Recensioni per
Il sogno di Bombur
di mamie

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/12/15, ore 10:56

Che squisità rarità trovare una fic dedicata ai VERI nani de Lo Hobbit, ossia quelli di Tolkien ^^.
Povero Bombur, non ho mai avuto molta simpatia per lui (sono una brutta persona, ma ogni volta che lo sentivo lamentarsi perchè doveva sempre venire per ultimo o robe simili, mi dicevo: 'caro mio, ha ragione Thorin: in parte è colpa tua'), ma non può che fare tenerezza vedere questo confronto tra la sua versione attuale e quella passata che emerge nei ricordi. Ricordi che immagino non tormentino solo lui ma anche tutti i sopravvissuti membri della Compagnia di Scudodiquercia... ricordi di un passato lontano, periglioso ma a suo modo bellissimo, perchè ricco di avventure vissute con quella che era diventata ormai una famiglia. E della quale si sente inevitabilmente la mancanza, come pure della gioventù, dei momenti di gloria.
Un racconti godibilissimo e simpatico, e il tuo stile è sempre una meraviglia :D
complimenti Mamie, alla prossima!
buona continuazione, e in bocca al lupo per tutto,
un abbraccio,

Benni

Recensore Master
07/02/15, ore 17:14

Appena ho letto l'introduzione a questa storia la mia reazione è stata tipo "awww". E, quindi, chiaramente, l'ho letta XD
Che dire, era proprio come mi aspettavo, forse anche meglio!
Mi hai fatto venire fame, su questo non ci sono dubbi XD A ogni pietanza nominata mi sentivo sempre più Bombur (il che equivale a dire anche grassa come lui XD). È una bella scena, sembra quasi scritta di pugno da Tolkien in persona u.u
Mi piace come hai reso il tutto, anche se in (relativamente) poche parole u.u
Complimenti per l'idea, davvero u.u

Recensore Veterano
07/02/15, ore 16:40

ciao Mamie! :D

è un piacere vederti alla ribalta con un'altra bella storia, tanto più una sul libro dello Hobbit, in mezzo a un mare di fan fiction sui film. u_u

ammetto che Bombur mi ha sempre fatta sorridere, visto che nel libro lui si presta a tanti siparietti comici ed è praticamente poco più che "il nano grasso". ma qui sei riuscita a dargli una sorta di simpatica dignità. mi riferisco a "meno si muoveva, e più pensava". non si può non provare un'infinita tenerezza per questo vecchio, grasso nano, che viene preso in giro neanche troppo di nascosto dai suoi nipoti, che trova consolazione nei sogni di vecchie avventure (culinarie ovviamente! XD)

bellissima la descrizione che fai del banchetto degli elfi! è sempre stata la mia scena preferita dello Hobbit (sapessi quanto mi sono arrabbiata nel film, vedendo che l'avevano levata per far posto a delle cacchiate assolute ... -_-) c'è un' atmosfera molto "fatata", magica e incantata, che sembra quasi di vedere gli elfi che banchettano e suonano (l'accenno agli strumenti musicali mi è piaciuto tantissimo). e Thranduil poi! è esattamente come il Thranduil di Tolkien, una creatura uscita dalle antiche storie di Faery. non prova odio o malevolenza nei confronti del povero nano, ma è sospettoso e poco accondiscendente.
quanto alla descrizione del banchetto, sappi che quando ho letto questa storia stamattina mi hai fatto venir fame XD un autentico banchetto principesco che si addice perfettamente a Thranduil, e wow, che portate! sembra tutto squisito.
grazie mille per questo bel racconto, avevo proprio bisogno di qualcuno che portasse alla ribalta le vecchie atmosfere tolkieniane di Lo Hobbit, ahimé fin troppo surclassate dal movieverse!
un bacio,

Feanoriel

Recensore Master
07/02/15, ore 16:17

Sai che questo ritratto di Bombur è tragicamente malinconico?
La storia in sé è leggera, delicata, una parentesi che ha la stessa consistenza del sogno a cui si abbandona il nano, ma c'è qualcosa nel modo in cui è stata scritta, nell'uso delle parole, che mi ha punto il cuore. 
Non è una grande tragedia e neppure una piscina di angst, ma Bombur sogna e quando lo fa è quasi tenero, un'illusione un po' vera, un po' destinata a sciogliersi alle prime luci della veglia. 
Tolkien ha sempre avuto l'abitudine di descrivere molto minuziosamente i banchetti (una caratteristica che Martin ha ripreso pari pari, per esempio) e mi piace che tu abbia mantenuto questa caratteristica visto l'argomento e lo sfondo della storia, per cui complimenti! 
Al solito, una piccola delizia. 

