Recensioni per
Protect me from what I want - versione alternativa
di allonsy_sk
Positive : 17
Neutre o critiche: 0
Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Awww... :3 |
"...Presuntuoso, infantile e urticante (oltre che geniale e affascinante, ovviamente)...": come sai trattare tu la complessità di Sh è oltremodo accattivante e corrispondente a ciò che noi del fandom attribuiamo al consulting. L'essere non IC in modo facile e scontato, ma il dimostrare di avere una riserva di osservazioni calzanti e lessicalmente giuste, ecco quello che mi attira nelle tue storie. "..J- squittisce Sherlock, attraverso il blocco nella sua gola chiusa..": secondo me, tu ci sei veramente nell'universo parallelo in cui scorre il fiume delle storie più belle di Sh e di John e hai visto e vissuto tutte le scene e le immagini da cui, poi, estrai, una alla volta, ciò che ti serve al momento.E' tutto nella tua testa, originale e perfettamente compatibile con la trama ed i personaggi. E' questa la mia impressione, che tu abbia davanti una panoramica completa di tutte le espressioni, le frasi, le possibili reazioni che tessono il rapporto più strabiliante tra le varie serie televisive. Quello tra Holmes e Watson. "..Dimmi che non sei, che ne so, asessuale...": e, ogni tanto, ci vuole un sorriso ed ecco la tua ironia, giusto qualche pennellata qui e là, per alleggerire il carico sentimentale. Così diventano tenere e credibili le immagini di quei due che, ormai, sono diventati una specie protetta da quanto sono desiderati ed attesi. Chiudo con la frase che mi rimane dentro e mi lascia il gusto dolce dell'aver trovato la mèta dopo tanto tempo:"..Ha tutto il tempo del mondo..." |
Prenderei il John di Protect, lo legherei ad una sedia, e gli farei leggere fino a memoria questo capitolo! Forse così riesce a prendere un po' di coraggio di questo John, capire che è un'idiota e aprirsi finalmente al suo Sherlock! |
La cosa che mi piace di te e del tuo modo di scrivere è che vai oltre te stessa. So di essere eccessivamente pretenziosa e rigida: non mi piacciono le cose a prescindere, cioè solo perché X ha scritto questo, non vuol dire che tutto ciò che X ha scritto mi debba piacere, esclusivamente perché l'ha scritto lui. Non è tanto questione di aspettarsi sempre il peggio dagli altri, come potrebbe sembrare, quanto piuttosto di non farsi abbagliare da quella cosa orribile che è l'amikettismo. Ragion per cui, ogni volta che leggo qualcosa di tuo (come di tutti) tendo sempre a rimanere imparziale. Credo, in generale, d'aver individuato i tuoi pregi migliori (o almeno, quelli che per me sono i più evidenti) e la capacità di controllo u ciò che scrivi è davvero notevole, estremamente rara per certi versi, è come se nei confronti della tua storia tu fossi onnisciente e sapessi tutto, come se tu avessi il controllo di ogni cosa, anche della più piccola virgola. Il che lo avevo già accennato non so dove e non so quando, ovvero che quando il ritmo rallenta e i periodi diventano più lenti e macchinosi, è perché è così che devono essere. Stessa cosa vale per i momenti in cui lo scritto diventa più veloce. Questo mostra grande capacità di sapersi gestire e di conoscenza delle proprie doti. Fatto che ammiro tantissimo, io sono una che tende a scivolare e a farsi portare via dall'emotività, ad essere molto poco razionale. Poi se c'è un altro aspetto che amo, è che sei imprevedibile. Come ho già detto in precedenza, questa raccolta di finali è da considerarsi come una boccata d'aria, qualcosa che faccia respirare dopo 'Protect', un'alternativa carina e piacevole a qualcosa d'altro che è invece molto triste e pesante dal punto di vista emotivo. Ed è quello che è stato fino ad ora. Ma credo che con quest'ultimo finale tu ti sia davvero superata e non mi aspettavo niente del genere. Specie nella forma. Tutti i finali che hai raccolto sono leggeri anche dal punto di vista stilistico, ma in questo caso ti sei anche lasciata andare a similitudini e figure retoriche. Straordinaria, quella della foglia che a causa dell'acqua diventa pesante e non riesce più a tenersi in bilico, efficace il paragone a Sherlock e a ciò che sente perché anche Sherlock è sull'orlo di un baratro perché appesantito da questa cosa che sono i suoi sentimenti per John. Oltre a questo mi è piaciuto come hai descritto anche la verginità di Sherlock e il suo essere impacciato in faccende sentimentali. Quando bacia John a fatica riesce a crederci e proprio lui che capisce tutto prima, che va ad un'altra velocità rispetto ai comuni mortali, ma quando c'è di mezzo John e l'amore, ecco che anche il suo straordinario intelletto viene messo da parte dall'emotività. Delizioso quando ammette di non essere mai stato con nessuno, ma anche quando realizza che quello è il suo primo vero bacio, perché quelli per lavoro e dati sotto copertura non contano niente. Un ragionamento, a mio avviso, che è particolarmente affine ad un uomo come Sherlock. Molto profondo nei ragionamenti che fa, e il suo non voler tenere conto dei baci già dati è molto bello come concetto. |