Recensioni per
Il Rumore dell'acqua.
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/02/16, ore 23:24

Ed eccomi pure qui v.v
Innanzitutto, in un anno hai raddoppiato il numero di storie pubblicate. W.T.F. E Chara si lamentava con me perché ho pubblicato diciotto BonKai. Tsk.
Ma non vaneggiamo, ché non è il caso dopo quello che ho letto.
Gli orrori a cui Peeta, Johanna ed Annie sono stati costretti ad assistere - oltre a quelli che loro stessi hanno subito - sono un punto di domanda molto pressante. Vengono descritti come atroci, ma non ci vengono dati i macabri particolari - per fortuna? -, tu hai scelto di posizionare le loro celle proprio di fronte a due delle vittime, sottintendendo che sono stati torturati lì, e che quindi loro hanno assistito a tutto. Ma proprio tutto. Annie si sarà rifugiata in un angolo ad ascoltare il mare che le portava i sussurri di Finnik - come onestamente avrei fatto anch'io -, ma Peeta e Johanna non ce li vedo a distogliere lo sguardo. E all'inizio pensavo che non fosse così male, nonostante la descrizione del sangue e così via, ma quando hai parlato delle braccia mozzate mi sono venuti i brividi.
Bella la scena in cui Peeta cerca di aggrapparsi ai pensieri vaneggianti di Annie, lasciando intendere che si è arreso a smettere di cercare un senso alla loro prigionia e alle loro torture, nonché alla realtà che gli si para davanti agli occhi.
Peeta ti riesce bene quanto tutto il resto, non farmi ricominciare con il discorso sulle peeppe (sempre più simpy).

Red

Recensore Master
28/03/15, ore 16:10

Oddio. I miei feels distrutti così. Io amo Annie.
Hai descritto così bene le loro paure, la loro prigionia. Annie entra nel tunnel della paura, ma le basta un bisbiglio della voce di Finnick per calmarla e darle speranza.
SPERANZA. Quello di cui ha bisogno, hanno bisogno in quel momento.
Peeta... hai fatto un buon lavoro. Hai saputo descrivere in poche righe il suo dolore.
Ma la parte che ho preferito é quando hai invertito i ruoli.
Annie, la sua fragilità, ha saputo rispondere e sostenere Peeta, portarlo fuori dalle ombre.
Bravissima,
Un abbraccio,
Juliet

Nuovo recensore
07/02/15, ore 19:34

Questa one shot è stupenda. Forse è una delle più belle che abbia mai letto. Annie e Peeta sono caratterizzati benissimo (nonostante di Annie si sappia poco-niente), e in generale ogni parola dà i brividi. Davvero, complimenti, e va dritta tra i preferiti!
Blueeyedgirl <3

Recensore Veterano
25/01/15, ore 11:24

Recensione premio per il concorso "I'd die to be where you are"

Sei bravissima. Te l'ho detto milioni di volte, ma non smetterò mai di dirtelo. Sei bravissima, e sapere che sei riuscita a creare una storia così efficace, così vivida, così emozionante su un personaggio che di solito non tratti ti rende ancora più incredibile.
Perché Peeta è perfetto. Assolutamente perfetto; sembra che tu scriva di lui tutti i giorni, da tanto è accurato. Soprattutto, è impressionante vedere quanto tu riesca a ricreare bene la sua mente in una situazione del genere, quando lui non è più pienamente se stesso, perché la sua mente è già stata avvelenata, contaminata, ma non è ancora stato depistato fino in fondo. E' in un momento di transizione, sospeso a metà fra se stesso e il Peeta di Capitol City, sospeso in quell'equilibrio delicatissimo che minaccia di spezzarsi da un momento all'altro. Tu riesci a ricreare benissimo questa condizione di precarietà, di incertezza, di fragilità. A volte cede a quei ricordi luccicanti che lo rendono crudele, a volte alla gentilezza che è propria della sua indole. MI piace da morire vederlo interagire con Annie, perché mentre parla con lei tutto questo emerge. Si percepisce la sua lotta interiore, la speranza che si sta sgretolando nella sua mente ma ancora non scompare. E il fatto che, nonostante tutto, riesca ancora ad allungare la mano verso Annie per confortarla ed essere comfortato da lei alimenta quella scintilla di speranza, quella stessa scintilla che Annie riesce a trovare nei ricordi del suo mare e che Peeta credeva di aver perso. Mi piacciono moltissimo i riferimenti al passato di entrambi: mi piace Annie che si rifugia nel rumore delle onde dei suoi ricordi, e Peeta che cerca di rifugiarsi in ciò che lo faceva sentire al sicuro - la sua arte - ma senza riuscirci.
L'idea del rumore d'acqua che in realtà significa sangue e tortura ma che viene trasformata in speranza è geniale. Ed Annie è gestita benissimo: mi piace il paragone con una bambina che non vede il dolore nel mondo, nonostante vi sia immersa.

