[Recensione premio per il contest "La Caduta dell'Inverno Boreale"]
In genere non amo l'uso della seconda persona, ma credo proprio che questa tua storia sia l'eccezione che conferma la regola.
Soprattutto mi rendo conto della validità di questa scelta in quelle ultime righe, meravigliose a dir poco, nelle quali Zannelucenti si riferisce alla luna, chiamandola madre.
È interessante anche come Zannelucenti si rivolga alla figlia di Zathrian, a quella povera vittima che in fondo è la causa prima di tutti i suoi mali. Per questo, questo indirettissimo dialogo tra Zannelucenti e la ragazza acquisisce dei connotati un po'... insoliti.
Lo confesso, prima di scrivere questa recensione ho dovuto riprendere in mano il gioco, ho continuato un momento un personaggio che avevo già iniziato, e che fortunatamente era fermo proprio in quel pezzo di storia. Non è mai stato il mio pezzo di storia preferito, questo dei Dalish, e non mi ricordavo con precisione quella faccenda di Zathrian e dello Spirito di Brecilian. Tant'è che all'inizio credevo stessi parlando di un tuo personaggio, e non della figlia di Zathrian.
La prima parte è qualcosa di straziante. Nel videogioco, quando Zannelucenti ("versione spirito") ci narra della triste fine dei figli di Zathrian, la cosa viene liquidata in fretta, in poche parole, e lì per lì la accantoniamo come una gran brutta faccenda accaduta in un tempo lontano, e basta. Mi ha dato tutt'altro effetto, invece, vederla approfondita in questo modo. Questo è proprio il caso in cui un lavoro fan-made contribuisce ad accrescere la bellezza e la profondità dell'opera di riferimento: questa storia ha contribuito a dare maggiore nitidezza alla triste storia del Guardiano. Hai ampliato quelle poche parole di Zannelucenti, aiutandoci a percepire in modo più lento e più colorato la vicenda di questi personaggi. Anche solo questo è un motivo sufficiente per lodare la tua storia.
Ma finora sono stata molto sul vago. Entriamo nello specifico.
Come ho già detto, la prima parte è straziante. Ripercorrere in modo così nitido gli atroci passaggi che hanno portato la piccola elfa (come la chiama Zannelucenti, nella sua invocazione) al suicidio ha messo a dura prova il mio povero cuore. Nel mondo di Dragon Age, gli elfi spesso sono considerati come inferiori dagli uomini, e questa prepotenza qui espressa alla massima potenza diventa impossibile da sopportare, e impossibile da perdonare (non sarà un caso che, subito dopo aver letto la tua storia, il mio personaggio Dorodel ha dato ragione a Zathrian, e ha fatto fuori tutta la combriccola di Zannelucenti. Anche se tu alla fine, mi sembra di capire, dai ragione a Zannelucenti, ma le prime parti del racconto sono troppo forti da potersi dimenticare, e improvvisamente ho provato una compassione e un'empatia per Zathrian che non avevo mai provato. Mi hai fatto davvero vedere quella parte di gioco con occhi diversi).
Il punto più commovente, almeno secondo me, è stato il seguente:
Non senti le lacrime scivolare giù dagli occhi il giorno del funerale di tuo fratello, ma il dolore che stringe il tuo ventre, la pelle che si tende e si gonfia giorno dopo giorno, la sensazione di portare una vita dentro di te, oh si, riesci a sentirli.
Cioè il momento in cui la ragazza si accorge di essere incinta, proprio durante il funerale del fratello. Anche se è un po' inverosimile che Zannelucenti sappia tutti questi particolari (per questo forse il suo POV a volte si rivela una scelta un po' traballante, soprattutto nella prima parte, mentre invece funziona benissimo nella seconda), ma immagino che alcune cose le ipotizzi. Il suo essersi ormai estraniata dal mondo è più che evidente, e assolutamente doloroso da leggere (intendo, della figlia di Zathrian) (uff... com'è scomodo che non abbia nome! Forse non sarebbe stato male inventarselo...).
Volendo entrare ancora più nei particolari, mi è piaciuto davvero tantissimo il modo in cui hai descritto "il principio di gravidanza" dell'elfa. Hai usato dei termini che rendono assolutamente l'idea, sei riuscita a rendere benissimo l'idea della gravidanza non come una gioia, ma come un orribile peso, come una cosa da nascondere (Dirthamen, insieme ai tuoi corvi, porta con te il mio segreto.), una macchia, un'onta. E anche dopo:
Lo fissavi e basta, mentre dentro di te qualcosa si muoveva, scalciava.
Aspettavi un figlio.
Ecco, qui mi sono definitivamente sciolta sul pavimento. La gravidanza è un argomento che da sempre mi è molto sensibile nelle storie (sin dalle lontane scuole medie, in cui scribacchiavo i miei orrori scabrosi), soprattutto la gravidanza vista in questo modo, come un problema. Era tanto che non ne sentivo parlare in questo modo, e qui mi ha davvero, davvero colpito. E credo sia anche merito del tuo modo di scrivere, delle espressioni che usi. Come ad esempio questa espressione: Il cuore l’ha accolta, inghiottendola come se avesse fame: assolutamente originale e davvero appropriata.
Comunque, posso dire senz'ombra di dubbio che questa storia mi ha fatto riflettere (e se non si è capito, l'ho amata. Mi ha fatto male al cuore, e io da sempre amo le storie che sanno raccontare cose crude nascondendole dietro un velo. Ok, anche quelle che sanno raccontare cose crude senza nasconderle affatto, ma questo è un altro discorso). Ad esempio, mi ha fatto riflettere su Zathrian. Il suo odio in fondo non è così universale, non è esteso a tutti gli esseri umani, tant'è che ripone fiducia nel Custode grigio (o, perlomeno, gli è riconoscente alla fine).
Che dire, come al solito non riesco ad essere sintetica. Non mi aspettavo di trovarmi di fronte a una storia dalle "tematiche delicate" e dai "contenuti forti" (bè, forse mettere entrambi gli avvertimenti è un tantino esagerato... però sì, è sempre meglio abbondare quando si tratta di avvertimenti), ma di nuovo, non fraintendermi: è inutile che menta a me stessa: sono queste le storie che preferisco. Quelle che ti fanno distogliere lo sguardo dallo schermo, perché devi prendere un bel respiro prima di andare avanti.
Direi di chiuderla qua.
Mi dispiace perché in questa recensione sono restata molto sul vago, e in fin dei conti non ho parlato tanto della storia nello specifico.
Spero però di farlo con la prossima!
Ah, e questa dev'essere la prima ff su DA che recensisco... Va bene, è tardi. Prima che inizi davvero a delirare, passo e chiudo, e ci sentiamo alla prossima recensione Nat!
Silvar |