Recensioni per
Apàte
di workingclassheroine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/04/15, ore 23:51
Cap. 1:

Ciao!
Ok, non credo che io e te ci conosciamo, proprio per questo sono decisamente contenta di essermi imbattuta nella tua storia.
Sinceramente non so cosa dire, credo di adorare questo racconto. Saranno Achille e Patroclo, saranno John e Paul, sarà pure il modo in cui hai proposto il tutto, non riesco a non pensare che questa sia una delle storie più originali ed espressive che abbia mai letto.
Ovviamente il racconto rimanda subito a quello di Paolo e Francesca che il nostro amato Dante ci racconta a suon di endecasillabi nella sua opera prima. Due innamorati che scoprono il sentimento che li lega fra le pagine di un libro. Sarà che anche io, in un sogno lontano, spero mi capiti una fortuna del genere, ma davvero la trovo una scena affascinante. E poi i passi che hai scelto parlano da soli.
Non avevo mai letto tuoi lavori e devo dirtelo: presentazione ottima.
Spero di avere tempo e possibilità di leggere altro di tuo, nel frattempo ti faccio i miei complimenti.
Alla prossima!

Paperback_writer

Recensore Junior
21/02/15, ore 16:37
Cap. 1:

Diamine quanto è diventato difficile recensire le tue storie.
Tu sei sempre più brava, storia dopo storia, ed io mi ritrovo ad avere sempre più paura di rovinare tutto con una stupida recensione! E credimi se ti dico che sono ben quattro volte che leggo questa tua storia e carico la pagina per recensire... ma poi mi blocco, è assurdo!
Ora, visto che ho già fatto un monologo abbastanza lungo, cercherò di rendere al meglio il mio pensiero riguardo questa bellissima storia, che ha un pò ricordato anche a me il motivo per il quale mi ritrovo in un classico e soprattutto in un momento abbastanza difficile (e per questo ti ringrazio).
Innanzitutto, angst o fluff o qualsiasi altra cosa, tu rimani incredibilmente brava, capace di reinventarti in ogni storia, con idee sempre più originali e coinvolgenti, e questo ne è un perfetto esempio! Narrare della storia fra John e Paul attraverso quella di Achille e Patroclo è veramente un'idea fantastica.. beh parla una, che come te, ama sognare sul rapporta fra Patroclo e Achille, indipendentemente che fosse stato una grande amicizia o un grande amore :)
Come non capirti, entrambe amiamo la letteratura classica, e tu attraverso questa storia sei riuscita a far emergere un lato di essa che mi ha veramente colpito! E ogni qualvolta io abbia ricaricato la pagina sono stata costretta (dalla mia brava testolina) a leggerla e rileggerla e così via...
Ci tenevo a citare alcune parti che mi hanno particolarmente attratto, anche se dovrò contenermi parecchio:

-"gli amici fanno così, vero?"
Questa frase è già bellissima di suo, ma ripresa ogni qualvolta Paul si avvicina a John, o viceversa, mi da proprio i brividi, complimenti ^^

-"Ed è vero, è un inganno così dolce, questo.
È così dolce pensare che il destino abbia lasciato a Patroclo il tempo necessario per saggiare fra le labbra, per l'ultima volta, il nome dell'uomo che ama."
Ma così mi farai amare Achille e Patroclo ancora di più! *-*

-"Ed è un attimo, dissezionando quel singolo secondo Paul vedrebbe con chiarezza le mani di John sbatterlo contro la parete e afferrargli il bordo della maglietta, con gli occhi lucidi di rabbia e sì, proprio lì in fondo, proprio l'amore."
Beh.. questa si commenta da sola insomma! Ho la pelle d'oca, fidati :)

E poi per ultima, ma sicuramente la mia preferita, questa:
-"Neanche questa, neanche questa è una cosa da amici, ma mentre lo pensi già lo hai detto, e mentre mormori "Io" sei già sulle sue labbra, un bacio incerto e vorace, proemio di quello che sarà un amore bellissimo."

Inoltre ho anche apprezzato la paura di John durante il bacio che subito viene smorzata da Paul (menomale, pensavo sarebbe andata a finire male... e non credo l'avrei sopportato u.u)! Ed infine ancora grazie, grazie di deliziarci con queste tue splendide storie e sappi che per il ritardo della tua Long... dopo questa ti perdono tutto <3
A presto e scusa l'enorme lunghezza (a proposito di poemi),

Un grosso bacio,
Natascia
(Recensione modificata il 21/02/2015 - 04:38 pm)

Recensore Master
18/02/15, ore 21:39
Cap. 1:

Credo che questa sia la cosa più bella che tu abbia scritto, e non lo dico perché è fluff, ma per come l’hai trattata, imposta e regalata a noi fortunati lettori.
Io invidio chi scrive questo genere di storie, perché non potrei mai essere così profonda.
A parte che l’idea è stupenda, con questo paragone con Achille e Patroclo. Io amavo Iliade e Odissea a scuola. :3 E vederli in una slash su John e Paul… un sogno.
Mi è piaciuto molto come hai narrato la storia, il narratore è come se fosse lì con loro, presente fisicamente accanto a John e Paul. Ed è un narratore che tiene viva la nostra attenzione. Mi piace il fatto che John e Paul siano lì, sdraiati e mezzi abbracciati a leggere l’Iliade e il narratore si adatti a questa situazione, con un linguaggio a tratti poetico.
Io spero davvero che ti abbia fatto dannare un po’ questa storia, perché è così curata, e il linguaggio così ricercato, che deve esserti costata un po’ di fatica. Dimmelo, ti prego. Ma credo di no, perché sei bravissima e adoro alla follia come scrivi e ancor di più come ti esca tutto naturale.
Ok, cos’altro devo dire?
Parliamo di John e Paul. Quanto possono essere adorabili qui? Sinceramente, sei riuscita a ricreare una situazione decisamente fluff, sebbene non ci siano gesti eclatanti e troppo melensi. Ma quelle piccole carezze e i bacini delicati e gli abbracci e poi un bacio vero… aww, mi hanno fatto sciogliere. Che meraviglia. Era un momento che mette serenità. Sì, si rispondevano molto alla John e Paul, ma c’era quest’atmosfera piena di calore e tranquillità, come se si muovessero a rallentatore e tutto fosse caldo e… Insomma, ci siamo capiti. O forse no, è una recensione pessima, ma è colpa tua, sappilo, mi hai reso senza parole.
Credo che se dovessi citare i periodi più belli citerei tutta la storia, e non posso farlo. Ma volevo citare almeno questo:
“È un eroe, per te, quando è distratto e le sue dita suonano un pianoforte immaginario contro le sue ginocchia.
È un eroe quando scoppia a piangere e ti urla di andare via, con le lacrime che gli arrossano le guance e le labbra torturate dai denti.
È un eroe quando ti guarda negli occhi e ti dice "Ti voglio bene", prima di abbracciarti e ricomporre ogni singolo tuo frammento.”
Ecco, quando l’ho letto ho pensato che fosse perfetto e che tu fossi un piccolo genietto.
Davvero, dirti complimenti sarebbe limitativo. Ma spero di averti fatto capire un po’ quanto mi sia piaciuta. Ecco perché è volata tra i preferiti. :3
Bravissima e alla prossima.
Chiara

Recensore Junior
18/02/15, ore 20:49
Cap. 1:

Non ho fiato. Odio come scrivi perché mi lascia sempre così: senza fiato, senza pensieri, senza parole. Un sacco di senza, insomma. Mi toglie tutto leggere quello che scrivi, perché è come se ogni cosa che avrei bisogno di dire ora, l'avessi già scritta tu. Il fiato me l'hanno rubato i tuoi John e Paul con quel modo lascivo di sussurrarsi parole ad un soffio l'uno dalle labbra dell'altro. I pensieri me li hai rubati tu con questo tuo scrivere ciò che è soffocato in fondo alla gola, fra sbarre di ferro e saliva - e nel leggerlo sono abbarbicata sulla sedia, in ansia, gli occhi che non si staccano dallo schermo neanche per scherzo. Perché hai paura di perdere quel momento, quel dannato momento quando finalmente le parole - quelle vere - usciranno e strapperanno via queste dannate maschere d'indifferenza. E mi rubi ogni genere di parole: come diavolo farei a scrivere qualcosa dopo aver letto questo! è la perfezione.

Se dovessi discernere, dovessi decidere ciò che più ho amato direi il parallelismo su cui hai costruito la storia. Il paragone McLennon e Achille Patroclo. L'alternanza della tua prosa ai versi dell'Iliade, il citare continuo Omero sarebbe stato pesante da leggere se non l'avessi scritto tu. Ma tu sei capace anche di questo. Sei capace addirittura di mescolare con l'abilità che sinora hanno avuto solo i Rinascimentali, la mitologia greca alla dottrina cristiana. Leggo e penso al Barocco, al Bernini e alla sua Apollo e Dafne (mito classico per esprimere una morale cattolica), ma tu fai di meglio tu li mischi. Parli dell'Iliade, parli di Zeus e dici Dio perdonaci, dici siamo come Eva succubi delle tentazioni del serpente.

Ero senza parole, e ne ho comunque scritte troppe. Quindi riporto unicamente il pezzo che ho amato maggiormente - ché in realtà tutto ho amato dalla prima riga. Ma il preludio iniziale è magico e non posso non citarlo:
Perdoni l'umanità che legge credendo di possederle, le maledette parole.
Perdoni questi poveri visionari che credono esista qualche salvezza, perdoni Perseo che guardò la Medusa attraverso il proprio scudo.
Le persone, per salvarsi, leggono.
E a volte scrivono, ma non è questo il punto.

Il punto è che leggono.

