Recensioni per
Not For Me
di breath

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/09/16, ore 21:05
Cap. 1:

Partendo dal presupposto che sono fuori dal giro di EFP da un po' e quindi questa recensione, ti chiedo già da ora scusa,  farà un tantinello schifo!
a parte questa premessa che posso dirti? Adoro questa storia per il semplice fatto che Izzy è il mio preferito da sempre sia perché lo trovo attraente (l'occhio vuole la sua parte) sia perché trovo attraente il suo personaggio così diametralmente opposto rispetto alle rock stars che lo circondavano e alle stars che lo circondano ora. Proprio per i suddetti motivi non posso che farti i complimenti! Hai scritto veramente una storia bellissima e a mio modesto parere molto credibile.
personalmente non conoscevo la storia della disintossicazione di Izzy, sapevo che si fosse disintossicato a Lafayette nell'88 ma niente di più per cui grazie per avermi dato dettagli maggiori e grazie per aver tracciato un profilo tanto bello e realistico di uno dei miei personaggi preferiti di sempre.

Recensore Master
03/07/15, ore 12:38
Cap. 1:

Okay devo cercare di capire perchè quando leggo qualcosa che abbia il titolo di una canzone poi mi metto a cantare...mi è successo con "Far and away" con "Starlight" e anche adesso. Dovrei farmi psicoanalizzare, sarei stata l'amica perfetta per Freud.
Eccomi qui, again. Non ti libererai di me perchè mi piace tantisimo il tuo modo di scrivere, molto pesonale e diretto.
Ti confesso che sono un po' invidiosa (shame on me) perchè sto scrivendo una storia su quella notte ed è un po' che ce l'ho in cantiere e non ho il coraggio di pubblicarla *arrossisce* e sicuramente non è buona e non colpisce come questa, non che voglia sminuirmi.
Intanto vorrei iniziare col dire che amo alla follia Jeff, forse più di Saul e di tutti gli altri. Quel suo essere sempre schivo e sulle sue, alla fine, dice molte cose. So anche benissimo che è difficile da interpretare, è difficile dargli una forma perchè forse non ce l'ha mai avuta. Non è mai stato come Axl, Slash, Duff Steven e chissà chi altro che erano e sono così con i loro difetti e i loro pregi.
Jeff è così, è un'ondata di acqua salata che bevi e ti entra dentro e lì rimane. Non è mai stato il più evidente, anche per scelta, ma chi vuole lo nota e ne rimane estasiato perchè è un'anima perfetta e ti colpisce dritto al cuore. Ne ha fatte di cazzate, ma è anche stato il primo a rendersi conto della merda che lo circondava, si è rimboccato le maniche e l'ha superata da solo. Lo sapeva anche lui, ne sono convinta, che la musica non uscisse fuori dalla droga, per quanto gli piacesse pensarlo, perchè i lavori che ha fatto da sobrio sono spettacolari (non so se hai sentito qualcosa, ma vale la pena farlo).
Ci sono così tante cose che mi vengono fuori che non riesco a dare un senso a questa recensione. Ho parlato tantissime volte di Jeff e della sua disintossicazione qui su efp che mi sembra quasi di essere ripetitiva e subdola, ma è quello che provo. Secondo me, lo penserò sempre, è stato grandioso. Non voglio renderlo un eroe perchè ne ha fatte tante di cretinate, si sa, ma ha avuto il coraggio, mentre era ancora circondato dallo schifo più totale, di andarsene e di ricominciare, di rinascere ancora più forte di prima. 
Non riesco neanche a concretizzare i miei sentimenti a riguardo, davvero. Vorrei solo che sapessi che è stata una delle shot più belle che abbia mai letto. Finisco per amare tutto quello che leggo su Jeff, dal tronde. Sì, nessuno sa niente su quella notte (tipico di lui) ma si può per lo meno immaginare cosa possa aver provato perchè non deve essere bello trovarsi di fronte a un "te" che non riconosci, che ti sembra sconosciuto e completamente falso.
Infine penso anche io che Bill sia uno dei ricordi più belli per Jeff. E sto parlando di Bill non di Axl perchè per me sono come due persone diverse...Eleonora, non iniziare anche quest'altro monologo perchè non la finisci più. E vorrei evitare di farti sanguinare gli occhi. Spero di non averti confuso le idee perchè non so neanche cos'ho scritto.
Un immenso brava.

