Recensioni per
Wait for me
di iceofglass

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
12/04/15, ore 19:10
Cap. 1:

Non so davvero come recensirla, sai? :)
È il mio genere? No. Non ho mai letto niente in questa sezione, anche se non saprei esattamente dire il perché.
Sei andato a scegliere un tema difficilissimo. Si rischia di cadere nello scontato, nell'ipocrisia, nell'inutile descrizione di scene violente fatte male e nel patriottismo improbabile dei soldati. Tu, in questo prologo, te la sei cavata bene.
Wyatt è un soldato. Sorridere per un soprannome come quello potrebbe sembrare molto macabro, ma lui è un soldato. Era pronto ad affrontare la guerra quando si è arruolato, anche se credo che certe cose non te le puoi nemmeno immaginare, indipendentemente da quanto bene ti vengano raccontate. A questo proposito, devo farti i complimenti per l'introspezione di Wyatt. Ci si riesce a immedesimare, anche in un contesto così difficile.
"Un colpo in testa e tutto sarebbe finito, bastava non sbagliare. L'adrenalina nelle vene, emozione che ti pervade in ogni minimo muscolo fino a contrarsi in un piacere indescrivibile, inimmaginabile. Era questa la guerra? Sì. Era soddisfazione, piacere. E questo, a Wyatt, faceva paura. La guerra non era amore, non era pace, non era una stretta di mano; ma sangue, morte, odio, disgusto." È una frase forte, che non può non suscitare qualcosa e/o fare sì che chi legge si fermi un momento a pensare. L'ho apprezzato davvero, questo tuo modo di scrivere, quindi ancora complimenti.
La long promette molto bene, davvero :)
Non ho visto American Sniper, ma mi hai fatto venire voglia di farlo!
Alla prossima,
madelifje

Recensore Veterano
09/04/15, ore 22:05
Cap. 1:

Ciao!
All'inizio mi sono un po' spaventata, dico la verità, perché è un genere che mi appartiene: leggendo, però, ed entrando nel protagonista (perché è questo che si riesce a fare: gli si entra già dentro!) ho scoperto il tuo approccio all'argomento, e ovviamente l'ho apprezzato.
La scelta del soprannome era talmente macabra da far sorridere per l'assurdità della cosa (ed è positivo anche questo)... e in realtà c'è poco da dire, o meglio, io personalmente non ho molto da dire quanto una storia mi piace, soprattutto se è scritta bene.

Dunque ti saluto, e sappi che grazie a te potrei darmi a questo genere finora ignorato!

A presto :)

Recensore Veterano
09/03/15, ore 10:37
Cap. 1:

Non ho parole per descrivere questo capitolo e questa long, sperando che tu possa aggiornare presto e continuare a far sognare i tuoi lettori sugli aspetti, la negatività, della guerra.
è un capitolo davvero sofisticato, leggero, che non si direbbe per niente con un tema come questo, ma tu sei riuscito ad alleggerirlo, facendolo sembrare reale, al contrario di coloro che cercano un lessico più complicato per appensantire e far vedere quanto ne sanno. Mi infastidiscono queste persone.
invece tu sei stato semplice, essenziale, ed è davvero meraviglioso che tu ti sia soffermato a parlare su un tema così delicato come la guerra, un soldato destinato a combattere, ad uccidere, a fare la cosa più peccaminevole del mondo.
American Sniper l'ho visto, non ho trovato nessun tipo di ispirazione a riguardo, a parte la cosa del cecchino e la Leggenda, quindi è tutto davvero cambiato ed anche questo apprezzo: che non sia fortemente attaccato alla trama originale ma che sia proprio un'originale rifatta con i propri pensieri e le proprie forze.
Quindi ti faccio i. Iei complimenti, seguirò gli aggiornamenti della storia aspettando presto un seguito di questo prologo che ho trovato assolutamente perfetto sotto ogni aspetto, sia descrittivo che introspettivo.
 

Recensore Junior
08/03/15, ore 03:11
Cap. 1:

E ovviamente che storia devo recensire? Una di genere drammatico e con avvertimenti contenuti forti e violenza. I traumi.

