per puro caso, in cuffia "I Will Always Love You" di Whitney Houston che mi è arrivata proprio nel momento giusto. Per quanto rirguarda la storia, dunque, io in linea generale non mi figuro John capace di commettere suicidio, ma comprendo le motivazioni che ti hanno spinto a compiere questa scelta, che forse viene ancora più difficile con personagi non propri. E penso davvero che per te non sia stato per niente semplice arrivare a scrivere qualcosa di simile, perché le implicazioni di un gesto del genere, su Sherlock, ce le immaginiamo tutti. Però credo che, in questo senso, sia molto originale perché non sono tante le storie post-Reichenbach incentrate sul dolore di John, che si concludono in questo modo. E di Post-Reichenbach è stato scritto un oceano di roba. Riuscire a essere originali non affatto cosa da poco.

Avrei un appunto di punteggiatura da farti, ma a distanza di due anni mi sembra inutile.

Comunque, sappi che ora dovrò leggermi tonnellate di fluff a causa di questa storia, per compensare.
Alla prossima.
Koa

Nuovo recensore
19/03/15, ore 21:59

Così tanto angst in così poco spazio: qualche frase, uno dei più tristi momenti della serie, uno dei concept più gettonati per un au, e ovviamente la bravura dell'autore. Davvero una fanfic ben scritta, in cui traboccano tutto il dolore e la sofferenza di John.
E quell'ultima frase, che conclude eppur che si affaccia su un'altra storia, tutta sottintesa e altrettanto straziante...
Davvero una bella fic.

SherrySmith

Recensore Veterano
04/03/15, ore 11:18

Recensione premio "A/B/O Omega verse dynamics "

Allora eccomi qui con la prima recensione premio!
Come già avrai compreso... Io sono una Johnlocked quindi saprai quanto sono stata felice di poterne leggere una così bella e come mi abbia fatto soffrire alla fine... Sarebbe bastato un secondo in più :(
La tua flash fiction però è bellissima e le sensazioni di John le senti sulla pelle se le stessi provando...
Davvero bella!
(Recensione modificata il 04/03/2015 - 06:18 pm)

Recensore Master
27/02/15, ore 19:36

Ciao,
ora che sono usciti i risultati del tuo contest posso tornare a commentare questa storia fantastica (farlo prima non mi sembrava giusto).
Da poco ho finito di vedere il telefilm in questione e l'episodio in cui Sherlock si lancia dal palazzo mi ha fatta restare a bocca aperta. Incredula. Poi si è visto che non era morto, ma all'attimo è stato schioccante. Come scioccante è la tua storia.
Il dolore che sente John lo hai comunicato con poche frasi, ma in modo perfetto. Così perfetto che leggendo ho sentito la sua angoscia.
La parte finale è stata una mazzata. Hai ucciso John! Non potevo credere che lo avessi fatto...
Ma il bello delle FF è proprio questo: una volta si scrive una storia a lieto fine, la volta dopo si scrive una tragedia... e poi ancora.
Questa è la volta della tragedia, ma è scritta tanto bene che si può solo farti i complimenti. Sei stata bravissima (nonostante l'omicidio del protagonista).

Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:38

Seconda classificata a pari merito al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 19,8/20 
Stile e lessico: 15/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 64,8/65 
Grammatica e sintassi 
La grammatica e la sintassi sono assolutamente, totalmente perfette, dalla prima all’ultima riga. Non c’è alcuna sbavatura, di nessun genere. Ogni frase è curata nei dettagli, in modo eccellente. 
La punteggiatura è molto, molto buona. Ci sono solo un paio di casi dove non mi convince del tutto (ma si tratta di dettagli di poco conto), e te li segnalo. 
- Realizzare che niente era vero se non il sordo dolore che schiacciava i polmoni impedendogli di respirare Qui la frase è un po’ lunghetta, e disorienta un pochino il lettore per questo. Io la spezzerei, inserendo una virgola dopo “vero” per renderla più scorrevole. 
- Un’alba John, risvegliatosi da uno dei suoi sogni, non riuscì più ad aggrapparsi alla realtà Qui non mi convince del tutto la virgola dopo John: o meglio, è corretta, ma io ne metterei una anche prima di John, per separare “un’alba” e “John”. 
A parte questi minuscoli appunti, la punteggiatura è eccellente. Riesci a gestire i segni di interpunzione con grande, grandissima abilità, dando un bel ritmo alla storia. 
Stile e lessico 
Mi hai uccisa. Forse dovrei aspettare almeno la voce “gradimento” personale per dirtelo, ma non sono riuscita a trattenermi. Mi hai distrutto il cuore. 
E dato che complice di questo massacro dei miei sentimenti è il tuo stile meraviglioso, riesco anche a giustificare la mia disperazione in questa sezione. 
Hai uno stile incredibilmente coinvolgente, incisivo, vivido. Ogni frase porta alla vita una serie di emozioni, immagini e significati travolgenti. Ogni singolo periodo ha una ragione di esistere, uno scopo ben preciso. Non ci sono frasi fuori luogo, non ci sono frasi superflue. Ogni cosa è costruita con grande attenzione e precisione. 
Il tuo stile è estremamente piacevole da leggere, ed eccezionale per l’introspezione drammatica: riesci a rievocare con grandissima naturalezza immagini estremamente vivide nella mente del lettore, rendendo i sentimenti di John concreti, reali.
Il lessico è altrettanto straordinario: hai un vocabolario ampio, vario e ricco, e sai esattamente quale parola usare in ogni singolo momento. Non c’è un solo termine che sia fuori luogo o che potrebbe essere sostituito con un altro. Riesci a raggiungere un equilibrio perfetto fra musicalità ed efficacia, creando una narrazione estremamente ricca ed emozionante. Scrivi in modo “dinamico”, audace, senza avere paura di osare qualche variazione di registro o stile e sapendole sempre dosare alla perfezione. Non esageri mai, né con la ricercatezza né con la chiarezza. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
La frase è stata rispettata al cento percento, in ogni singola riga. C’è tutto, tutto quanto: c’è il significato, c’è la frase, c’è l’atmosfera. Non avresti potuto utilizzarla in modo più completo ed efficace: tutta la storia risulta pervasa dalla frase, ogni riga la richiama. Anche dove la citazione non influenza le riflessioni direttamente, c’è sempre qualche piccolo richiamo, qualche indizio che fa sì che la frase sia parte integrante della storia. Sei riuscita a plasmare il racconto alla perfezione sulla frase, riprendendone ogni sfumatura e rielaborandola in modo del tutto efficace. Sei riuscita addirittura a rispettare il senso letterale della frase mantenendo un livello di originalità altissimo, proprio grazie allo stile e alla profondità delle riflessioni. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Okay, ora posso ribadirlo senza andare OOC da sola (??): questa storia mi ha ucciso, perché ha un livello di profondità, drammaticità e bellezza straordinario. È una storia splendida dal punto di vista della forma e dello stile, e lo è altrettanto per quanto riguarda i contenuti: hai scelto un momento difficile, difficilissimo da trattare. Sei riuscita a renderlo con grande delicatezza, tatto e realismo. Non esageri mai, non rendi mai la storia troppo drammatica o poco realistica: riesci dall’inizio alla fine a rendere il racconto plausibile, seguendo un filo logico assolutamente coerente e utilizzando uno stile di grande impatto. Mi piace come è strutturata la storia: è sviluppata in modo perfettamente chiaro e comprensibile, e il passare dalla situazione generale al momento specifico in cui tutto cambia, in cui John crolla, è geniale: dà carattere e spessore alla storia, dando proprio l’idea di una serie di giornate tutte uguali che culminano con il momento in cui John non regge più, non riesce più a sopportare la solitudine, la noia, il vuoto. 
E il finale. Non il finale per John, proprio il finale finale. È geniale. Geniale, perché assolutamente inaspettato. E rende la storia ancora più drammatica: in una sola riga, sei stata in grado di aggiungere una profondità incredibile al racconto, perché in quella riga finale c’è il dramma del “troppo tardi”, c’è il dramma delle decisioni irreversibili e tragiche su cui non si può tornare, c’è il dramma di Sherlock che dovrà convivere per sempre con la consapevolezza di non aver salvato John, di averlo, di fatto, ucciso. C’è la certezza che le cose sarebbero potute essere differenti, che Sherlock e John avrebbero potuto avere il loro lieto fine, ma Sherlock, per una volta, ha fatto male i calcoli. Non ha capito, o non ha voluto capire, cosa lui significasse per John, e John ha pagato questo errore, questa cecità, con la vita. 
È devastante. E geniale. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
I pensieri di John si susseguono con una naturalezza tale da rendere impossibile al lettore non immedesimarsi: sono riflessioni così profonde, così vere, così oneste da catturare il lettore e proiettarlo direttamente nella mente di John, dalla prima all’ultima riga. 
Non solo i suoi pensieri sono realistici e coerenti: le sue emozioni sono intense, devastanti, e travolgono il lettore. 
Il momento trattato è difficilissimo da rendere, perché c’era il rischio di renderlo troppo drammatico, troppo sentimentale, andando così OOC, o di sacrificare l’impatto emotivo per rendere John IC e far diventare dunque la storia “fredda”: tu hai trovato l’equilibrio perfetto. La storia è sia coinvolgente sia plausibile, perché le riflessioni di John si avvicendano con una precisione ed intensità da portare il lettore esattamente dove tu vuoi che arrivi. Le emozioni che John prova sono così travolgenti da rendere il finale l’unica conclusione possibile. Era un finale rischioso da scegliere, perché il rischio di esagerare in una direzione o nell’altra era fortissimo, ma tu sei stata in grado di strutturare la storia in modo tale che, alla fine, qualunque altra conclusione sarebbe risultata fuori posto. La storia scorre come un fiume in piena, devastante e travolgente, fino ad arrivare all’unico finale possibile: quello che tu stessa hai scelto. La caratterizzazione di John è straordinaria, in ogni gesto, in ogni parola. C’è tutto John, qui, nel modo di muoversi, di pensare, di soffrire. Non solo: c’è un John distrutto, un John che è tutto se stesso anche nel dolore. E questo dolore è straziante, perché viene assimilato dal lettore dall’inizio alla fine grazie al tuo stile incisivo e straordinariamente coinvolgente. 