Recensore Veterano
18/01/15, ore 21:46

Ciao cara!
Anche se ho 4 esami in due settimane, sono riuscita a passare. Appena ho letto Peeta mi ci sono buttata a raffica! Ti giuro che mi hai commossa. Alla fine mi é scesa la lacrimuccia. Non é vero quello che si dice, che Annie é debole e pazza. Io credo che dentro di lei ci sia una forza disumana per alzarsi ogni mattina e combattere contro se stessa. Ed in questo momento ha lottato anche per salvare Peeta. Lui stava affogando e lei l'ha tirato fuori. É vero, con Finnick é più forte e felice, ma non é una debole. 
Povero cucciolo! La Collins mi ha uccisa quando ho letto il terzo libro. Torturare il mio caro tesoro! Vergognati Snow! "Peste alla tua famiglia". (Sorry, ho appena finito di vedere uno dei ventimila film di Romeo e Giulietta)
Coooomunqueee... Fantastica!!!!!!!!!! 
Cosa cosa cosa?! Fermarsi?!!! No no no no no! Io voto no! continua pure a scrivere, che io leggo ;)
Bacioni
Vale

Recensore Master
18/01/15, ore 14:36

Hi picco! *.* Ho deciso di fare una pausa da quell'odioso inglese che devo ascoltare e.e (ancora grazie perchè senza la mia english picco sarei ancora a zero e.e) e di correre a recensire questa storia, per due motivi: uno, è la tua cinquantesima storia sul fandom di HG *___________* *spara coriandoli e vency per aria* e due, è la prima storia che non leggo in anteprima, quaindi ero curiosa u.u *le calcia il popò per la scusa assurda che ha usato -rompere le palle e.e- e che non si dice u.u*
Ovviamente, ho divorato la storia in due minuti perchè dovevo leggere subito xD poi, l'ho riletta una seconda volta con calma e pure una terza! Perchè, picco, la storia è bellissima *___* Trovo che l'aver fatto interagire Peeta e Annie sia stato fantastico, hai reso il tutto molto "reale" e li hai caratterizzati alla perfezione. Poi sai che adoro i missing moments, mi sembra di poter arricchiare la storia con tutte queste parti in sospeso *.*
Passo a dire qualcosa sui due protagonisti u.u
Annie è sempre fragile, ma capace di alienarsi da ciò che la circonda, rifugiandosi nel suo mondo: questo in qualche modo la "salva", le permette di avere uno scudo tra la realtà e la sua fantasia. Peeta invece non ha nulla con cui difendersi, non riesce a trovare un appiglio, e le poche volte che cerca di scappare dalla realtà cade preda delle "voci" che gli stanno facendo il lavaggio del cervello. Lui è più forte di Annie e per questo va spezzato in maniera più brutale: distorcendo i suoi ricordi, dando a Katniss la colpa della sua situazione attuale.
Il finale è stato emozionante, perchè com porta un capovolgimento dei due ruoli: adesso è Annie a tendere una mano a Peeta, a cercare di confortarlo e tenerlo lontano dai ricordi depistati; e Peeta diventa fragile e insicuro, costretto a brancolare tra le sofferenze reali e quelle della sua mente. Ho adorato proprio la parola in chiusura, quella speranza, che è un po' l'appiglio per entrambi lì dentro: sperare che qualcuno li salvi, se non riescono a farlo da soli.
Insomma picco, questa storia è magnifica, adattissima a celebrare il traguardo delle cinquanta ff *___* Sono tanto fiera di te e non vedo l'ora di vederti tagliare il traguardo delle cento! Perchè dovrai scrivere altre storie e questo è un ordine u.u
Ora la smetto di blaterare e torno ai listening cattivi >.< 
Presto recupererò anche le tue altre storie che necessitano di una polpetta, promesso <3 Per ora beccati questa mini polpettina e una spupazzata!
Alla prossima <3