In un primo momento ho temuto che la storia fosse in seconda persona - quanto odio le storie raccontate così! - ma mi sono rasserenata con la riga successiva: spiccava il fatto che fosse in terza.
Ad ogni modo... la guerra è marrone. Marroni sono le trincee, il sangue mischiatosi alla terra, le divise, il terreno... tutto. E il marrone, da colore caldo, diventa assolutamente freddo e insopportabile. Anche la neve, quando si posa sul suolo e si mischia al fango, diventa di un bruno fastidioso. Ecco, in un primo momento non ci avevo pensato, al fatto che i fiocchi si fossero mescolati alla terra, e quindi pensavo si trattasse di un errore. Ma invece...
Non so quanto un giubbotto antiproiettile possa fare, in guerra. Basta un piede su una mina e finisce tutto. Certo, a vederla così si potrebbe anche dire "Non mettere mai la cintura perché potresti perdere la vita in un incidente comunque", ma sento che è diverso... è difficile da spiegare... forse perché Wyatt (come si legge? cwc) sembra voler morire pur di mollare tutto. O almeno, questa è l'impressione che ha dato a me.
Leggenda.
Beh, non sono molto fantasiosi, uh?
E non credo che Wyatt sia umile perché quel soprannome lo fa sorridere, ma perché, quando uccidi qualcuno, non puoi considerarti un eroe, indipendentemente da chi uccidi. Probabilmente non riusciamo nemmeno a immaginare un quarto del dolore e dello shock che provano i soldati quando uccidono il primo uomo, ma c'è quel quarto che forse riusciamo a comprendere.

In sintesi, buon inizio per una storia, ma non so se riuscirò a recensire anche i prossimi capitoli: adoro le storie drammatiche, ma in questo periodo potrebbero farmi sentire davvero male.

Keep living, keep smiling, keep bleeding, KEEP RUNNING
Myrtale

Recensore Veterano
28/02/15, ore 14:31
Cap. 1:

eccomi!
mi piace come storia, anche se so che posso affermare ben poco dato che hai scritto solo questo prologo. scrivi davvero bene, cogli soprattutto l'aspetto psicologico ed è un'ottima cosa. bravissima, continua così! :)
-manu

Recensore Master
28/02/15, ore 12:37
Cap. 1:

L guerra é un dramma a tutte le ore del giorno. Morte. Esplosioni. Dolore . É un vortice di emozioni forti che ci spinge a volte a non pensarci, ma la realtà é qualcosa di diverso dove ci sono persone che si sacrificano x il loro ideale. La guerra é distruzione e libertà x coloro che sognano la speranza di un futuro diverso. opera complessa di emozioni ma sintetizzata da piccole parole che danno uno squarcio alla realtà che ormai ci ha contagiato.
Heart

Recensore Master
25/02/15, ore 21:46
Cap. 1:

Un bel respiro profondo. 
Inizio dicendo che hai uno stile lineare, diretto, preciso e questo mi piace, ma soprattutto è perfetto per questa storia. Non ho trovato imprecisioni, nè sintattiche, nè grammaticali o di consecutio. Bravo, fa sempre piacere leggere una storia così ben strutturata.
Ora, arriviamo alla trama.
Ho pensato immediatamente ad Amerian Sniper. Ho amato quel film, meglio non avrebbe saputo mostrare la guerra. Sappi, che tu hai saputo renderla benissimo con le tue parole. Non è un tema facile, anzi. Te ne dò atto. Sentitissimi complimenti.
Personalmente, quando hai detto: "La guerra è quell'atto di vandalismo e terrorismo che ti fa storcere il naso" ti stavo per "odiare" dal tanto che era vera e l'hai saputo rendere bene!
Hai delineato tutto benissimo e hai inserito i pensieri, le descrizioni, le paure... in maniera egregia.
Bravo!
A presto,
Juliet

Recensore Veterano
24/02/15, ore 10:22
Cap. 1:

