Recensioni per
La gemma perduta di Magnusarula
di Doomsday_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
01/11/15, ore 14:51

Giuggiolinaaa mi avevi tenuta nascosta questa piccola gemma fantasy! Come? Perché? Come hai potuto? T_T
Non mi soffermerò sui dettagli tecnici, né darò molta importanza al contest di cui fa parte.
La storia è originale, dannazione! Questo capitolo è un misero antipasto di quel che potrebbe essere una saga eroica nello stile del fantasy classico. Le frasi sono evocative, le descrizioni sono cristalline non c'è infatti un solo momento in cui io non capisca cosa stia accadendo. I momenti di lotta sono chiari, per nulla forzati e scorrono fluidi senza intoppi.
Il modo in cui hai sfruttato l'idea del tatuaggio, l'origine che gli hai dato è davvero davvero fantastica! E poi vogliamo parlare della caratterizzazione dei personaggi e l'ambientazione? Essendo una one-shot trovo che tu abbia fatto il possibile per darci una visione del mondo che hai creato.
Immagino luoghi aridi, villaggi medievali e un grande castello incastonato sui monti *^*
La Dea della Morte poi è stata un tocco di classe!
Che dire insomma? Questa storia è un romanzo fantasy in potenza :D
 

Recensore Veterano
30/03/15, ore 15:06

Ciao! Ho partecipato anche io al contest e ci tenevo a lasciare qualche recensione anche alle altre partecipanti, quanto meno per farvi sapere che ho letto le altre storie.
Comunque, anche a me i nomi sono piaciuti tantissimi. Sirio è uno dei nomi che amo di più in assoluto e Caligola è un nome così pieno di carattere, soprattutto se si pensa a quel Caligola. 
La storia mi è piaciuta molto, peccato non sapere un po' di più riguardo a Sirio, mentre Caligola, per quanto enigmatico, l'ho trovato molto "chiaro" come personaggio. La moglie di Sirio poteva pure sparire, tanto è...quello che è. 
Mi è piaciuta moltissimo la descrizione della Dea, sinceramente non ne avevo ancora letta una simile. L'unica cosa che posso dire di non aver gradito è la conclusione. Se l'avessi dilatata, diciamo, mi sarebbe piaciuta di più. Ma io ho dei grossi problemi con i finali delle storie, dei libri, telefilm, film...Insomma qualsiasi finale. I miei compresi, perché è davvero difficile trovarne uno che sia convincente del tutto. 
Resta il fatto che la storia è molto bella e l'ho letta volentieri. 
Complimenti! 
IlQuokka

Recensore Master
29/03/15, ore 00:25

Quinto posto parimerito La gemma perduta di Magnusarula di Giuliii Contest Fantasy Tattoo
 
Grammatica: 7,5/10
 
Ed eccomi qui a valutare la tua storia. Ho veramente pensato e riflettuto molto sul voto da assegnarti in questo punto, ma alla fine mi sono detta che il sette era il più giusto.
Leggendo la storia la prima volta, senza soffermarmi troppo, ammetto di averla trovata molto piacevole. Soffermandomi unicamente la punteggiatura è così, la usi in maniera appropriata, tranne qualche inciso che ti è sfuggito e lo stesso vale per i trattini medio spaziati, li usi alla perfezione, anche se ogni tanto ti sei persa e hai commesso degli errori anche lì.
Non ci sono troppi errori di battitura, un paio.
Poi è arrivata la seconda rilettura, quella in cui mi sono soffermata di più sulle frasi, e lì mi sono accorta di un sacco di ripetizioni: parole, sempre le stesse, all’infinito all’interno di un’unica frase o poco distanti l’una dall’altra.
Alcune, molte frasi, andrebbero riformulate; e poi ci sono errori con alcuni tempi verbali, non troppi, ma certi periodi credo ti sia distratta e hai perso il filo del discorso.
Ho segnato sul documento gli errori e tutto quello che mi ha lasciato un pochino perplessa, quindi non spaventarti delle note che troverai. Altri invece sono suggerimenti, ma la storia andrebbe rivista e non solo per gli errori che ho trovato.
 
