Recensioni per
Essenza
di Tomocchi

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
10/05/15, ore 00:57
Cap. 1:

okaaaay ammetto che all'inizio non ci capivo na mazza, ma poi siamo andati al sodo e mmmh... no ok più che altro è perché conosco un ragazzo che anche lui è gaio (no confermato ma cavolo è una femmina), quindi mi sono immaginata lui come protagonista. No beh, all'inizio la scrittura era tipo 'mh...' poi è migliorata, ma comunque con le virgole... cioè non puoi scrivere 'spiegò l'uomo, divertito' (è un esempio, poi è pieno) da quel che en so è 'spiegò l'uomo divertito' senza virgola. Vabbè, per il resto ok e originale, ed anche mmmmmmmhhhhh.... if you know what I mean ;-) ok mo vado a letto ciaoo

Black_Dreamer99

Recensore Junior
11/03/15, ore 23:02
Cap. 1:

Oddio, credimi. Non ci sono parole adeguate per descriverla, semplicemente magnifica, dall'inizio alla fine, nei minimi particolari. Poi, se proprio vuoi sapere mi sono immaginata Hallvor come Chris Hemsworth, quindi meglio di così! Null'altro da dire, se non complimentarmi ancora e ancora e ancora! È davvero semplicemente wow. Cioè la storia in se, del demone benigno e quello malvagio, le scene descritte a meraviglia, ma sopratutto il finale a sorpresa sono stati meravigliosi, chiunque tu sia, mi hai fatto leggere un capolavoro, e per questo ti ringrazio!
Xoxo Nendwen54

Recensore Master
05/03/15, ore 21:52
Cap. 1:

Grammatica 9,5/10
Che dire, non ho trovato grandi errori. Una svista con un tempo verbale, una parola usata con il significato sbagliato e un errore di battitura che no, non considero errore a meno che non siano molti, ma anche se il testo è relativamente breve, uno solo non può penalizzarti… nessuna eufonica, nessun altro errore, peccato quel tempo verbale e quel coppino usato senza conoscerne il significato in italiano.
Lessico, stile, espressività 5/10
Qua casca l’asino, purtroppo.
Il tuo stile narrativo è ancora molto acerbo, tendi a raccontare senza la fluidità necessaria a far entrare il lettore NELLA storia. Mi spiego, o almeno cerco di farlo, in modo da essere il più cristallina possibile.
Prendiamo una cosa “lampante”:
“E così siamo entrambi a posto. È il caso che inizi a cercare una nuova preda…” sussurrò alla bestia, accarezzandogli il crine con noncuranza.
“Freyr, come mago, c’è posto in questa compagnia. Dovreste scortare il nobile Alrik fino a Välstånd, dove si trova la sua dimora principale
Una riga prima siamo nel bosco, diamo bacche a un cinghiale, la riga dopo in gilda.
Non ci sono spazi.
C’è il nulla.
Sarebbe bastato un “il giorno seguente Freyr, in cerca di un ingaggio, bla bla…”.
Insomma, tendi un po’ a slegare le frasi e gli eventi. Non nel senso che parli sempre di una cosa e di un’altra poi, ma proprio a livello narrativo non hai fluidità, sembra un po’ che tu faccia quasi un elenco di avvenimenti, pensieri, situazioni… manca in gran parte il “filo rosso” che tiene insieme i pezzi.
Inoltre hai usato, per descrivere i personaggi, un metodo molto diretto e poco elaborato, hai semplicemente messo lì il personaggio e hai iniziato la descrizione: nome, aspetto fisico e abbigliamento. Metodica, con ognuno di loro. Tipo identikit. Non ce li hai fatti scoprire e differenziare attraverso i gesti e i particolari inseriti qua e là, in modo più naturale e meno diretto. Hai buttato lì, come se dovessi descriverli in una scheda. Non ti sei presa il tempo per inserirli adeguatamente, più che un racconto mi sembra quasi una sceneggiatura, sotto certi aspetti, e la cosa mi spiace moltissimo.
Inoltre, a volte, usi “male” alcuni termini e alcune frasi sono un po’ oscure.
Ad esempio coppino: so cosa intendi, ma l’interpretazione italiana della parola è diversa da quella dialettale.

