Recensioni per
Monster
di Acquamarine_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/01/15, ore 14:25
Cap. 3:

(Non ti liberi di me.)

Bellamy. Oh, Bellamy. Devi sapere che io sono follemente innamorata di lui, delle sue dinamiche, dei suoi modi di fare. E' il mio personaggio preferito in assoluto, credo che si sia capito xD

E, come prima, anche qui hai fatto un ottimo lavoro. Mi hai nuovamente commossa e ho trovato questa lettura molto scorrevole e intensa.

"L'essere costretto a fare qualcosa, non rende meno gravoso il peso della responsabilità: se questo qualcosa è sbagliato, continua ad esserlo, che sia giustificato o meno. La vita non è semplice come si spera, non lo è mai.
Se fai qualcosa di sbagliato, che sia giustificato o meno, sei irrimediabilmente un peccatore. Se continui a farlo sei un pericolo. Se diventa la tua prassi, sei un mostro."


Bellissimo. Davvero, non so cosa dire, perché tu hai già detto tutto. Questa è la pura verità, ed è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da Bellamy. Potrebbe benissimo dirlo nello show e non sembrerebbe per niente strano, quindi complimenti per l'IC. E' complicato, ma tu ci sei riuscita alla grande.

Ho amato il riferimento al suo rapporto con Octavia, che è la cosa più preziosa al mondo per lui, ed è dolcissimo.


"Non era ciò che volevo, ma era ciò che continuavo a fare, una volta dopo l'altra. C'è sempre un'alternativa. Allora perché non riuscivo a vederla? Perché tutto ciò che potevo fare era infierire sul poco di umanità che mi restava per poi crogiolarmi nell'autocommiserazione? Se ero davvero un mostro, perché tutto mi provocava una tale sofferenza? Se non lo ero, perché non cercavo un'altra soluzione?
Se nessuno poteva salvarmi, neanch'io, aveva senso cercare di sopravvivere?
Se non sapevo più chi ero, se avevo perso me stesso, allora ero ancora vivo? Ero ancora qualcuno?
Tutto ciò che sapevo me lo dicevano quelle voci, litanie lontane e leggere, martellanti e confuse. Tutto ciò che sapevo era che ero un assassino – che fossi giustificato o meno –, un pericolo – per me stesso o per gli altri? –, un mostro – ma lo ero irrimediabilmente?"


Ti cito perché non so in che altro modo spiegare l'accuratezza con cui hai affrontato l'analisi di questo personaggio così complicato, perché davvero hai fatto un ottimo lavoro. Avevo le lacrime agli occhi, non scherzo.
Penso che tu sia davvero brava e capace, perché padroneggi la lingua e i personaggi, e questo è qualcosa che non si deve mai abbandonare. Per questo mi raccomando, continua sempre così. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo (che spero di recensire senza tutto questo ritardo) e ti faccio ancora i miei più sinceri e profondi complimenti :)