 Mi hanno positivamente colpito le riflessioni del protagonista sulla guerra, perchè sono molto realiste e condivisibili.
 Il senso di paura, quasi di smarrimento, ricalca molto bene il sentire comune di molti soldati dal tempo degli antichi ad oggi.
 Anche se l'ispirazione data da American Sniper un po' si sente, devo ammettere che questa storia e il suo protagonista sono originali e catturano l'attenzione, facendo quasi dimenticare 'l'originale'.
 Lo stile diretto e abbastanza lineare è perfetto per questo genere e per il protagonista. Trovo che un modo di scrivere troppo ricercato avrebbe leso la resa finale della narrazione.
 Inoltre, non essendoci errori nè di grammatica nè di sintassi, la lettura è molto scorrevole e piacevole.
 Diciamo che scrivere di una guerra a noi lontana e vicina allo stesso tempo è una scelta abbastanza coraggiosa, e questo è un punto a tuo favore. Inserirci poi un protagonista in cui ci si può rivedere facilmente non fa altro che migliorare ulteriormente il tutto. Insomma, se ancora non si è capito, Wyatt è la cosa che mi è piaciuta di più di tutta la storia!
 Bene, non so che altro dire per farti capire che per me questa storia è sopra la media!
 Ottimo lavoro!
 Alla prossima!

Recensore Veterano
17/02/15, ore 00:17
Cap. 1:

Uau.

Sono impressionata dal tuo modo di scrivere, e dalla fluidità del testo.

Il personaggio è già abbastanza delineato, in questo capitolo molto introspettivo. Non succede granché, eppure ci sono delle basi solide per il futuro.
Una guerra, più di una, e un cecchino pronto a tutto. Mi domando, vuole davvero tornare a casa?
Perché dopo una vita così, tornare a pagare le bollette e falciare il prato non dev'essere facile.

Ok, I'm hooked. Seguirò questa storia volentieri.

Ps: ho visto solo il trailer di American Sniper, mi è piaciuta la citazione.
Pps: banner interessante. Te lo sei fatto tu?

clizia

Recensore Master
16/02/15, ore 17:38
Cap. 1:

Ma la guerra non piace a nessuno. La guerra è quell'atto di vandalismo e terrorismo che ti fa storcere il naso; è l'odore del sangue al mattino, pane e acqua ogni giorno, freddo pungente, paura di qualche agguato, paura della morte. Lottare per la Patria voleva dire anche provare il terrore di un'eventuale sconfitta. 
Mi sento di quotare questo pezzo perché è quello che preferisco della tua storia, ma in generale questa tua nuova long sarebbe tutta da quotare. Ci hai presentato un personaggio reale, credibilissimo, molto umano. Ottima introspezione, anche se siamo solo all'inizio. Wyatt è già un personaggio che sa farsi amare. Non vedo l'ora di saperne di più sul suo conto. 
Pure lo scenario è descritto bene. Non troppe descrizioni, il giusto e con poche frasi ci permetti di vedere tutto. Sai scegliere le parole giuste quindi non hai bisogno di usarne tante per parlarci della guerra, del posto in cui si trova Wyatt, eccetera, delle sue sensazioni, anch'esse molto reali e concrete. 
Non conosco American Sniper, sinceramente, se non per sentito dire. Però apprezzo molto che tu ti sia ispirato ad un film che ami. Anch'io nelle mie storie inserisco degli echi o dei rimandi a qualche opera che mi è piaciuta particolarmente. 

Nuovo recensore
14/02/15, ore 11:26
Cap. 1:

Durante una lettura, chiudendo gli occhi, ti sei mai immedesimato in un personaggio fino ad immaginarti lì, al suo fianco? Hai mai immaginato di vivere le sue stesse emozioni, di osservare ciò che lo circonda? Io si, ci sono riuscita tante volte e ci sono riuscita anche leggendo questo prologo.
La scrittura leggera ma articolata, le descrizioni precise di emozioni contrastanti e i ricordi ben delineati, mi hanno permesso di "capire" ed interpretare il pensiero del protagonista. La sua voglia di aiutare, di rendere il suo paese libero, di sentirsi bene con se stesso nel servire l'America.. Dio, tutto questo supera la paura e lo rende Eroe nonostante lui non ci si senta per niente.
Ho visto anch'io American Sniper e sono felice che qualcuno possa trarre ispirazione da un così meraviglioso film, ma ancor di più, sono felice del fatto che ci stai riuscendo davvero bene.
Mi aspetto tanto da questa storia e so che non deluderai le mie aspettative.

