Oh ma che bello trovare di prima mattina non solo una fanfiction sul Silmarillion, ma anche con un Valar di mezzo: è decisamente una rarità! :D
Devo farti tanti complimenti per come hai reso i pensieri e i sentimenti che hanno spinto Aule a dar vita ai Nani: mi ha fatto una gran tenerezza! Il suo non è un desiderio egoistico (come potrebbe essere quello di Melkor), tutt'altro, è volontà di condividere le sue conoscenze e la trovo una cosa davvero molto dolce ♥
Non è sorprendente che Eru sia stato benevolo con lui, mai per un attimo Aule ha voluto creare qualcosa di paragonabile alla creazione di Eru (battutta cattiva aggratis sui Nani: gli sono pure venuti un po' tozzi e bruttini e con una testaccia dura che... argh! :P), seguiva solo la sua natura di fabbro e il suo cuore generoso, awww!
Di certo, di questo episodio, nel Silmarillion, la cosa che mi ha divertita di più è che quando Aule ha detto a Yavanna cosa aveva fatto, lei è andata a Manwe a protestare per i suoi alberi cari (sono certa che abbia tirato una testa al marito, prima di uscire di casa) ahahah! Se non altro, tramite un po' di giri, anche la nascita degli Onodrim è stata causata da questo atto di amore di Aule :P
È solo un accenno, ma ho apprezzato che hai parlato di Melkor, perché mi sembra un paragone giusto da fare tra questi due. Direi che Aule ha peccato di impazienza e amore, come hai detto anche tu, per i figli di Eru che dovevano ancora venire - mentre la colpa grave di Melkor non credo sia tanto la distruzione che vuole portare (dopotutto, Eru gli ha dato vita così, non credo ci sia molta libera scelta sulla sua natura per Melkor - sulle sue azioni, chissà!) quanto il suo volersi sostituire a Eru nella creazione.
Non so, Aule e Melkor mi son sempre sembrati due facce della stessa medaglia, sarà per questo che molti dei Maiar di Aule son passati al "lato oscuro"?
Ti ho sparato un pippone noioso e me ne scuso XD Però mi ha fatto piacere trovare questo racconto, non potevo star zitta!
Ah, e come dimenticare: buon compleanno (anche se non ci conosciamo, eh eh)!
A risentirci,
Kan |