bacioni,Giraffetta

 

Nuovo recensore
16/01/15, ore 15:18

Peeta e Annie *_* okay, contegno. Speravo che prima o poi ti decidessi a scrivere di una loro interazione, specie durante la prigionia e questo era quello che volevo/speravo. Dunque Peeta secondo me sarebbe difficilissimo da indagare come personaggio per chiunque, è molto complesso, c'è sempre qualcosa di non detto, almeno per me, e sarebbe troppo banale fermarsi alla sua immagine di ragazzo buono o innamorato. Ammetto, e sarò una delle poche, di aver amato la svolta del depistaggio nei libri perché lascia spazio all'immaginazione e permette di indagare la psiche cosa che ha sempre un certo fascino.

Annie, be è Annie. Lei è per me il personaggio più sottovalutato, interesante e affascinante di tutta la saga. La adoro, in ogni suo aspetto e credo sia una figura sulla quale si possono scrivere cose interessantissime forse anche per il poco di lei che è stato scritto dall'autrice. In un certo senso lei è per me quello che per te è Gale, quindi ci tengo particolarmente. Ho amato il tema dell'acqua, e il modo in cui l'hai sviluppato e poi anche l'immagine di questa illusoria coperta sbrandellata a mo di protezione per la sua fragilità... originale e azzeccata.
Ora finisco giuro, solo una cosa: Brava!
 
ARIA

Recensore Master
16/01/15, ore 14:25

Ti lascerò una recensione un po' meh, probabilmente, ma ero ispirata: la tua cinquantesima storia va recensita subito v.v
Dicevo, la recensione sarà un po' meh perché Peeta non mi piace affatto, e neanche Annie mi fa impazzire (una unpopular opinion dietro l'altra, insomma). Considerando che anche tu non vai proprio pazza per Peeta, o per lo meno non vai pazza per Peeta con Katniss, questa storia ti fa proprio onore, perché sei rimasta innegabilmente IC in ogni momento. Credo che l'inizio del depistaggio non sia una cosa facile da rendere, soprattutto se poi ci si mette in mezzo dell'Everlark e chi lo scrive shippa Everthorne (xD), ma come al solito sai quel che fai e hai alternato pensieri contrastanti in modo davvero molto logico e naturale.
Mi piace anche il ruolo di Annie (anche se all'inizio pensavo che l'acqua fosse ricollegata a Johanna), che con la sua teoria è d'aiuto a Peeta. Certo, la cosa durerà poco perché sappiamo com'è andata, ma molto probabilmente Peeta ha tentato di resistere al depistaggio e ciò che hai scritto è un tentativo molto plausibile. Magari anche probabile.
Avrei preferito che la cinquantesima storia fosse più feelsosa (ogni riferimento a Gale è puramente casuale), ma va benissimo così. Considerando che quell'iniziativa sta dando un sacco di spunti al tuo cervellino e ti sta spingendo anche a esplorare cose diverse dal tuo solito, me è contenta :3
Fai pausa per un po' adesso... e scusa per la recensione brutta xD Coccole! ♥