Lessico, stile, espressività: 7,5/10
 
Anche questo punto è stato veramente difficile da valutare. Hai uno stile che mi piace, interessante e molto evocativo in alcune parti, eppure oltre alle ripetizioni che rendono difficilissima la lettura di alcune frasi, mi sono resa conto che stravogli un po’ il significato delle parole e soprattutto usi dei paragoni che potrebbero sembrare stupendi, ma alla fine, rileggendoli sono vuoti e privi di significato. Ora, spero che tu non ti arrabbierai con me, ma sfoltendo di molto la tua storia, sistemando questi paragoni e rendendola molto più semplice, a parer mio migliorerebbe tantissimo.
Altro problema che ho riscontrato è che in alcune frasi, credo che tu voglia esprimere un concetto, ma usando parole del tutto errate, o mettendo congiunzioni o particelle pronominali che non servono cambi del tutto il significato, molte volte dicendo tutto il contrario di quello che intendevi. Ho fatto veramente fatica in alcuni passaggi a riuscire a capire cosa volessi dire.
Poi ho trovato un po’ confusionario il modo in cui hai impostato la storia, bada, ognuno decide come meglio crede come scriverla, come mandare avanti la trama e tutto, però in alcune parti avrei diviso in blocchi, avrei lasciato alcuni spazi per far comprendere meglio al lettore lo scorrere del tempo, il cambio di luogo o di avvenimenti.
La prima parte quindi le prima venti/trenta righe sono il presente, il momento in cui Caligola decide di morire e seguire il suo re, e da li, poi man mano si va indietro nel tempo, con i suoi ricordi, racconti man mano come si sono conosciuti e il rapporto che è nato fra di loro, ecco, a ogni salto temporale, a ogni passo in avanti avrei creato un nuovo blocco, come se fossero dei mini capitoli. La lettura rimane omogenea, ma fanno in modo che il lettore riprenda fiato e si renda conto di cosa sta accadendo e di come sta andando avanti la storia, la trama.
Per quanto riguarda il lessico, si torna a sopra, scrivi bene, hai una buona padronanza della lingua italiana, fino a quando non ti perdi e usi termini del tutto inappropriati in determinate frasi, ho segnato alcune cose all’interno del documento, è scritto tutto lì.
Quelle che in questo momento mi vengono in mente sono voluttuoso che hai usato riferendoti al tatuaggio di Caligola, e poi incandescente per la sua pelle quando è svenuto nel deserto.
Voluttuoso nel dizionario della Treccani significa:  incline ai piacere sessuali, penso del tutto inappropriato se ti riferisci a un tatuaggio o ai segni sul braccio di Caligola.
Incandescente, a meno che non porti l’armatura di Iron man e sei rimasto due giorni nel deserto, penso che sia errato come termine all’interno della frase.
Insomma ci sono tante piccole imprecisioni, tanti piccoli errori e tante frasi da rielaborare che rendono pesante e lenta la lettura. E la cosa mi spiace tantissimo perché eliminando quelle che alla fine sono imprecisioni e non veri e propri errori, tu scrivi veramente bene.
 