Recensore Veterano
01/06/15, ore 11:47
Cap. 1:

Ciao! =)
E' già un po' che ho visto questo racconto ma ogni volta rimandavo il momento di recensire perché mi ha colpita così tanto che ho bisogno di tempo per rimuginarci su e scrivere qualcosa di decente. Ebbene sì, stamattina ho trovato qualche minuto per farlo, anche se sono in iper-ritardo...
A parte qualche piccola imprecisione nell'uso della punteggiatura che mi ha portata a perdere il fiato un paio di volte (nulla di grave, eh! Meglio qualche virgola sbagliata che altri strafalcioni che si vedono in giro!), devo dire che le descrizioni, sia quelle dei luoghi che quelle delle sensazioni che prova Izzy, sono veramente realistiche e da brivido. Ai tempi lui e gli altri erano veramente messi male, e l'altruismo di Steven Tyler è stato inutile in questo caso così come lo è stato quando ha deciso di lasciare un bigliettino sull'aereo dei Motley Crue, in cui li avvertiva che così non sarebbero andati da nessuna parte se non sottoterra.
Quindi Izzy esce a caccia di droga, sente un posacenere respirare, vede dei vermi dove non dovrebbero essere e scappa. Poi, nel bel mezzo di un sonno tormentato dai vari sintomi dell'astinenza, si ritrova nella sua Lafayette.
Bellissima la riflessione del chitarrista su come la sua vita sia stata radicalmente cambiata prima da una città che ti lancia addosso guai di ogni genere, poi da una carriera che ti offre droga sua un piatto d'argento, con la conseguente perdita di ispirazione che ha portato parecchi artisti al tracollo. Mi è piaciuto tantissimo anche il paragone con il mafioso: non avresti potuto trovarne uno più azzeccato! Uno parte per Los Angeles con il suo migliore amico, con in testa solo di suonare, di fare un disco e di rimorchiare qualche tipa, poi alla fine si ritrova da solo in una villa gigantesca, a rota pazzesca perché la roba è finita, senza più un'idea su cosa scrivere per il prossimo album e senza più il già citato amico, che adesso sembra terribilmente distante sebbene lo si veda ogni giorno.
Comunque... per fortuna Izzy ha avuto la possibilità di chiamare suo padre e di farsi venire a prendere. Aveva proprio bisogno di andarsene da Los Angeles, interrompere per un po' la sua carriera con i Guns (prima di interromperla del tutto, purtroppo...) e di affrontare la riabilitazione con più serenità. E lui è uscito da questa situazione senza troppi danni, almeno rispetto a Steven Adler, che ha passato veramente un brutto periodo.
Detto questo, ti faccio i miei complimenti per la tua storia! Proprio un bel lavoro! :D
Un abbraccio e alla prossima,

Angie Mars Halen :)

Recensore Master
18/04/15, ore 17:14
Cap. 1:

E' passato un pezzo dall'ultima volta che ho aperto la sezione, non so quanto da quando ho lasciato una recensione, ma a questa devo lasciarne una. Devo, cacchio!
Ragazza, per essere una che non ha mai scritto su Izzy hai scritto un capolavoro, un vero capolavoro.
L'ho praticamente divorata, il tuo stile fluido mi ha catturato, gli avvenimenti folli che si sono susseguiti sono perfetti e credibili proprio perchè folli. Di quella follia tipica di un tossico, di uno come Izzy Stradlin, di uno dei Guns.
E alla fine, come in ogni buona storia, si capisce che bisogna tornare al punto di partenza se si vuole rimediare ai problemi, capire dove si sbagliato e aggiustare la cose. Ripartire nuovamente, questa volta consapevoli e maturi, proprio come ha fatto Izzy.
Bravissima, davvero. Ti faccio i miei migliori complimenti per questo piccolo gioiellino di OS che mi ha fatto ritornare ai tempi d'oro di questa sezione, a quando circolavano storie che ti rimanevano dentro come questa.
Continua a scrivere, mi raccomando, e non smettere! ;)
Alla prossima,
V.

Nuovo recensore
13/04/15, ore 13:31
Cap. 1:

Ciao Breath, sono tornata :) perdonami se ultimamente non mi vedi più dalle parti di Slash e Bonnie ma non ho avuto tempo per continuare la lettura, ma l'ho comunque trovato per questa one shot. Che dire, mi sono sentita in dovere di scriverti qualcosa, perchè mi è piaciuta davvero tanto: hai detto di non essere un'esperta di Izzy, che preferisci Slash, e invece ti dirò che, abituata come sono al tuo modo di descrivere Mr. Hudson, mi hai stupita e incantata con questa Os su Izz, perchè lo rispecchia: lui così silenzioso e misterioso, così cauto e lontano dai riflettori, raccontato in una breve storia che da un'atmosfera che provoca una leggera ansia, dando un'aria sensibilmente particolare e ovattata alla situazione..Ho adorato questa Os, mi è piaciuta tantissimo, ha una poesia e una ricercatezza che difficilmente ritrovo nella tua trilogia, nonostante io apprezzi anche quella, come ti ho sempre detto, quindi puoi immaginare quanto io abbia amato questa ** A presto :* ( Aree sente un po' la tua mancanza.. ) Nicky

Recensore Junior
09/04/15, ore 11:49
Cap. 1:

Ciao :) Ho trovato finalmente un po' di tempo per lasciarti una recensione decente (almeno spero).
Come sai, non sono una grande conoscitrice di Izzy... mi ha sempre "attratto" meno rispetto agli altri ( non so il perché in realtà, così a pelle) e quindi non leggo spesso ff che parlano di lui! Tutti ci siamo chiesti cosa sia successo in quella famigerata notte, cosa l'abbia sconvolto così tanto e secondo me tu hai reso alla perfezione una situazione che verosimilmemte potrebbe averlo scosso nel profondo!
Penso che la scelta di usare immagini così forti sia azzeccatissima! In nessun altro modo avresti potuto descrivere, altrettanto efficacemente, un tormento così intimo e il richiamo all' infanzia (diciamo così ) e ad un'innocenza perduta accentuano ancora di più il baratro in cui tutti loro erano caduti ad un certo punto... probabilmemte senza rendersene conto!
Complimenti, davvero! È una ff molto bella e ben scritta! Un bacione, Cris!

Recensore Master
09/04/15, ore 09:13
Cap. 1:

"Pecorella riccia smutandata" è la più grande dichiarazione d'amore che abbia mai letto e ti sarò sempre grata per questo.
Ecco, era una premessa doverosa, ora passiamo al dunque. Non lascio una recensione da settimane, forse mesi, in questa sezione forse era ancora il 2014 e nemmeno troppo vicino alla fine. Quindi non so bene cosa ti dirò, cosa vaneggerò, perché mi sembra di essere un'estranea.
Izzy... ah, quest'uomo. L'ho amato profondamente, in modo diverso dallo smutandato (che poi erano tutti smutandati, tranne Axl perché le mutande erano i suoi pantaloni), ma altrettanto intensamente. Ho progettato mille volte di scrivere qualcosa su quella famigerata notte che l'ha portato via dall'eroina, ma non ci sono mai riuscita. Non posso che essere felice che qualcuno - qualcuno in grado di scrivere nel modo giusto, non la prima persona a caso - abbia preso il coraggio a due mani e abbia detto qualcosa.
Io avevo immaginato altro, ma questo mozzicone introspettivo che hai scritto è più alla Stradlin, più sobrio nel degrado, più reale e dignitoso per la persona più dignitosa in quel mare di disagio che non ha lasciato fuori nessuno, nemmeno lui.
Hai usato immagini fortissime, forse anche da rating arancione (ma non lo so più, perché recentemente mi hanno stravolto i parametri dei rating con un discorso strano), e le ho amate tutte perché dure, spigolose, vomitevoli e impietose come ciò che rappresentano. Non amo leggere di droga perché c'è poca gente in grado di non essere ridicola, ma mi hai conquistata - e non sorpresa, perché so di cosa sei capace e sono molto soddisfatta di averci preso.
Ti faccio davvero i complimenti, perché, sebbene non abbia il coraggio di leggere le tue longfic, quando pubblichi qualcosa di più breve sono ben felice di leggerti e lasciarti... beh, oddio, "due righe" mi sembra un'espressione ridicola. Ma mi hai capita.
Brava, brava ♥

Nuovo recensore
08/04/15, ore 22:43
Cap. 1:

Come promesso, eccomi qui :)
Non credo tu voglia leggere le solite parole su quanto tu sia brava e su quanto questa sia stata l'ennesima straordinaria idea per raccontare un pezzo della storia di uno dei membri dei Guns.
Utilizzerei la solita serie infinita di aggettivi che non c'entrano neanche un po' con ciò che descrivi, totalmente l'opposto e quindi inutilizzabili per lasciare un commento degno a questa one shot.
E' uno dei pochi componimenti che ho letto sui Guns che non implichino la presenza di una donna o comunque di una figura secondaria che in qualche modo aiuti il protagonista.
C'è solo Izzy e il più crudele degli antagonisti: la sua dipendenza.
Hai scritto che ti è piaciuto il modo in cui ho affrontato la questione "droga", ma credimi se ti dico che sei riuscita a farlo tu molto meglio di me, privandoti di quei particolari così cruenti che ho faticato a scrivere.
Izzy ce l'ha fatta e ce l'ha fatta da solo, capendo alla fine a cosa sarebbe andato incontro, e credo che quei vermi non indicassero soltanto i piccoli invertebrati che si sarebbero cibati in un futuro non molto lontano dei suoi resti. Credo, o almeno mi piace interpretarlo anche in questa chiave, che quei vermi stiano ad indicare una vita corrosa, e con vita non intendo soltanto il ciclo vitale. Intendo l'essenza umana, la mente corrotta dagli stupefacenti, dipendente soltanto da una cosa, dal desiderio incontrollabile di droga.
Come al solito, mi dispiace per te, mi dilungo sempre in argomenti che magari non vorresti neanche leggere in una banale recensione.
Inutile che stia qui a dirti che non ho riscontrato alcun errore grammaticale o di battitura nel corso della lettura, anche se sembra che l'abbia appena fatto...
Okay, meglio che la smetta di scrivere!

- slashsriffs.xx