Ciao!
So che non è la prima volta che ti dico sul fatto dell'impaginazione e quindi non mi ripeto, ma il tipo di scrittura, per quanto riguarda l'estetica e il gusto personale, non mi colpiscono particolarmente. Non si giudica un libro da una copertina, lo so, ma l'estetica per una storia è davvero importante. Ma ripeto, questo è un parere mio, che non influirà minimamente sulla valutazione.
Un'altra cosa che non mi piace particolarmente è che per i dialoghi usi le virgolette (""). Non li ho mai sopportati e infatti anche io, quando ho avuto questo "odio" verso le virgolette le ho cambiate. Ma anche ciò fa parte di un gusto soggettivo.
Mattia grido: “Cerchiamo la tua tessera! Cane di un fascista!” “Non ce l'ho, la tessera!” ululò Mario, mentre un secondo colpo lo prendeva all'altezza del petto.
Il verbo manca dell'accento.
Oltre a questo non ho trovato nessun altro errore di distrazione o grammaticale, la storia è scorrevole e si legge molto bene, quindi... Su questo punto non ho niente da dire.
Ammetto che mi è piaciuto particolarmente, soprattutto verso il finale che... wow, non me lo sarei mai aspettata! Cioè, avevo immaginato che la tessera ce l'avesse avuta la bambina, ma mai avrei pensato che la madre l'aveva cucita nel pigiama. E' vero, sì, una moglie serve sempre in questi casi, soprattutto se sa cucire.
E' una storia molto bella, mi ha resa triste, dico la verità. Mi ha resa triste perchè una bambina di nemmeno dieci anni deve vedere queste cose davvero oscene, una guerra, una casa sottosopra, quando invece devono avere una bella infanzia... Se penso che queste cose sono successe per davvero mi viene lo schifo. La razza umana è fin troppo ignorante.
Un bacio,
Love_Somebody
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