Disprezzo le storie che trattano di autolesionismo in modo superficiale (e non è solo il caso di questa storia che, forse, è più profonda di altre che ho letto).
Qui si tratta di raccontare cosa spinge una ragazza a infilzarsi una forbice nel petto, detto molto spartanamente.
Il tutto non è molto approfondito, ma sono scelte stilistiche e non posso obiettare più di tanto.

Posso invece dire qualcosa a proposito delle forbici che penetrano fino a raggiungere il cuore. Perché così è scritto. A dir la verità non mi va di testare personalmente, ma dubito che facendo un po' di pressione sul petto si possa raggiungere il cuore. E che poi, se ci si riesce, si abbia ancora la forza di riempirsi il braccio di tagli.
Non discuto neanche del sangue che cristallizza così alla svelta, non sono un'esperta di queste cose e, ripeto, non ci tengo a provare.

La recensione è positiva, nonostante quello che ho appena detto e nonostante io disprezzi gli scritti che trattano di autolesionismo di qualsiasi tipo.
Ciò non toglie che la storia sia scritta bene, e che io abbia apprezzato il riferimento a "21 guns" dei green day. (Un po' meno i riferimenti a One Direction e Five Seconds of Summer, ma è solo questione di gusti).

Sperando di leggere altri tuoi scritti in futuro (magari un po' meno tragici, eh?),
Iama