Nuovo recensore
18/02/15, ore 02:37
Cap. 1:

Ok, sono le due di notte e ho già letto sta storia due volte. Dovevo dire qualcosa a caldo, o ci avrei pensato per tutto il tempo. Tu, mia cara, sei un dannato genio.
Il confronto tra linguaggio aulico e frasi da scaricatori di porto di Liverpool si presta perfettamente al parallelismo tra le due storie d'amore, e, allo stesso tempo si applica particolarmente alla vera natura di questi due. Uno, John che divorava libri su libri e poi diceva una parolaccia per ogni frase, Paul che faceva tanto la principessa raffinata e poi era un piccolo camionista.
In particolare, a riguardo dello stile di scrittura usato, credo tu ti sia superata con frasi del genere:
"scuotendosi di dosso i battiti frenetici del proprio cuore."
"soffocato in fondo alla gola, fra sbarre di ferro e saliva."

in entrambi i casi descrivi azioni semplicissime, un po' banali, in un modo tale che le rendi straordinarie, oltre che incredibilmente poetiche. Non è da tutti farlo con una leggerezza simile, riuscendo a far emozionare l'altro seppur usando parole ricercate. 
Finiti i complimenti per lo stile di scrittura superbo, ora passiamo alla trama. John e Paul qui sono ritratti in un momento intimo e adorabile, mentre uno legge per l'altro, celando quello che in fondo sta dietro a tutto questo: uno smodato bisogno di contatto, di stare vicini, di pensare al loro assurdo e meraviglioso rapporto.
Ogni pezzo è occasione per punzecchiarsi (e Dio se adoro quando lo fanno), di riflettere su quanto hanno bisogno l'uno dell'altro, e quando poi alla fine si decidono si vedono i fuochi d'artificio. Che, per me si sono tradotti in un batticuore assurdo leggendo questa frase, credo una delle mie preferite in assoluto nelle ff mclennon:
Neanche questa, neanche questa è una cosa da amici, ma mentre lo pensi già lo hai detto, e mentre mormori "Io" sei già sulle sue labbra, un bacio incerto e vorace, proemio di quello che sarà un amore bellissimo. E che importa, se manca l'aria, che importa quando le mani di Paul sono sul tuo viso, il suo corpo fra le tue braccia, la sua anima fusa alla tua.
Che importano tutti questi aggettivi possessivi, se siete solo voi, se siete così belli, se vi amate così tanto.
Qui la tensione sentimentale tra i due esplode,e mi piace pensare che nonostante i "ripensamenti" di John e il successivo bacio per la bugia di Paul ci sia stato una valanga di rosso non esplicato in questa sede.
Tranquilla, per quello ci sarà tempo <3 intanto mi tengo stretta stretta questa meraviglia (già nei fav) che non solo è stupenda ma è anche fluff. Mia cara, non negarlo, è il tuo genere, ti esce benissimo.
Scrivine di più per favore, ok? 
Spero che questa recensione abbia senso, quando la rileggerò domattina. Intanto bravissima.
un abbraccio,
Anya
ps: menzione speciale al fatto che proprio oggi ho parlato di Gorgia e Platone XD
 

Recensore Junior
17/02/15, ore 20:05
Cap. 1:

Partiamo col dire che ho amato questa ff.
Adoro lo stile elegante e un po' arcaico, adoro il lessico, adoro tutto.
Adoro l'idea, estremamente originale.
Davvero complimenti.

<<È da considerarsi umana, questa dannata convinzione, questa sorta di errore epocale, cieca e spasmodica fiducia.
L'umanità annaspa fra parole impresse a caratteri cubitali, note a piè di pagina, annunci pubblicitari, nella merda delle proprie parole e paure, immersi fino al collo.
Eccetera.
Come Adamo ed Eva, che mangiarono dalla mela e credettero di possedere il mondo, e intanto la verità delle loro esistenze di sfaldava in un turbinio di cellule morte, sepolte.
Così.>>

L'INCIPIT. Vogliamo parlare dell'incipit? L'incipit è la cosa più perfetta che esista. E' vero che è importante rompere il ghiaccio come si deve, soprattutto in scrittura, ma cristo, tu hai esagerato.

I miei ossequi...

Recensore Junior
17/02/15, ore 18:18
Cap. 1:

Cavolo è stupenda♡
Premetto che io già volevo iniziare a leggere la tua longfic, ma appena ho visto questa one-shot non ho resistito. In primis, amo l'Illiade, avendo fatto il liceo artistico l'ho conosciuta poco, ma per merito di mia sorella che ha fatto il classico mi ci sono appassionata. E rileggere una storia con un rimando simile mi ha emozionata.
Poi tu sei una bravissima scrittrice, poetica e delicata, che hai avuto la grande abilità di unire questi due mondi diversi.
Che dire di John e Paul? Non sono una McLennon ma oh, mi hai coinvolta al 100% quindi che sia per te questo un doppio merito.
E nulla, pian piano vedrò di recuperare la long (lavoro permettendo, spero presto) e di nuovo tanti complimenti a questa storia che finirà tra le mie preferite x3
Baci
White