Sviluppo della trama 5/10
Applaudo all’idea di base, bella!
Demoni, due razze per l’esattezza, che si nutrono di essenza umana in modo similare ma diverso nei risultati. Inoltre mi è piaciuta l’interpretazione che hai dato al prompt, molto carina l’idea! Ma torniamo alla trama.
Apri presentandoci immediatamente la vera natura di Freyr, una scelta forse azzardata, in quanto farcela scoprire durante la narrazione avrebbe potuto accendere più interesse e dare un tocco di mistero e/o suspense. Inoltre l’ambientazione è abbastanza vaga e, per quanto “classica”, avrebbe meritato magari qualche attenzione in più, almeno per far sì che “Fairy Tail” non lampeggiasse al neon nella mia mente. Innegabilmente l’influenza del manga c’è, almeno secondo me, e non sarebbe una cosa malvagia se, però, tu avessi dato più spazio e cura alla cosa, personalizzandola almeno in parte. O dandoci una qualche impronta originale che sapesse di tuo a 360°. Così è non solo vaga, ma anche neutra, senza infamia e senza lode, nebbiosa e poco sfruttata/approfondita.
Del “dove si muovono” abbiamo questo quadro vago, senza nulla che spicchi e ce lo renda distinguibile e unico.
La trama è senza vere sorprese, solo la fine, e intendo le ultime righe, ha qualcosa in più. Non perché particolarmente inaspettata, ma perché resa meglio delle altre parti.
La tua storia mi lascia alcune domande.
Innanzitutto sugli orecchini.
A quanto dici è un’opera unica, o almeno questo appare al lettore, che questo orefice, irretito da Freyr, ha creato per lui. Muniti di simboli incisi, che mascherano la natura demoniaca del protagonista permettendogli però di accedere ai suoi poteri, in modo che agli occhi umani la sua magia sia come quella di un mago. Quindi, come mai Hallvor li aveva? A quanto pare sono gli stessi oggetti, con identica funzione. Anche qua sei stata superficiale, visto che sono un elemento importante avresti potuto studiarli un po’ meglio, perché ricorda che il lettore non è nella tua testa e non devi dare nulla, della tua ambientazione, per scontato.
Quindi a me rimane il dubbio sugli orecchini.
Che però fanno nascere un’altra domanda. Ma visto che Hallvor se lo guardava da vicino, vedendoli, il nostro Freyr non ha pensato a nulla? Non ha notato nulla? Possibile che non ci fossero incisioni su quelli dell’altro demone?
Anche perché non mi dici se erano dentro o fuori e io me le immagino fuori, tipo decorazione, e deduco che, avendo una simile, se non identica, funzione anche quelli di Hallvor si presentino in modo simile.
La voglia di “sfogo” lo acceca? (ma non erano le troppe se*** a togliere la vista? XD )
Parliamo ora dell’assedio.
Mi spiace, ma lo trovo poco, molto poco credibile. Intanto è un villaggio, apparentemente senza mura e piccolo, e sarebbe tenuto in scacco da una manciata di demoni che bloccano ogni via di accesso. E che non sanno sfondare la porta di una casa, a quanto pare. (sulle vie di accesso… se è un villaggio di contadini, come immagino da lettrice, e non è circondato da strapiombi su 3 lati, la vedo dura. Se sono nella campagna dovrebbero aver fatto un cordone attorno alle case ma… sono mica una cinquantina, sti demoni.)
Specifichi la loro forza e a quel punto, davvero, mi sovviene il dubbio che siano poco furbi, porelli. Escono da una casa (almeno credo, il punto non è chiaro) per attaccare Hallvor sfondando la porta... ma per andare a mangiare no, non si sfondano le porte delle case degli abitanti. O sono molto educati (?), oppure non saprei…
Nel villaggio non ci parli della sua locazione, i cos’abbia attorno, di mura, difese, soldati (o i cittadini stessi) che in qualche modo hanno tenuto in scacco la minaccia fino all’arrivo dei salvatori. Chi ha mandato la richiesta, se erano assediati, poi? Se fossi un demone non lascerei passare con i  miei migliori auguri di buon viaggio una richiesta di aiuto portata da, suppongo, un messaggero.
Magari hanno usato i piccioni viaggiatori, ma dovresti dirlo tu narratrice, non io lettrice fare speculazioni in merito.
Sono passati due giorni, dici, ma trovo la cosa poco credibile. Inoltre, i demoni hanno atteso pazientemente che arrivasse la nuova minaccia, pare, e che i due si facessero anche il pisolo di ricarica, prima di devastare, distruggere, nutrirsi? Bastava dare fuoco a tutto e stanare i paesani, se proprio l’idea di sfondare le porte era così brutta per loro.
Facciamo due conti tornando a parlare del tempo:
Il villaggio manda a chiamare i primi soccorsi, che arrivano, vengono uccisi, la notizia arriva alla gilda. Lì  devono trovare altri volontari, che devono arrivare (con calma, notiamo XD) al villaggio. Che non si sa a che distanza dalla gilda sia. (avviene tutto in due giorni? davvero? Ma la gilda è tipo a un paio di chilometri da lì?)
Ora, se fosse accanto alla città, immagino che la milizia cittadina interverrebbe, o qualcosa di simile, o che comunque sarebbe protetta in qualche modo.
Insomma, ai miei occhi la cosa del villaggio è davvero studiata male, e non sta proprio in piedi...
La parte finale, con la conclusione e il messaggio a Feronia è bella. Quella svolta, l’aver soddisfatto il desiderio della donna mi sa molto di “attento a quel che chiedi potresti ottenerlo”, e lo ho gradito molto.
Ma purtroppo un finale, per quanto  bello, non ha il potere di tirare su un’intera trama.

