Eccomi qui pronta a recensire questa meraviglia.
Allora, ti ho già detto quanto tu sia una brutta persona, dato che mi hai fatta piangere e non è una cosa facile cc.
L'alternanza fra la "maschera" di John, in radio, e il suo vero volto, trasfigurato dal dolore, rende la storia ancora più straziante di quanto non sarebbe senza quelle aggiunte.
Ce lo vedo così bene, John, che supplica Paul di svegliarsi e non lasciarlo solo, con tutte quelle reazioni rabbiose e incredule.
"Oh John, ho trovato qualcosa di tuo. La tua maschera", credo che questa sia la frase che in assoluto mi è piaciuta di più, perché rispecchia perfettamente ciò che Paul era per John.
L'unico in grado di destabilizzarlo, di fargli perdere il controllo su quell'armatura che indossava con così tanta convinzione.
Quasi quasi ci speravo anche io, che Paul si svegliasse e desse un bacio a John dicendogli che era tutto finito, che stava bene.
"Per favore, concedetegli almeno un attimo, un attimo di respiro dall’essere John Lennon. Ne riprenderà le vesti subito, sarà freddo e ironico come lo volete. Ma ora un attimo; ha bisogno solo di un respiro."
Anche quest'altra frase rende al meglio quanto espresso sopra.
Mio povero, piccolo Jawn, quanto era difficile, per lui, portare quella maschera.
Brian non mi è piaciuto, te l'ho detto, anzi, dire che avrei fatto saltare i denti a lui invece che a Paul è riduttivo.
Quando John lo ha cacciato ero contenta anche io, ecco.
Nessuno può intromettersi nel dolore di un altro, tantomeno se l'altro è John Lennon che sta soffrendo per Paul.
Mi piace moltissimo il modo in cui scrivi, te l'ho detto forse mille volte ma okay, te lo dico di nuovo, perché non riesco a trovare un solo difetto.
Tanti complimenti, ora vado ad affogarmi nella cioccolata e nell'oki per riprendermi da questa storia.
PS: la descrizione merita, tse. |