Recensore Veterano
27/11/14, ore 23:49

Certo che anche te mica ci vai giù lieve con l'angst, minchia. (Non leggerlo come un rimprovero, è solo la parte di me che soffre a parlare, poi passa.) Mi sono sempre chiesta se John non ci abbia pensato, almeno una volta, prima di conoscere Mary. Al suicidio, intendo. Alla fine, cosa gli era rimasto? Di nuovo solo, di nuovo una piatta grigia esistenza con le sue ferite, quelle della guerra e quella fresca, orribile, di aver visto l'unica persona al mondo cui davvero tenesse buttarsi da un palazzone alto così. Persino una persona un filino meno travagliata ci penserebbe, alla pistola nel casetto. Penso che Mycroft non lo avrebbe permesso mai - anche se una piccola parte di me ha ormai questa immagine terribilmente dolorosa di Sherlock che torna e chiede di Johm, e suo fratello deve ammettere di averlo perso di vista, giusto un istante, un errore, e si è ammazzato senza che potesse impedirlo. Oddio, credi che mi odieresti, se questo weekend ti lasciassi un prompt del genere? XD Scleri a parte. Faccio il baco nel bozzolo, avvvolta nella mia shock blanket piena di feels e ti faccio i miei più sinceri complimenti ed auguri per il contest! E grazie della botta di angst, sul serio <3 Bacissimi, Vì (piesse: sono da cell, quindi immagino che il mio schifosissimo touch abbia disseminato di orrori la rece, non farci troppo caso - in parte è colpa mia che ero troppo ubriaca di dolore per mettermi a correggere roba!)

Nuovo recensore
12/11/14, ore 22:29

Ciao!
Oh stai vedendo una fangirl molto arrabbiata. Ho un'ascia in mano lo sai?
No, dai scherzi a parte. Mio fio che tristezza, mi hai fatto scivolare due lacrimucce sulla guancia...
Detto questo mi è piaciuta molta questa storia, con le citazioni in mezzo che ci stanno davvero bene.
Credo che tu abbia un potere nel descrivere le scene, brava, bravissima❤
Anyway questa storia va dritta nelle preferite!
Spero di leggere altro di tuo!
Un beso ( ti dispiacerebbe leggere la mia fic " the latest 24 hours of the great detective? Pleaase)
Franci731

Recensore Master
11/11/14, ore 19:31

Tu hai qualche problema. E se non ce l'hai tu, ce l'ho sicuramente io, dopo aver letto 'sta fic.
Cosa credevi di fare, ammazzare un intero fandom causando un infarto multiplo simultaneo? Complimenti, ci sei riuscita.

Red.