Ariel.

Recensore Junior
12/02/15, ore 15:18
Cap. 1:

Ciao!
Parto col dire che si vede bene, benissimo quanto amore e cura dedichi alla scrittura, e ciò è da ammirare. L'introspezione del personaggio, Wyatt, mi ha lasciato praticamente senza fiato. Non leggevo qualcosa di così vero da chissà quanto tempo. La scrittura è fluida, arricchita da pensieri e vocaboli che non stonano di una virgola, il tutto condito da una trama che si presenta in modo eccellente. Da fan di American Sniper, non posso far altro che darti i miei complimenti più sentiti. Toccare un argomento doloroso e infame come la guerra in medioriente è qualcosa da non sottovalutare, eppure sei riuscito a rendere il tutto più appetibile, seppur triste in fin dei conti. La psicologia del personaggio mi ha fatto accapponare la pelle; essere così in contatto con la morte ogni santo giorno e mantenere un portamento emotivo basato solo sulla routine quotidiana, è davvero toccante. Mi sono emozionata, davvero.
Nessun errore, sintassi leggera e piacevole, lessico superbo.
Complimenti, la tua storia mi ha rapita. 
Va dritta tra i preferiti, per cui aggiorna presto che son curiosa!
A presto,

Jupiter
(Recensione modificata il 12/02/2015 - 03:19 pm)
(Recensione modificata il 12/02/2015 - 03:26 pm)

Recensore Master
10/02/15, ore 22:42
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio.... anche se, sinceramente il tuo stile mi ha fatto passare la voglia di linkarti una delle mie fic ^^'
Che dire, è scritta divinamente. Trovo che lo stile sia asciutto e descrittivo, giustamente si parla di guerra e non credo ci sia spazio per le emozioni, se non per la paura e la speranza di sopravvivere.
Eloquente la frase "Voglio tornare a casa.", ovvia eppure difficile da concepire. Eppure è la prima cosa che viene in mente quando si prova paura, quella vera.
Mi piace anche la considerazione del mondo monocromatico, è particolare.
Leggere una descrizione così ben fatta e dettagliata della guerra mi ha fatto provare una stretta allo stomaco per tutta la lettura, allentatasi solo dopo aver letto l'ultima riga, accompagnata da un sospiro di sollievo.
Particolare ed interessante! Non ho solo capito se è una long.
Buona serata

- A.

Recensore Junior
10/02/15, ore 16:48
Cap. 1:

Bellissmo, davvero sorpendente. La mia parte preferita: tutto. Sono senza parole. Mi sono piaciute un casino tutte le considerazione del protagonista sulla guerra, davvero coinvolgenti. Mi sembrava di avere il protagonista davanti a me che raccontava tutte le sue esperienze!
tu dici che sembra una schifezza, invece è strabiliante ed è ottimo materiale per un romanzo! Ci fosse un libro scritto così, lo comprerei ad occhi chiusi! Secondo me dovresti svilupparlo, o comunque narrare vari episodi a sè stanti, perchè le capacità narrative ce le hai eccome!
Durante che leggevo, ho sentito delle somiglianze con American Sniper, e solo ora che sto scrivendo questa recensione ho letto l'angolo dell' autore.
Direi comunque che è un ottimo scritto.
Come stile narrativo mi piace, perchè scrivi in modo semplice e diretto, senza troppi giri di parole.
La storia di un soldato, per quanto simile a tutte le altre, è pur sempre unica. Quindi ti sei ispirato ad American Sniper, ma comunque il tuo Wyatt è unico nel suo genere, perchè è se stesso.
Mi piace un sacco il finale, con le ultime due righe, mi hanno lasciata senza parole e sono corsa subito a scrivere questa recensione.
Scusa le troppe sviolinate, ma questo racconto merita davvero!
Bandierina verde, meritatissima!

Ps: mi stupisco che io sia la prima a recensier il tuo racconto!

Elly