*caffè bollente? Con questa neve...* ♥♥♥♥♥♥♥♥♥

Recensore Master
07/02/15, ore 11:20

Oh, grazie... Grazie per avermi fatto leggere una bella fanfiction su Lo Hobbit.
Una storia basata sul libro e non sui film, una storia semplice e, proprio per questo, davvero simpatica.
Se penso a Bombur, in genere, l'unica cosa che mi viene in mente è: "oh, quello grasso". Con questa storia, invece, trovo tu gli abbia conferito una sorta di dignità, vederlo così sopraffatto dai ricordi mi ha fatto davvero un'infinita tenerezza (ed è raro che io provi un sentimento simile per un Nano, sappilo XD).
E' splendido vedere come il cibo sia, per Bombur, veicolo di antichi ricordi, di sogni ormai lontani e smarriti nel tempo. C'è qualcosa di poetico e commovente, in questa storia, che mi ha davvero catturato il cuore.
Ah, e vogliamo parlare del banchetto? Hai descritto tutto in maniera impeccabile, suggestiva, fiabesca e realistica a un tempo... Semplicemente perfetta!
Mi è piaciuto lo sguardo di Thranduil visto attraverso gli occhi di Bombur... Uno sguardo autoritario, ma in un certo senso benevolo (anche se non certo nei confronti dei Nani XD). Ecco, è così che anch'io l'ho sempre visto, e mi piace che tu ti sia soffermata su questo dettaglio!
Quanto al cibo, poi... Anch'io mi soffermo spesso a immaginare cosa potrebbero mangiare gli Eldar nei loro banchetti, e la tua visione direi che mi piace proprio. In troppe storie ho visto gli Elfi nutrirsi in maniera parca e, cosa peggiore, esclusivamente di vegetali... Cosa assolutamente non in linea con i costumi di questo popolo, secondo me! Gli Elfi, e i Silvani più che mai, sono cacciatori... Non dimentichiamolo!
Complimenti per l'immensa cura che hai avuto nel "portare in tavola" il banchetto reale, sappi che mi hai fatto venir seriamente fame... E che se volessi fornirmi le ricette (che nelle mie mani diventeranno qualcosa di disastroso) ne sarò felice!
Solo, perdona l'ignoranza.... Cosa sono le "lazzeruole"? Sinceramente non ne ho la minima idea!
Perdonami, credo di averti lasciato una recensione abbastanza sconclusionata. Mi limito a farti tantissimi complimenti: questo lavoro mi ha davvero colpita!

Melianar

Recensore Veterano
07/02/15, ore 10:11

E rieccoti prima di quanto credessi! Sono contentissima che tu sia tornata a scrivere da queste parti, wiii~!

Non c'è dubbio che hai scelto di descrivere un momento originale (e che, in fondo in fondo, ho sempre voluto vedere). E ho adorato che tu ti sia ispirata a un banchetto rinascimentale per quello degli Elfi Silvani, mi sembra così… adeguato alla sensazione che dà la loro vita di palazzo nel libro – ed è probabile che io sia anche influenzata da alcune illustrazioni di una versione tedesca de Lo Hobbit (se non ricordo male).

Passando al racconto vero e proprio, non posso che complimentarmi per la descrizione di Bombur che, sarà per colpa dei film o della stazza così sottolineata anche dalle battutacce dei Nani nel libro, è sempre sembrato più una macchietta che un personaggio “a tutto tondo”. In questa breve scena oltre ai ricordi del banchetto degli Elfi, si coglie una certa mestizia in lui che non ha potuto che intenerirmi. Anche la menzione al suo peso e alla sua età che non gli permettono più di muoversi non mi fa ridere, come di sicuro fa ridere i suoi nipoti, ma è solo tanto triste e… amaro? 

Trovo interessante che in questo momento triste, mentre la sua famiglia è al tavolo a mangiare e lui un po’ in disparte, lui ricordi il banchetto che ha sognato (o vissuto davvero? non ho mai ben capito) dopo la caduta nel fiume incantato. 
L’atmosfera del banchetto è fatata, contrasta con la foresta che la circonda, eppure sento che il banchetto non è del tutto intonso dalla corruzione della foresta. Ma sarà anche che il periodo storico a cui si rifà il banchetto non è rose e fiori, nella mia mente, ecco :P
Ho adorato la descrizione del cibo, nonostante non sia una buona forchetta (mi ha fatto anche pensare alle descrizioni che fa George R. R. Martin del cibo nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ci fosse stato un cigno arrosto avrei potuto immaginare i Lannister ospiti di Thranduil :°D), e del banchetto in sé, con Elfi che gironzolano tranquilli e rilassati, o che siedono o suonano. Sei davvero riuscita a rendere il banchetto con poche pennellate ben messe!

E poi, Thranduil. È solo un accenno a lui, ma il mio cuoricino ha fatto doki doki come d’abitudine e non ho potuto che adorare i gesti lenti, misurati con cui Thranduil si accorge di Bombur e fa per chiamare le guardie *____* ♥

Quasi dimenticavo, ma questa è una considerazione un po’ così: il banchetto degli Elfi “sognato” da Bombur mi ha sempre fatto pensare al cibo fatato e come sia sconsigliato mangiare qualsiasi dentro Faery. Di certo, il sogno di Bombur sembra un piccolo viaggio in Faery (e la tua descrizione è in perfetta linea con questo) e mi chiedo: se Bombur avesse assaggiato qualcosa di quel banchetto, sarebbe rimasto imprigionato in quel sogno e non si sarebbe più risvegliato?

Con questo interrogativo, passo e chiudo.

A risentirci :*

Kan