Salve...
Eh sì, partecipiamo allo stesso contest, sullo stesso fandom, e ho voluto dare una sbirciatina... Spero non ti dispiaccia.
A me personalmente, non mi è dispiaciuto affatto leggere questa fic- bella forza sì, altrimenti non sarei qui a recensire, ti pare?
Allora, Haymich io lo vedo in un modo tutto mio, sono arrivata a pensare di essermi immaginata un personaggio diverso da quello della Collins.
Questo perché, quando ne parlo con la mia compagna di letture e avventure (?), mi guarda come fossi appena scesa da Marte.
Non lo so perché, ho sempre pensato ci fosse qualcosa di più del vecchio ubriacone vincitore dell'edizione della memoria, ho sempre creduto che dentro quel corpo logorato dal tempo e dal dolore, ci fosse un grande cuore. Un cuore di bambino.
Ecco, questa è la mia inutile premessa per farti capire che espressione avessi quando ho aperto la tua storia.
Detto questo, vorrei provare a darmi un tono serio (mah, io stessa dubito di riuscirci) e dire qualcosa di sensato.
Lo stile è davvero scorrevole, ed è uno dei pregi da me più apprezzati.
Errori, non ne ho notati, almeno nella veloce lettura che ho dato.
La frase, che presumo fosse quella da utilizzare, unisce bene i due diversi momenti della vita del protagonista.
Meravigliosa, la conta del nascondino che si trasforma in quella di Haymich nell'Arena. Geniale.
Direi che si capisce che mi è piaciuta, no? :)
A questo punto rinnovo i complimenti e tolgo il disturbo...
A presto!
Mel |
