Sai già bene cosa penso di questa storia e quanto mi abbia colpito, e non smetterò mai di ripertelo.
E' una tematica importante ed impegnata e credo che tu te la sia cavata bene a parlarne. Hai centrato bene il punto, sei riuscita in poche parole ad esprimere tutto quello che volevi, secondo me.
Alcune parti sono davvero intense, quella in cui Chiara si chiede perché a lei, perché lui non può comportarsi come un papà normale, per esempio, mi ha lasciato addosso un senso di impotenza e tristezza, nel pensare che queste situazioni ci sono davvero e che tantissime ragazzine si fanno questa domanda ogni giorno, e poi quella che va da "La ragazza si prese un attimo di tempo per riflettere..." a "Perché non doveva fare la cosa giusta solo per sé, ma anche per tutte le altre donne come lei.". Quest'ultima, che è praticamente il fulcro centrale della storia, mi ha ridato speranza, mi ha risollevato, ecco.
Che dire? Ho apprezzato il modo in cui hai tratto l'argomento, senza risparmare termini crudi, e quasi facendo sentire la tua rabbia attraverso le parole, riuscendo però a non cadere mai nella volgarità e senza che sembrasse troppo, non so se mi spiego (probabilmente no, ma io sono incapace, quindi vabbé!).
Detto questo, spero di poter leggere qualcos'altro del genere scritto da te, perché credo che tu ne sia all'altezza e che siano temi di cui si debba parlare di più.
Complimenti ancora, quindi!
Un bacione giganorme (?)
Tua Laura |