Sviluppo della trama: 7,5/10
 
L’idea se sviluppata meglio sarebbe potuto anche essere originale. Questo sovrano, quasi divino che scende fra gli uomini perché gli piace il loro modo di vivere, il loro comportamento e man mano ne diventa il sovrano incontrastato è una buona idea da sviluppare, e a parte la scrittura tutta in blocco che a volte fa perdere il filo di quando e dove accadono le cose, mi è piaciuta. Mi è piaciuto il modo in cui hai spiegato di Sirio, di dove è nato e di come è arrivato a diventare un sovrano forte e temuto, ma forse anche amato dai suoi sudditi. Hai parlato molto bene di come lui e Caligola si sono incontrati, e poi di come è nata questa relazione. Hai spiegato che fra tutti coloro che hanno condiviso il letto del sovrano, l’unico a lasciare un segno è stato proprio quel guerriero a cui ha anche donato un nome. E lo giuro, fino qui scorre tutto alla meraviglia, ha un senso, ti spieghi bene, persino i pensieri introspettivi di Caligola sono comprensibili, poi ad un certo punto ecco che tutto diventa confuso.
Sirio invia Caligola a cercare questa gemma, la sua regina afferma che è un dono per lei, e qui ti fermi. Caligola parte con il pensiero che quel gioiello sia per agghindare la sposa di Sirio, e lo stesso pensa il lettore, non esce dalle labbra di Sirio un’affermazione in cui dice che potrebbe essere d’aiuto alla guerra, a vincere i Selvaggi.
Poi d’improvviso, ecco il viaggio di Caligola, quanto gli accade, quella sorta di sogno o visione, che tra l’altro mi è veramente piaciuto tantissimo e il suo incontro con la Dea dei Morti e da qui in poi con qualche affermazione sparsa, si comincia a capire che questa gemma serve per battere i nemici, ma scusa non era per la sposa di Sirio?
Comunque, posso anche capire che sia per battere i nemici, ma non spieghi che effetto ha, ma solo che è molto pericolosa.
Altro punto che mi è un pochino incomprensibile è quel termine che usi “U'tpàh” Caligola sembra interessato al suo significato, eppure rimane un mistero sino alla fine. È intraducibile nella lingua dei vivi, ma almeno un accenno su quello che potrebbe significare, visto che sembra che tu lo abbia usato in diversi modi. Lo dice Sirio a Caligola, e si potrebbe pensare che sia un modo di dire, amore. E lo stesso vale per le due figure nella grotta, diciamo che potrebbe avere lo stesso significato, è come quando un amante chiama “amore o tesoro” il suo compagno. Ma affermato dalla divinità non sono riuscita a immaginare cosa potesse significare, mi sono venute in mente molte parole, ma nulla che mi convincesse troppo.
E poi c’è il finale, il finale che riconduce all’inizio e alla decisione di Sirio di morire e di Caligola di seguirlo, perché in fondo si amano e non sanno stare uno senza l’altro e questo finale riconduce al loro legame alla loro storia insieme è va anche bene, ma a parer mio sono tutti gli altri pezzi centrali che lasciano un sacco di domande in sospeso. Hai messo tanta carne al fuoco, ma alla fine non hai sviluppato nulla: non i Selvaggi e il motivo che hanno spinto la Dea dei Morti a inviarli contro suo figlio.
Il significato di quella parola.
Il motivo di Sirio di lasciarsi morire, cosa ha fatto di così grave? Lo dici a inizio storia, ma non può essere l’uso della pietra, e con quella che anche il re muore insieme ai nemici e al suo popolo.
La storia deve essere completata, alcune cose vanno spiegate, comprendo perfettamente che ho dato un limite di pagine, ma tu ne hai usate solo una parte, credo che entrassero tutte le spiegazioni del caso.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 7,5/10
 