Caratterizzazione dei personaggi 6/10
Purtroppo, come nella trama, l’accenno promette bene ma non è sviluppato.
Freyr, si capisce, è un seduttore. Usa il sesso come mezzo per arrivare all’essenza e nutrirsi, ma non  è molto chiaro come personalità. Dai l’idea che sia una specie di cazzone, dalla furbizia limitata.
Essendo un demone immagino sia più longevo degli umani, ma di lui e della sua razza non approfondisci nulla a parte l’essenziale, il minimo essenziale in verità, per darci un’idea. Accenni vagamente alla famiglia, alla sua scelta solitaria in cui si trova più a suo agio (nonché con la pancia più piena) ma non sappiamo aspetti positivi e negativi. Se da soli si sta meglio, perché non è pratica comune la via solitaria? O, se lo è, perché non è chiara questa cosa?
Sappiamo che sono malvisti, ma nulla di più.
Lasci l’intera razza, sia dei demoni “buoni che di quelli malvagi” estremamente nebulosa sotto molti aspetti, e sì che di spazio per approfondire c’era. Capisco che non si potesse sviscerare tutto, e avrei accettato una razza nebulosa, se almeno Freyr avesse avuto una caratterizzazione ben definita. Non sto dicendo che non ne ha affatto, ma per un protagonista, di lui, so ben poco. La sua psicologia è semplicissima, quasi semplicistica, senza quei particolari che rendono vero qualcuno “di carta”.
Mi ripeterò, ma agli occhi di me lettrice è “solo” un demone che mi ricorda moltissimo un incubo come modus operandi, incrociato a un vampiro, che non si accorge che l’altro per cui è partito per la tangente è a sua volta un demone della “razza nemica”.
Non ho idea del perché non se ne accorga, immagino sia per l’orecchino, ma qua tornano i dubbi espressi nella trama.
E si instilla in me l’idea che Freyr non sia esattamente una cima.
Ma non posso dire davvero altro, credo, su di lui, perché a conti fatti non c’è altro da dire. È un personaggio che non spicca in nulla, che non comunica, a parte questa sua “esuberanza sessuale”, nulla.
Hallvor è l’altro protagonista. Essendo il co-protagonista posso accettare che sia un po’ in ombra, ma non fino a questo punto.
Si intuisce alla fine che sia dotato di una certa furbizia, di una certa malizia e spietatezza, ma poi?
(Malizia per la questione di Feronia, le da quello che chiede, qualcosa di Freyr… ma “glielo ha tolto”... e trovo la cosa subdolamente crudele e maliziosa, mi è piaciuta.)
Che storia ha? Che pensieri ha?
Usi il narratore onnisciente, eppure vediamo la storia in un’unico modo, dal punto di vista di Freyr e basta. Ti limiti da sola, così. Ti metti dei paletti inutili, perché potevi usare il cambio di vista, parlandoci di Hallvor, di Feronia, dei pensieri di ognuno dei personaggi e usarli per dare spessore e peso alle varie personalità.
Hai scelto di non farlo, e non capisco il perché.
Nessuno dei personaggi spicca, sono lì, ma non escono, non hanno nulla di davvero unico e personale per cui puoi ricordarli una volta chiusa la storia, purtroppo.
Spazio ne avevi, l’idea era ottima, lineare, relativamente semplice perché poteva esserlo solo in apparenza. Hai mantenuto troppe cose nebulose, poco approfondite… a volte basta un piccolo dettaglio al momento e al posto giusto per dare spessore.
Il narratore onnisciente è quello che dona la più ampia gamma di possibilità per poter approfondire, sviscerare, dare spunti e indizi.
Avevi lo spazio per aggiungere molte cose, e purtroppo non è stato fatto e dei personaggi potenzialmente buoni e interessanti sono rimasti in un limbo grigio, senza infamia e senza lode.
A conti fatti i personaggi non mi hanno soddisfatto, e me ne dispiace moltissimo.
Utilizzo dell’immagine all’interno della storia 15/15
Direi che l’immagine c’è, sono Freyr e Hallvor, è indiscutibile. Hai anche sfruttato gli orecchini dando loro un ruolo molto importante, quindi che dire, presa in pieno!
Utilizzo dell’obbligo all’interno della storia 15/15
L’obbligo è il cardine della storia, l’essenza (scusa il gioco di parole) della trama stessa. Dove porta la passione, il bisogno di soddisfarla? Fino a che punto rende ciechi?
Certo, è un modo molto diretto e poteva essere più elaborato, ma indiscutibilmente è il perno, il centro, della vicenda, direi pieno punteggio anche qua!
Gradimento Personale 10/20
Tutta la storia mi pare quasi frettolosa.
No, forse non è esattamente quello il punto, credo che superficiale sia più adatto…
Avevi a disposizione tutto lo spazio possibile, ma mi sono trovata con personaggi e ambienti nebulosi, con incoerenze, con una trama dalla grande potenzialità lasciata lì.
Molte cose, grandi e piccole, mi sono piaciute.
L’idea di queste due razze di demoni entrambe bisognose di essenza umana, ma che hanno sviluppato questo diverso modo per nutrirsene, è interessante.
Così come la faccenda delle gilde che, se resa in qualche modo più chiara poteva essere molto più intrigante e meno “buttata lì”.
In sostanza non posso dire di essermene innamorata, o di averla gradita particolarmente. Non mi ha coinvolto più di tanto, purtroppo, ma non disperare!
Mi sento di dirti che questa storia ha molte potenzialità, le stesse che tu hai come scrittrice, devi solo avere la pazienza di affinarti e continuare a lavorare. Con il tempo i risultati si vedranno.
Pian piano si migliora e matura, e sono sicura che tu hai moltissimo da poter esprimere, si vede. I semi ci sono, abbine cura e annaffiali!
TOT 65,5/90

