Quinta classificata al contest "L'amore è uno stato d'animo"
Anedonia – Sickophilia Efp
Stile e lessico: 9,9/10
Il tuo stile è incredibilmente intenso, ogni parola era studiata per enfatizzare l’impatto emotivo della storia. Anche la struttura dei periodi rispecchia questo intento, data la lunghezza di ogni frase e l’inserimento misurato della punteggiatura: le virgole spesso sono omesse per creare un effetto incalzante, tipico delle narrazioni che puntano sull’introspezione. Solo in un caso ho trovato azzardata questa scelta, precisamente nella frase “Al gradino numero cinquecentonovantanove sono tentato di tornare indietro e andare a casa e non so cosa mi trattiene dal farlo ma so che ora sto tirando fuori le chiavi inserendo quella più ingombrante nella serratura di casa tua”, dove avrei sostituito la seconda “e” con un punto e virgola per non rendere troppo rapida la lettura (tornare indietro e andare a casa; non so cosa...).
Passando al registro linguistico, mi è parso molto appropriato, in linea con la vicenda e con i personaggi; il lessico era molto ricco e altrettanto puntuale, avulso da ripetizioni evitabili e perfettamente contestualizzato. Insomma, a parte quell’inezia sei stata impeccabile: ottimo lavoro!
Originalità: 10/10
Questo parametro è stato piuttosto controverso, dato che l’originalità dipende da vari fattori: la trama in sé è piuttosto “comune”, ho letto molte storie di questo genere, per cui se avessi dovuto tenere conto solo di ciò avresti avuto una penalità sostanziosa. Come ho già detto però, non mi baso solo su questo, bensì su altri aspetti, in particolare sull’impronta che si dà alla storia. Normalmente, si tende ad enfatizzare le paranoie di chi soffre di questi disturbi e di “muovere a pietà” il lettore, ottenendo una sorta di “banalizzazione” di una tematica tanto delicata: quello che hai fatto tu invece è stato mostrare questa vicenda in modo realistico, mostrando la fragilità di entrambe le parti, non solo quella del “malato”. Questa è stata la forza della tua storia, capace di trasformare un tema inflazionato in un qualcosa di estremamente originale: chapeau!
Stato d’animo: 5/5
Non posso trattenere i complimenti, è più forte di me! Sembrerò un nastro rotto, ma sei riuscita a rendere perfettamente una tematica tanto delicata: la depressione della protagonista era mostrata con una delicatezza sconvolgente, dimostrando come non serva ricorrere a scontati pietismi per parlare di argomenti tanto complessi. Hai impresso talmente tanta intensità al sentimento da colpire al cuore il lettore, perciò non mi resta che dirti bravissima!
Gradimento personale: 15/15
Ti dico solo questo: ho pianto come una disperata, singhiozzando ininterrottamente! Sarà che ho un debole per le storie che trattano simili argomenti in modo tanto puntuale, non saprei: quello che so per certo è che questa storia mi ha profondamente colpito. I personaggi erano caratterizzati con una perizia encomiabile, lasciando che le loro emozioni fluissero fino ad arrivare al mio cuore. Lo stile era perfettamente in linea con i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, fluido e potente, una vera chicca. La maestria con cui ti sei barcamenata tra queste tematiche è sorprendente: impossibile resistere alla commozione, specie di fronte a quel dipinto sul finale, lì il mio cuore è proprio collassato. Complimenti, davvero tantissimi complimenti!
Totale: 39,9 – 0,7 = 39,2
La penalità è dovuta ai seguenti errori:
- “marginare i danni” = l’espressione corretta è “arginare i danni”;
“irridi verdi” = errore di battitura, c’è una “r” di troppo (iridi verdi);
“Quel episodio” = in questo caso si usa l’aggettivo dimostrativo “quello”, non “quel” (Quell’episodio);
“piccolo idilli” = probabile errore di distrazione, l’aggettivo andava al plurale (piccoli idilli)
Vincitrice del premio speciale “Stupor mundi”
La tua storia è riuscita ad appassionarmi come poche altre, stupendomi e facendomi calare nei panni della povera ragazza fino a piangere per il tragico epilogo: ottimo lavoro! |