I personaggi della tua storia mi sono piaciuti molto, i nomi ammetto mi hanno sorpreso parecchio e non tanto quello del sovrano, Sirio, ma il nome che lui ha deciso per il suo guerriero: Caligola, soprannome di un imperatore romano condannato al Damnatio memoriae. I nomi mi sono piaciuti tantissimo, ti faccio veramente i miei complimenti. Ma passiamo a cose serie e al commento vero e proprio su questi personaggi.
L’intera storia si sviscera tramite i pensieri di Caligola e dal suo punto di vista si vede il sovrano, l’uomo che gli ha dato un nome e lo ha salvato rendendolo quello che è.
Caligola come personaggio mi piace, ammetto che a inizio storia pensavo fosse solo un guerriero, non ricordando l’immagine da te scelta, la prima rilettura l’ho fatto sul reader e non le avevo sotto mano, l’ho immaginato un guerriero grande e grosso, tipo barbaro, solo dopo, quando lo hai descritto nella mia testa l’ho cambiato, anche se come barbaro grande e grosso non sarebbe male.
Come ho detto come personaggio mi piace, però anche se la storia è completamente dal suo punto di vista, di lui si comprende poco sino alla fine. È attratto, forse anche innamorato del suo re, sicuramente gli è grato per averlo salvato: salvato da una vita di prostituzione e in seguito da morte certa donandogli una parte dei suoi poteri. Ma per il resto di li non si sa assolutamente nulla, nemmeno cosa pensa della moglie del sovrano.
Ha sofferto quando questo, anche se solo per prendersi un regno, si è sposato? Ha avuto dei dubbi su di loro?
Cosa pensa quando combatte, quando qualcosa in lui è cambiato rendendolo molto più simile al sovrano che a un uomo?
A fine storia, quando incontra i banditi, questi dicono che è una bestia, la bestia di Sirio, eppure durante tutta la storia non accenni minimamente al suo rapporto con gli altri, cosa pensano i suoi soldati di lui. Non dici che tipo è in battaglia, se ama uccidere o lo fa per proteggere.
Non può solo prendere ordini e basta, accettando tutti gli avvenimenti senza protestare.
 
Sirio è ancora più enigmatico di Caligola, di lui si sa veramente poco. Molte volte affermi che è lussurioso, ma essendo praticamente immortale o sicuramente ha una vita più lunga degli altri, mi sembra abbastanza normale che abbia avuto più amanti di un uomo mortale.
Di lui si sa ben poco, ha lasciato i monti dove è nato e sua madre, ma perché lo ha fatto? Dici perché ha visto il mondo umano e gli piaceva, ma solamente?
Non ha avuto nessun rapporto con sua madre, nessuna discussione, nessuna parola? Prende va via, e dopo secoli la Dea dei Morti ecco che gli manda contro un esercito invincibile di selvaggi perché? Perché è impazzita, la solitudine le faceva male?
In tutta la storia Sirio non afferma mai a sua madre, alla possibilità che dietro quelle invasioni possa esserci lei.
Come personaggio, se lo avessi gestito meglio, avessi parlato più di lui, e non solo del suo comportamento con Caligola, sarebbe potuto essere veramente particolare. In questo modo invece l’ho percepito solamente come una figura di sfondo, abbastanza anonima.
 
Utilizzo del tatuaggio all’interno della storia: 10/10
 
Il tatuaggio, se non ricordo male mi sa che l’idea l’hai presa dal momento in cui mi hai chiesto cosa potesse mai essere il simbolo che il personaggio aveva sul braccio. Un occhi e una spada erano venuti fuori, e ammetto che mi piace il modo in cui lo hai usato.
Interessante e anche originale come Sirio salva la vita e di conseguenza dona una parte dei suoi poteri a Caligola. Fra di loro in questo modo si crea un legame, tramite l’occhio e il tatuaggio che ne deriva. Bella anche l’idea che sempre da lì appaia la sua spada infuocata.
Mi piace il modo in cui lo hai usato, e come lo hai descritto, veramente brava.
 
***
 
Spero di non essere stata troppo dura nella recensione, ma ho cercato di essere il più obiettiva possibile. La storia nel complesso non è brutta, ma andrebbe rivista, come ho detto sia a livello di lessico, che di fatti e trama. Le imprecisioni del primo confondono e rendono faticosa la lettura, i vuoti della trama, le domande che alla fine uno si pone e che non hanno risposta lasciano l’amaro in bocca.
Ma scrivi bene, il tuo stile mi piace e con la dovuta attenzione e una bella revisione la os migliorerebbe sicuramente.
 
Totale: 40/50