Nuovo recensore
02/03/15, ore 20:42
Cap. 1:

Ma salve \o/
Come direbbe Morgan: bella storia. Ma al di fuori di questa digressione inutile, sì, mi è piaciuta ^^ Mi sono piaciute le due specie di demoni, così simili e allo stesso tempo due opposti. E direi che proprio su questo hai giocato, bene, anche, e sempre da questo quel tonno di Freyr si è fatto abbindolare. Mi sa che il fabbro da cui si è fatto fare gli orecchini aveva un giro di demoni tutto suo xD
Sempre restando su Freyr, mi intriga (anche se deve mangiare un po' di pesce in più) come figura ammaliatrice e divoratrice. Così come gli "sta bene" che faccia la stessa fine...? Nah, alla fine mi ci ero affezionata, mannaggia a Hallvor. Eppure posso dirti che lui mi piace ancora di più, per come riesce ad arrivare alla fine della sua missione senza ripensamenti e senza cadere nella trama dell'altro demone. Insomma, era a chi pescava il pesce più piccolo e Freyr ci è caduto di piedi, gambe e testa. Soprattutto di testa, poveretto xD
Volevo fare una noticina per Feronia, un po' ci sono rimasta male per lei, e contenta come comunque anche il demone sia riuscito a legare qualcuno a sé senza cibarsene (ovviamente per quieto vivere, immagino, insomma, è lei che gli da lavoro xD) e un po' mi fa piacere pensare che anche lui ci fosse legato a un'umana. Insomma, mi sarebbe piaciuto leggere di più di loro, ma anche così mi hai fatto entrare in empatia ^^
Bella storia, ancora :3

Tua per sempre,
L'aura Grey

Recensore Veterano
01/03/15, ore 18:29
Cap. 1:

BuonaSSSSera!
Non ti ho fatto un lavoro certosino, perché quello spetterà alla giudicia XD
Diciamo che di battitura, a una lettura veloce, ho trovato solo un in cui in cui era un palese in quei. Anche altri in cui non mi suonavano per nulla bene perché in cui equivale a nel quale, ma se lo usi riferito a qualcosa di femminile dovrebbe essere nella quale, così come il plurale diventa nei quali...

Ma lasciamo perdere questo aspetto.

La cosa che ho apprezzato meno di questa storia è l'utilizzo dei paragrafi. Mi spiego: gli stacchi temporali non sono evidenziati in nessun modo e, soprattutto al primo, mi ha lasciato spiazzata, perché non capivo se era ancora nella radura con la preda e la donnaccia... Dopo qualche riga mi son resa per forza conto che si era spostato di locazione.

Ma veniamo alla trama.
Mi dispiace per Freyr. Punto primo ha un nome bellissimo e norreno. Secondo: con la sua scelta faceva meno danni degli altri demoni malvagi, visto che uccideva una persona alla volta, invece che assediare interi villaggi... Insomma, lui uccideva per il suo sostentamento, mica per divertimento... che poi il suo divertimento si sovrapponesse al suo sostentamento, quello è un altro paio di maniche.
Mi sta antipatico il buono della situazione. Brutto bastardo... hai ucciso Freyr...

Bene, come recensione non ha senso, ma non t'aspettare niente di meglio: mi è stato detto che le mie recensioni rimangono ambigue XD