Recensioni per
Omoide (Memorie) II
di Rucci
Ultimamente mi manca il tempo per leggere le fanfic e per commentarle... ma sono contenta di questo prosieguo. Omoide mi era piaciuta molto e questa seconda raccolta non ne è da meno. 100 parole piene di significato: univoco come il titolo di ogni capitolo stesso... e la cosa eccezionale che ogni singola parola esprime quel significato. Bravissima. Ho apprezzato in particolare la fierezza di Marin e la struggente solitudine di Shun Rei. Ancora brava! |
Non sono solita esagerare nei miei commenti, cerco davvero di essere il più obiettiva possibile (e di scrivere ciò che penso sinceramente) e confermo tutto ciò che ho avuto modo di affermare nei commenti precedenti. Queste piccole drabble hanno una intensità ma allo stesso tempo una immediatezza, una così totale mancanza di artificiosità e concettosità (rischi in cui spesso incorrono coloro che si dedicano alle drabble) che meritano proprio parole di elogio. -Ma lontano si lottava. Lontano, forse, si moriva-: mi sono piaciute particolarmente queste due brevi frasi poste a concludere il tutto. -Come se-, -ma-, -forse- con le immagini precedenti quali il sole, la terra, le braccia che sollevano dei pesi creano un contrappunto reso molto, molto bene, così come ben reso è il contrasto tra l' atto del sollevare è quello del chinarsi: come se il non poter fare altro che tendere verso la terra fosse la conseguenza del peso della solitudine, del dubbio e della paura. |
Povera Shunrei. La sua vita è davvero dura, alla fine: è la vita di chi aspetta senza tregua, forse in eterno. Sempre sospesa, sempre con la paura nel cuore...e con la speranza. Splendente come il sole. Grazie per questo delizioso quadro. çOç |
belli!! *__* in effetti shunrei è davvero un personaggio molto tenero! che carini! |
Wow...è dolcissima, e struggente. Shunrei mi è sempre piaciuta come personaggio, l'incarnazione della pazienza che aspetta in silenzio, lottando dentro per avere la forza di resistere all'angoscia dell'attesa. In questa drabble è lei, che l'aria tersa cerca di non sentirla, per non pensare. Bravissima, come sempre. Hai tutta la mia ammirazione!:)! |
A me Shunrei ha sempre fatto una tenerezza abissale. Cento parole e tu le hai usate tutte a meraviglia per descrivere lei, il suo essere sola e il suo essere fragile davanti alla terra e alla lontananza. Il suo lavorare perchè non c'è altro nella Cina di Shun Rei se non quello e l'intimità familiare con un vecchio Maestro che parla poco e si muove ancora meno e con un giovane che va lontano e forse combatte e forse muore. Shiryu si impone come il guerriero che non rinuncia al dovere per i piaceri personali e parte e va. Bravissima, tesoro. é__è Qui è tutto così verde çOç <3 *abbraccia* |