Recensioni per
La pioggia non cessa nemmeno quando è Dio stesso a distanziar le nuvole.
di EvgeniaPsyche Rox
"Non era ancor di là Nesso arrivato..." Così esordisce uno dei canti più belli della Divina Commedia: il XIII. Il suicidio ha sempre affascinato e terrorizzato l'immaginario collettivo per quell'inspiegabilità che conduce un uomo a privarsi arbitrariamente della vita che non gli è stata donata per sua volontà. Interessanti alcune similitudini adottate, per quanto rimango sconcertato dalla volontà di tralasciare l'episodio di Polidoro poichè era possibile operare un confronto tra questi, figlio di Priamo ed Ecuba, ucciso dall'avido Polimestore, e Pier delle Vigne, non più uomo ma albero molto grande e imponente per i meriti amministrativi di cui ha goduto quando ancora aveva la possibilità di comandare mani e piedi. Il logoteta di Federico II è qui presentato come un' anima degna di compassione oscurando, nella solida e apprezzabile struttura narrativa, la spia di colpevolezza che propone il sommo poeta (ben dovrebbe esser la tua man più pia, se state fossimo anime di serpi v.38-39). I piacevoli flashback accompagnano le parole e il sangue pruno di Pier delle Vigne, il quale sembra però più agile nel parlare e meno contorto di quanto non lo sia nell'opera originale, in modo da frantumare, forse consapevolmente, uno dei messaggi fondamentali di Dante: il contocircuito logico, comportato dal suicidio (ingiusto fece me contra me giusto v.72). Mancano la spiegazione del perchè giunga pietà Dante, ossia per la partecipazione dell'idea di uccidersi dopo l'esilio, e il discorso sull'esito di questi dannati dopo il Giudizio Universale. Il progetto, nel complesso, è buono anche se alcuni accorgimenti avrebbero potuto migliorarlo. Rimango dell'idea inoltre che far giungere compassione al lettore dalla condizione di uno spirito incarcerato è uno stile non proriamente dantesco, che si prefigura, in contrasto con ciò che dicono alcuni commentatori, di biasimare il peccato e ricacciarne la mostruosità. |
Ciao, è da tanto che non commento qualche storia. Ti avevo scritto di essermi iscritta a efp solo per commentarti ''cigarettes'' ma visto che già sono qui ho deciso di commentare anche questa tua storia. |
Non ricordo sinceramente se ti ho mai detto che oltre alle tue storie amo anche le tue noti finali... *sorriso da scema stampato sulla faccia* |
Wow che titolo lungo e intenso! Mi ha colpito subito!! |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Non solo mi interesso all' RPF Storico e robe varie (come ti avevo già detto nella recensione della tua fic precedente), ma il tredicesimo canto dell'Inferno è sempre stato il mio preferito; da brava appassionata di storia ho letto molto dell'Imperatore Federico II e conosco bene Pier delle Vigne: spiegando meglio, la coppia di cui hai voluto scrivere è una mia OTP sia nella storia che nella Divina Commedia (sì, ho tanta fantasia e non so come usarla). Tra l'altro, non sono quasi mai su EFP è proprio oggi che girovagavo a casaccio ho trovato questa fanfic ed ero soddisfatissima; proprio per questo l'ho letta con un'attenzione assoluta. |
Uno dei motivi per cui non mi piace la Divina Commedia è perchè è legata alla scuola e io odio la scuola in generale. |
Com'è che improvvisamente stai pubblicando tutte queste storie? Improvviso sprizzo di ispirazione, he Evy? Ma lo sai che a me fa piacere caVa <3 |