Ciao Mamie,
Ho trovato e letto questa tua storia questa mattina, attirata dall'interessantissima introduzione, e la lettura è stata interessante proprio come prometteva il momento da te scelto per ambientarla!
Tantissimi complimenti per la tua scelta di intrecciare tre momenti importantissimi e tragici della vita di Thranduil, unendoli tra loro col filo conduttore della guerra non voluta e riconducendoli al conclusivo momento di speranza, anche se resta una speranza purtroppo amara.
Nonostante la lunghezza del libro de il Signore degli Anelli, c'è comunque una parte della Guerra dell'Anello che conosciamo solo in parte, e non può non incuriosire....
Ecco perché trovare quella parte come "protagonista" nella tua Oneshot mi ha subito incuriosita: penso che tu sia riuscita a raccogliere in poche ma intensissime righe tutta la devastazione e la morte che la guerra ha portato anche nel regno di Thranduil. Il modo in cui Thranduil si costringe a guardare la sua foresta ferita e i suoi guerrieri morti è straziante: il re desidererebbe seguire ancora una volta il suo rifiuto della guerra e non guardare, non pensare, ma ormai non può più da tempo. La sua posizione lo costringe a raccogliere ancora una volta le forze e guardare ciò che è accaduto per iniziare a ricostruire.
Significative in questo senso anche le due figure che interagiscono con lui: il guerriero ansioso per la salute del suo re e pronto a raccogliere notizie, e la silenziosa comparsa di Galion, che con il suo silenzio sembra rispettare e anche rispecchiare i sentimenti di Thranduil.
Il salto temporale al ricordo della Battaglia dell'Ultima Alleanza sembra proprio guidato dalla tristezza e dalla stanchezza di Thranduil, come se non potesse non tornare alla guerra che lo ha portato a dover sostenere sulle proprie spalle tutto il peso delle guerre della terza era, fino alla fine dell'era stessa.
Hai descritto la scena della fine della battaglia in maniera perfetta, caratterizzando con pochi ma significativi tratti tutti i signori degli elfi che a quella guerra hanno partecipato e sono sopravvissuti, tutti costretti a fare i conti con ciò che la guerra si è lasciata dietro e soprattutto tutti segnati
dalla morte di quattro re che si lasciano dietro eredi che non hanno mai desiderato regnare.
Tutti i personaggi sono caratterizzati alla perfezione: Elrond già saggio, ma ancora senza quell'aura di esperienza che avrà alla fine della terza era, Thranduil disperato, ansioso di lasciarsi alle spalle tutto ciò che ha visto in quella guerra, desideroso di portare se stesso e il suo popolo lontano dalla morte, lontano dall'ombra, anche se questo dovesse significare abbandonare le loro stesse case.
E infine Cirdan: il modo in cui cerca di calmare Thranduil per convincerlo ariposarsi un po' mi ha commossa....
In quanto più anziano di Elrond e Thranduil, mi è sembrato assolutamente naturale che Cirdan desideri in qualche modo non solo consigliarli, ma anche prendersi cura di loro, almeno in quel frangente.
Stupenda anche la scena finale:
ho trovato giusta la licenza che ti sei presa nel inserire anche Galadriel nella scena della purificazione del bosco (Tanto lo sappiamo che quella donna è dappertutto come il prezzemolo XD).
La benedizione della dama per risanare la foresta, semplice e musicale come tutte le frasi in elfico, con il contrasto del silenzio di Celeborn e Thranduil, ha dato un'atmosfera davvero particolare alla scena: hanno finito per prevalere le immagini, i colori e i suoni della natura, che hanno circondato i tre elfi come per confermare che la guarigione è avvenuta, e che il verde e la speranza sono ritornati.
Ma, come ho detto all'inizio, è una speranza resa dolceamara da quella sensazione che provano i tre elfi: ormai il mondo che conoscevano non esiste più. Possono provare curarlo, ma i segni delle ferite rimarranno sia nel mondo sia in loro.
Penso renda perfettamente ciò che devono sentire gli elfi nel vedere il mondo che continua a cambiare, sapendo che non potranno fare altro che continuare a guardarlo, visto che sono legati ad esso fino alla fine del mondo stesso.
E a rendere ancora più amara la scena arriva il profumo del mare.
Bellissimo il modo in cui descrivi il sorriso di Galadriel: felice di ritornare a casa ma allo stesso tempo triste di dover lasciare la Terra di Mezzo in cui ha vissuto e fatto così tanto.
Ciò che prova Thranduil invece rimane ancora un suo dubbio, forse quasi una paura.
Tantissimi complimenti, Mamie, per la cura che hai messo nello scrivere questa breve ma intensissima Oneshot, per i tanti interessantissimi dettagli che hai inserito e per la tua grande conoscenza del mondo di Tolkien!
Spero davvero di rileggerti presto su questo fandom!
Tyelemmaiwe |